Storie di successo: il racconto di Cesare
Caro Diario, ho letto su un gruppo Facebook il tuo articolo sul ragazzo romagnolo che voleva trasferirsi a Tenerife, ma dopo due mesi ha rinunciato. Purtroppo, è una realtà che le cose siano cambiate rispetto a qualche anno fa, e Tenerife non è più accessibile a tutti. Oggi, infatti, non ci sono più le opportunità che c’erano un tempo.
Difficoltà nel trovare alloggio
Trovare un appartamento in affitto è diventato complicato e, se si trova, le richieste economiche sono elevate, fuori portata per la maggioranza degli italiani. Molti stanno quindi lasciando l’isola, sostituiti da tedeschi, inglesi e scandinavi più facoltosi. Anche avviare un’attività non è più semplice come una volta; la concorrenza è diventata fortissima in tutti i settori e per aprire un’azienda sono necessari investimenti ingenti.
Crescita economica e aumento dei prezzi
Nonostante l’aumento dei prezzi, Tenerife e le altre isole continuano a crescere. I costi sono lievitati enormemente, ma c’è chi è disposto a pagare senza esitazione pur di vivere qui. Se non ci fosse domanda, i prezzi diminuirebbero; è così che funziona il mercato. Questa situazione, per chi ha investito negli anni d’oro, rappresenta una fortuna incredibile.
Vivere di rendita
Grazie a questa situazione, molte persone vivono di rendita affittando immobili, tra cui io stesso. Conosco diverse persone che hanno acquistato appartamenti a 40-50mila euro e oggi valgono il doppio o il triplo, diventando una fonte di reddito.
Sono arrivato a Tenerife esattamente 10 anni fa, nel 2014. All’epoca, bastava un giorno per trovare un appartamento in affitto. C’erano molte opzioni sui siti di annunci; chiamavi, visitavi la casa, depositavi la caparra e il primo mese, e il gioco era fatto. Essendo single, affittai un monolocale a Costa del Silencio per 250€ al mese, spese incluse. Poi ho incontrato la mia compagna e, due anni dopo, aspettavamo un bambino. Abbiamo deciso di acquistare un appartamento di 110 metri quadrati con tre camere da letto, due bagni, sala, cucina e terrazza, per 125mila euro. Era il 2016.
Abbiamo vissuto nella nostra casa fino al 2022, quando, con l’esplosione del mercato degli Airbnb, abbiamo deciso di affittarla e vivere in un’altra casa. In bassa stagione affittavamo a 90/100€ a notte, mentre in alta stagione a 130/140€, e durante le festività natalizie a 160€. Il tasso di occupazione era tra il 75% e l’85%, permettendoci di coprire l’affitto della nostra casa, il mutuo e ottenere un reddito aggiuntivo. Naturalmente, dal guadagno va sottratta la percentuale trattenuta dalle piattaforme e le tasse, il guadagno non è pulito, e dovevamo farci carico delle pulizie dell’appartamento.
La svolta verso i nomadi digitali
Da novembre dell’anno scorso, abbiamo fatto una svolta. Abbiamo smesso di affittare tramite le piattaforme di affitto vacanze e siamo entrati nel circuito dei nomadi digitali e dei lavoratori da remoto. Ora affittiamo le stanze singole invece dell’intero appartamento e abbiamo ristrutturato la sala per trasformarla in una quarta camera da letto. Affittiamo per periodi generalmente tra i 2-3 ed i 6 mesi, con canoni superiori rispetto alla “larga temporada“. Abbiamo installato la fibra ottica da 1GB e altre comodità apprezzate dai lavoratori digitali, e affittiamo le stanze a 800€ al mese, spese incluse.
Grazie agli annunci che mettiamo gratuitamente su dei siti dedicati ai nomadi digitali la domanda è altissima, al punto che, quando un inquilino lascia, subito ne entra un altro. Inoltre, a differenza degli affitti turistici, non dobbiamo gestire continui check–in e check-out, né occuparci delle pulizie e pagare commissioni a Booking, Airbnb, ecc. Questo ci permette di avere meno preoccupazioni e di ricavare comunque 3200€, dai quali dobbiamo sottrarre circa 250€ per le spese di luce, acqua, internet e pay TV e ovviamente le tasse.
Chi ha investito a Tenerife negli anni d’oro ha fatto l’affare della vita; per noi è stato come vincere alla lotteria. La rendita che ricaviamo dalla casa ci permette di vivere serenamente facendo solo qualche lavoro saltuario e part-time, con il tempo di dedicarci alla nostra bambina, allo sport e di godere di tanto tempo libero.
Un investimento incredibile
Se fossi rimasto in Italia, con 120mila euro a malapena avrei potuto acquistare un bilocale, e affittandolo avrei guadagnato forse 700€ al mese. Niente di lontanamente paragonabile alla redditività che mi ha garantito l’investimento a Tenerife! Sfido chiunque a trovare un investimento sicuro come il mattone, che dal 2016 ad oggi ha raddoppiato il proprio valore e produce una rendita che ci permette di vivere confortevolmente. Forse qualche fortunato investitore in criptovalute, scegliendo i token giusti, è riuscito a ottenere guadagni di queste proporzioni, ma certamente con rischi molto più elevati rispetto a quelli del mercato immobiliare.
Tenerife ha cambiato la mia vita. Vivere qui, con il tempo libero a disposizione, è un privilegio straordinario, e mi sento molto fortunato, anche se la fortuna c’entra poco. La verità è che ho investito al momento giusto, e il boom delle Canarie ha fatto il resto. Sinceramente, quando andai dal notaio per concludere l’acquisto, non mi rendevo conto che stavo facendo l’affare della mia vita. Alcuni mi dicevano persino che l’immobile che stavo comprando a 120mila euro era caro, e che solo un paio di anni prima avrei potuto acquistarlo per 20-30mila euro in meno!
Grazie Tenerife!
Cordiali saluti, Cesare F.
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