Vuoi aprire un bar/ristorante a Tenerife? Prima leggi questi consigli!

Scrivo questo articolo perché da quando, ad Aprile, sono arrivato a Tenerife, ho visto decine e decine di attività commerciali aperte da connazionali chiudere dopo pochi mesi di attività. In un caso, un locale aperto a Los Abrigos, è durato meno di un mese.

Sono davvero moltissime le attività aperte da italiani che durano poco. Persone, intere famiglie che partono dall’Italia e investono i propri risparmi, per poi fare ritorno in patria senza soldi.

Per questo motivo ho deciso di realizzare questo articolo, dove riassumo i fattori che sovente sono alla base dei fallimenti. Sottovalutazioni, illusioni, fiducia nelle persone sbagliate, mancanza di professionalità e “faciloneria”.

Di Diario di Tenerife

  1. Investimenti fatti da persone che non conoscono l’isola. Alcune persone sbarcano a Tenerife e non vedono l’ora di investire, di iniziare a lavorare, di dare vita ai propri sogni e alle proprie speranza. Ma la fretta, in questo caso, è veramente una pessima consigliera. La mancanza di conoscenza del posto e l’entusiasmo iniziale, tipico di quando ci si trasferisce all’estero, sono un mix micidiale, che porta ad assumere decisioni “alla leggera“, senza rifletterci più di tanto. Prima di mettere mano al portafoglio e rilevare un’attività, è buona norma trascorrere almeno alcuni mesi sull’isola, girarla, visitare i negozi dello stesso settore di quello che intendete aprire, farsi un’idea di quali zone sono più frequentate, a che orari, e da che tipo di persone. Non fatevi convincere a rompere gli indugi da “improbabili affari da cogliere al volo”. Prendetevi tutto il tempo necessario per essere in grado di valutare la situazione senza dovervi fidare e affidare al giudizio altrui.
  2. Mettete una tara su quanto sostiene chi vuole vendere! Appare scontato, eppure troppe persone prendono per buone le parole di chi vuole vendere il locale, che sia un privato piuttosto che un’agenzia. Ovviamente nessuno vi dirà mai che state per investire in una patata bollente. Prima di acquistare un locale, valutate a fondo la zona, il vicinato (che tipo di attività ci sono, che volume d’affari hanno, etc.) e non affidatevi alle rassicurazioni di nessuno. Diffidate delle “occasioni“, quando il prezzo è molto basso, inferiore alle medie del mercato, difficilmente si tratta di un buon affare. Più probabilmente il prezzo ribassato è dovuto alla volontà di vendere prima possibile, per evitare di rimetterci altri soldi. I locali ben avviati non vengono venduti, e quando capita, la richiesta economica è molto alta. 
  3. Ricordatevi che non siete in Italia! I gusti dei canari, ma anche quelli di inglesi, tedeschi, francesi, etc. che vivono sull’isola sono diversi da quelli italiani.
  4. Essere competitivi non è facile. La concorrenza nel settore food è moltissima. Ci sono locali per tutti i gusti. Sopravvivono quelli che sanno fare bene il proprio mestiere e hanno un buon rapporto qualità/prezzo. Chi si improvvisa, molto spesso è destinato a fallire. Così come chi propone prezzi più alti della media senza ‘giustificato’ motivo. E questo capita spesso quando si parla di italiani. I prezzi competitivi sono fondamentali per farsi una clientela fissa, per essere “consigliati” agli amici. A Tenerife ci sono moltissimi stranieri che a prima occhiata sembrano turisti, ma che in realtà trascorrono sull’isola alcuni mesi tutti gli anni. Negli anni si sono fatti il loro “giro di locali”, e attirarli non è semplice. Se poi quando vengono, pur mangiando bene, spendono il 20% in più di quanto avrebbero speso in altri locali con standard qualitativo simile, difficilmente lo rivedrete. Un altro aspetto che incide negativamente nella ristorazione, sta nel fatto che quasi tutti i ristoranti propongono i medesimi piatti. Differenziarsi può fare la differenza.
  5. Non fate l’errore di sentirvi più furbi degli altri. In molti si sentono “furbi”, migliori degli altri. La precedente gestione ha chiuso dopo pochi mesi? “Ma io sono più bravo. Faccio da mangiare più buono (…)”. Non pensate che riuscire a fare “bene” dove gli altri hanno fallito sia facile. A meno che non disponiate di mezzi e professionalità realmente molto superiore alla ‘media’.
  6. Non investite con i soldi contati! Molti locali vengono chiusi perché i titolari hanno finito i soldi. E non riescono ad andare avanti.
    Aprire un’attività richiede sempre molte spese, anche impreviste o semplicemente non ‘considerate’ preventivamente. Oltre alle spese di apertura, c’è da rifornire il negozio, in alcuni casi fare un po’ di magazzino, etc.
    Per ingranare, in molti casi un’attività ha bisogno di tempo. Di farsi conoscere, di farsi un minimo di reputazione. I primi tempi sono sempre difficili. E talvolta, i conti alla fine del mese, nel primo periodo, non tornano. Evitate di investire “con i soldi contati”, confidando di ingranare bene e guadagnare sin da subito. Spesso non è così. Evitate di fare il passo più lungo della gamba. Dovete essere in grado di ‘vivere’ diversi mesi senza fare affidamento sugli incassi dell’attività. E anzi, le spese inizialmente potrebbero superare gli introiti.
    La mancanza di liquidità uccide anche attività che sarebbero potute andare bene, se il titolare avesse avuto un po’ di autonomia economica per vivere il primo anno con un profitto modesto.
  7. Un consiglio personale: qualsiasi attività vogliate aprire a Tenerife, ma anche all’estero in generale, prima di investire, fareste una gran cosa provando a lavorare come dipendente in tale settore per un periodo. In modo da poter valutare “dall’interno” come funzionano le cose, e acquisire le conoscenze necessarie per fare una scelta oculata. Una scelta così importante, per il Vostro futuro, deve essere ben ponderata.

