Valencia ha una lunga storia di alluvioni devastanti dovute alla presenza del fiume Turia, che un tempo attraversava la città. La conformazione del territorio e le intense precipitazioni provocate dalle DANA (che significa Depresión Aislada en Niveles Altos, in italiano si traduce Depressione Isolata ad Alta Quota), che portano l’aria fredda del nord a scontrarsi con quella calda del Mediterraneo, rendono Valencia particolarmente vulnerabile alle inondazioni. Nonostante le opere di prevenzione e la deviazione del fiume, avvenuta negli anni successivi al 1957, Valencia ha continuato ad affrontare eventi di questo tipo. Di seguito, esploriamo le principali alluvioni che hanno segnato la storia della città.
Quelli elencati di seguito NON sono tutti gli alluvioni che hanno colpito la zona di Valencia nel corso della storia, ma solo una parte, selezionati tra quelli di maggiore gravità dei quali sono disponibili informazioni certe.
L’Alluvione del 1776
Nel 1776, Valencia subì una delle più disastrose alluvioni della sua storia. Forti piogge causarono l’esondazione del fiume Turia, che scorreva all’epoca attraverso il centro urbano, causando danni enormi e numerose vittime. La mancanza di infrastrutture adeguate per contenere le acque, come argini o barriere, contribuì a rendere l’evento particolarmente distruttivo. Questo evento sottolineò la necessità di migliorare le misure di prevenzione delle inondazioni, una consapevolezza che sarebbe cresciuta nei decenni successivi.
Auto inondate nel recente alluvione
L’Alluvione del 1802
Nel 1802, Valencia fu nuovamente colpita da una violenta alluvione. Il fiume Turia straripò ancora una volta, inondando gran parte della città e distruggendo abitazioni e infrastrutture. Le forti piogge e l’assenza di un sistema di protezione adeguato resero inevitabile una catastrofe che portò alla perdita di molte vite umane. Questo evento evidenziò la fragilità del territorio e la mancanza di soluzioni strutturali per contenere le esondazioni.
L’Alluvione del 1864
Un’altra grave alluvione colpì Valencia nel 1864. Le intense precipitazioni provocarono una nuova esondazione del Turia, allagando strade e distruggendo edifici. Anche in questo caso, il bilancio fu tragico, con perdite umane e ingenti danni materiali. La frequenza di questi eventi calamitosi continuò a sollecitare la necessità di migliorare la sicurezza idraulica e la gestione delle acque, ma la città rimase vulnerabile per molti anni.
Auto ammontonate dalla furia dell’alluvione
L’Alluvione del 1897
Nel 1897, Valencia fu travolta da un’altra grave calamità. Il fiume Turia straripò ancora una volta, invadendo le vie cittadine e provocando distruzione su vasta scala. La tragedia mise nuovamente in evidenza l’urgenza di interventi infrastrutturali per arginare il rischio di inondazioni, che però avrebbero tardato ancora a venire. Questa alluvione confermò l’incapacità delle infrastrutture dell’epoca di contenere le acque del fiume durante piogge eccezionalmente intense.
L’Alluvione del 1949
Un altro evento tragico colpì Valencia nell’ottobre del 1949. Le precipitazioni eccezionali fecero straripare il Turia, inondando vasti quartieri della città e provocando la morte di decine di persone. Le case e le attività commerciali furono sommerse, lasciando migliaia di sfollati e causando ingenti danni economici. Questo evento, insieme a quello del 1957, rafforzò la determinazione delle autorità a trovare una soluzione definitiva per proteggere la città da simili tragedie.
La devastazione lasciata dietro di sé dalla DANA a Paiporta, provincia di Valencia
L’Alluvione del 1953
Nel 1953, una nuova alluvione causò danni significativi a Valencia. Sebbene questa inondazione non avesse provocato un numero di vittime elevato come altre precedenti, le forti piogge e l’esondazione del fiume Turia portarono comunque alla distruzione di infrastrutture e case. La vulnerabilità della città continuava a essere evidente, spingendo le autorità locali a cercare soluzioni definitive per prevenire inondazioni future.
Una foto della “Gran Riada” del 1957
La “Gran Riada” del 1957
Il 14 ottobre 1957, Valencia fu colpita dalla cosiddetta “Gran Riada”, una delle peggiori catastrofi nella sua storia. Piogge torrenziali fecero straripare il fiume Turia, sommergendo gran parte della città e causando la morte di almeno 81 persone, oltre a distruggere numerosi edifici e attività commerciali. La tragedia rappresentò un punto di svolta per Valencia: le autorità decisero di deviare il corso del Turia, creando un nuovo letto per il fiume fuori dalla città e trasformando il vecchio corso in un parco urbano, l’attuale “Giardino del Turia”. Quest’opera divenne una delle più importanti misure di prevenzione delle inondazioni nella storia della città.
L’Alluvione del 1982
Nonostante la deviazione del Turia, Valencia fu colpita da un’altra alluvione nel 1982. In questo caso, le piogge intense provocarono l’esondazione di piccoli fiumi e canali circostanti, colpendo principalmente le zone periferiche. Il sistema di drenaggio urbano non fu in grado di contenere l’enorme quantità d’acqua, evidenziando la necessità di ulteriori miglioramenti infrastrutturali. L’evento spinse le autorità a rinforzare il sistema di gestione delle acque e a sviluppare strategie per affrontare le sfide poste dalle piogge torrenziali.
L’Alluvione del 2000
Nel mese di ottobre del 2000, Valencia subì un’altra alluvione causata da forti precipitazioni che fecero straripare alcuni corsi d’acqua minori. Il sistema di drenaggio, benché migliorato, non riuscì a contenere l’intensità dell’acqua, causando allagamenti in varie zone della città. Sebbene non ci fossero state molte vittime, questo evento sottolineò l’importanza di continuare a potenziare le misure di prevenzione e di adattare le infrastrutture alle sfide climatiche sempre più frequenti.
La situazione attuale
Nonostante i numerosi interventi che Valencia ha messo in atto nel corso della sua storia, i fatti di questi giorni dimostrano che il fenomeno delle alluvioni non è stato ancora arginato. Le recenti piogge molto intense hanno infatti causato imponenti allagamenti in alcune aree della città e della provincia, evidenziando come, in condizioni di precipitazioni eccezionali, il sistema di drenaggio possa ancora trovarsi in difficoltà. Questo scenario suggerisce che, pur avendo compiuto passi significativi per migliorare la gestione delle acque, la città debba continuare a monitorare e potenziare le proprie infrastrutture di contenimento. La sfida resta quella di garantire una protezione più capillare, soprattutto nelle zone più vulnerabili, e di adottare piani di emergenza sempre aggiornati per affrontare eventi di pioggia straordinaria.
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Quando una DANA si abbatté su Tenerife, il 31 marzo del 2002: FOTOGALLERY