Tenerife, Italiani contro italiani: uno spettacolo davvero indegno

Come è noto gli italiani non sono un popolo unito nemmeno in patria, divisi tra mille distinguo e campanilismi, ma quello che avviene nelle comunità di italiani all’estero è ancora peggio. Alcuni italiani una volta che emigrano si trasformano in nemici dei connazionali, e questo avviene un po’ in tutte le comunità estere, ma in questo articolo parleremo specificamente di Tenerife, anche se le stesse dinamiche avvengono un po’ ovunque, a Londra come in Germania ed a tutte le latitudini.

Questi italiani non gradiscono la presenza di altri italiani nel luogo dove hanno deciso di trasferirsi. E fanno di tutto per tenerli alla larga, per esempio sconsigliando a chiunque chiede consigli sui gruppi facebook di trasferisi li. A chi chiede informazioni in vista di un eventuale trasferimento rispondono (fuori tema) che è meglio se resta in Italia, dipingono una realtà negativa non corrispondente al vero, oppure estremizzando le circostanze.

Per esempio a chi chiede informazioni circa gli affitti, rispondono che per una cosa ci vogliono minimo 750-800 euro al mese, cosa vera SOLO nelle zone più prestigiose, come Las Americas e Los Cristianos. Case a buon mercato anche se è diventato più difficile perché c’è molta richiesta però si trovano. Proprio questa mattina mi è passato davanti l’annuncio di una immobiliaria che propone un appartamento di 2 camere da letto a 420 euro mensili: un prezzo con il quale in città come Roma o Milano non affitti nemmeno una stanza. (vedi di seguito) si tratta di un buon prezzo per chi vuole trasferirsi sull’isola, mettere radici, cercare lavoro e poi magari con il tempo cercare qualcosa in zone più centrali.


Tenerife per me è il paradiso, ma per te sarebbe un inferno

E così se trovare lavoro non è semplicissimo e immediato (come ovunque, del resto) trovarlo secondo loro diventa impossibile. Nel caso di Tenerife sostengono che gli stipendi sono molto bassi (sono all’incirca come in Italia) dimenticando che qui la vita costa un buon 30% in meno. Evidenziano tutti gli aspetti negativi ingigantendoli per scoraggiare chi sta valutando di trasferirsi. Ma quando qualcuno chiede a queste stesse persone “come si trovano sull’isola” il discorso cambia radicalmente. Gli stessi individui che scoraggiano il mondo rispondono che vivono benissimo, che trasferirsi è stata la migliore decisione della loro vita, che avrebbero dovuto farlo prima. E non perdono occasione per pubblicare foto al mare o in altri bellissimi luoghi dell’isola per fare rosicare gli amici che vivono in Italia, magari facendo selfie al mare con la bocca a culo di gallina a dicembre quando in Italia ci sono 5 gradi mentre a Tenerife la gente va in spiaggia.

Spesso i protagonisti di questi commenti pieni di odio e acredine verso chiunque solo osi pensare di trasferirsi a Tenerife vengono fatti da persone che temono che l’arrivo di altri connazionali possa aumentare la competizione lavorativa, oppure che questo faccia lievitare il prezzo degli affitti come in effetti è avvenuto negli ultimi anni a causa delle migliaia di persone che si sono trasferite a Tenerife da ogni parte d’Europa. Ma c’è anche chi lo fa per pura frustrazione, perché pur essendo arrivato a Tenerife da un paio d’anni (quando erano già presenti migliaia di italiani sull’isola) vorrebbe essere l’unico italiano ad avere il privilegio di vivere alle Canarie.

Sparare sugli italiani è sport nazionale

Il 90% abbondante degli italiani che si sono trasferiti a Tenerife sono persone per bene. Gente che ha aperto un’attività commerciale, un’agenzia di servizi, che lavora come dipendente ed infine pensionati. Poi ci sono le mele marce, come in ogni insieme di persone. Ma alcuni connazionali non perdono occasione per ‘sparare’ contro i connazionali, prendendo le distanze dagli altri italiani come se questo servisse a distinguerli, come se questo li rendesse superiori. Parlano come se il 90% dei connazionali fossero truffatori, spacciatori, delinquenti, ed in questo modo alimentano la diffidenza verso la nostra comunità. Fanno autorete dal momento che questo si ripercuoterà inevitabilmente anche contro di loro.

I molti italiani che sparlano degli italiani sono riusciti a generare un clima di sospetto nei nostri confronti, e se è vero che c’è una minoranza di italiani che non si comporta bene, questo clima di sfiducia colpisce tutti, anche le persone serie e per bene. Uno spettacolo veramente squallido. Oltretutto queste persone cosa fanno di buono? Si impegnano a fare volontariato? Fanno qualcosa per la collettività? No, sparlano e basta. Il peggio del peggio.

 

Diario di Tenerife

Una risposta a “Tenerife, Italiani contro italiani: uno spettacolo davvero indegno”

  1. La verità è esattamente l’opposto. Sono le agenzie di trasferimento che raccontano una realtà idealizzata delle Canarie per attrarre gli italiani disinformati nelle isole e guadagnare con i tour guidati, le consulenze, gli affitti.
    Nella mappa spagnola le Canarie rappresentano la terza disoccupazione più alta e il secondo salario medio più basso.
    Affitti e noleggi auto di lunga durata hanno costi da capogiro.
    Ovvio che nell’entroterra gli affitti costano meno. Ma poi uno come si muove?
    Le Canarie vanno bene per andarci in vacanza, non per trasferirsi.

I commenti sono chiusi.