Diario di Tenerife

8 Risposte a “Vuoi aprire un bar/ristorante a Tenerife? Prima leggi questi consigli!”

  1. Sto cercando lavoro , ce qualcuno che potrebbe aiutarni ? Grazie !

  2. Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno, tutti la fanno facile e ammetto che è anche il mio sogno aprire un mio locale a Tenerife ma ci sono dei passaggi fondamentali da fare..

  3. CIAO CECILIA MI CHIAMO AURORA E VOLEVO SAPERE DA TE SE ERI RIUSCITA AD AVVERARE IL TUO SOGNO
    IO VIVO IN SICILIA ED HO UN ATTIVITA CHE APRO SOLO NEL PERIODO ESTIVO
    HAI QUALCHE NOVITA’ DA RIFERIRMI
    ANCH’IO VORREI APRIRE QUALCOSA A TENERIFE NEL SETTORE RISTORATIVO
    CI POSSIAMO METTERE IN CONTATTO
    GRAZIE
    CIAO AURORA

  4. sempre e ovunque va valutato il progetto in base a quello che e’ realmente il mercato locale…o il giro d’affari che hanno altre attivita’ del posto.
    E’ importante come dice nel blog il nostro amico prendere tempo e stare sul posto ad osservare e capire. d’altra parte la pianificazione di un qualsiasi progetto ; che sia un Pub o un Mall deve essere compilato con dati reali , e del momento attuale ….non come capita spesso ; Mi hanno detto …ho sentito dire !!!
    sono circa 40 anni che vivo nel Golfo Persico e Medio Orinete …gli Italiani sono i soliti faciloni : vada li perché ci sono i soldi e quindi li faro’ anch’io !!!!! Balle Balle e Balle !!!!
    PIEDI A TERRA …..dobbiamo calcolare al millimetro tutto .
    Grazie e in Bocca al Lupo per chi inizia un attività , una raccomandazione ,se mi permettete , calcolare i costi con un margine rischio del 30% …… e il periodo di avviamento attivita’ calcolato a 12 mesi…dopo di che cross your finger !! UNA BUONA PIANIFICAZIONE ….TI PORTA AL RISULTATO POSITIVO .
    CIAO

  5. Vorrei trasferirmi a Tenerife da settembre e investire i miei risparmi in un piccolo alberghetto o inizialmente in un B&B…..

  6. Salve a tutti ,
    ho un laboratorio di riparazioni elettroniche informatiche e smartphone oltre che servizi specifici ed avere tutte le attrezzature , vorrei provare a trasferire tutte in una delle isole , essendo un settore che forse si parla poco , con 50 mila euro posso rischiare ?

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