Albania. Geografia e Natura

CAPITOLO PRIMO
ALBANIA, LA PORTA D’INGRESSO NEI BALCANI
1.1 L’Albania tra monti e mari
1.1.1 Posizione geografica
Albania, ufficialmente Republika e Shqipërisë, è uno Stato della Penisola balcanica situato nel sud-est dell’Europa. Solo di poco più grande della Sicilia, essa ha una superficie di 28.748 km² e un’estensione costiera di 362 km. La capitale è Tirana.
Confina a nord con il Kosovo, a nord-ovest con il Montenegro, ad est con la Repubblica di Macedonia, a sud ed a est con la Grecia. Le coste si affacciano sul Mar Adriatico e sul Mar Ionio.
Il paesaggio si contraddistingue per la spiccata diversità e per i forti contrasti. Montagne, colline, pianure e valli si intrecciano tra loro e formano un vero e proprio mosaico, condizionando la rete idrografica e dando origine a svariati fenomeni micro climatici.
Il sottosuolo albanese è composto da diverse rocce alla composizione varia dalle quali si possono ricavare molti minerali, come il cromo, il rame, ferro-nichel, petrolio e gas naturale.


Tavola 1.1 Posizione geografica dell’Albania.
cartina albania

Il territorio si presenta prevalentemente montuoso, tanto che i rilievi ricoprono complessivamente il 70% dell’intera superficie del paese. Nella zona settentrionale si estendono le Alpi, prolungamento delle Alpi Dinariche. La vetta più elevata in questa zona è il monte Jezerca (2694 metri).
Nella zona centrale si innalzano i monti più alti d’Albania che oltrepassano i 2700 metri nella catena del Korabi, con il picco omonimo (2753 metri).
Nell’Albania meridionale le vette più elevate sono il monte Tomorri (2416 m) ed il monte Gramoz (2500 metri), quest’ultimo in comune con la Grecia. In questa regione le catene montuose sono più accessibili di quelle situate nelle alture orientali o nelle Alpi e, rispetto a queste, vi si riscontra la presenza di un fondovalle più ampio e generalmente coltivabile.
Le uniche aree pianeggianti sono presenti lungo la fascia costiera al centro-nord e nelle valli fluviali che separano i diversi massicci montuosi.
Il clima dell’Albania è tipicamente mediterraneo. Generalmente, nelle pianure litoranee l’estate è calda e secca e l’inverno mite ed umido. Nelle aree pianeggianti immediatamente più interne, gli inverni sono miti e le estati caldi ed umide, mentre le regioni collinari o di bassa montagna sono caratterizzate da un clima continentale con marcate variazioni di temperatura. Nelle valli interne le temperature possono toccare d’estate anche i 44°. Infine, sui rilievi più elevati, le temperature invernali sono piuttosto rigide e le estati mai troppo calde. Notevole è poi l’escursione termica tra le regioni settentrionali e quelle meridionali. Solitamente abbondanti sono le precipitazioni, concentrate ovunque nei mesi invernali, in forma di piogge o neve. Le precipitazioni estive sono, invece, rare e di scarsa quantità.
«Nel complesso, pur con le notevoli asperità del terreno, la regione può essere considerata anche come una “porta” che agevola l’ingresso dall’Adriatico verso l’interno della penisola balcanica».


1.1.2 Rete idrografica
L’abbondanza dei corsi d’acqua è uno degli elementi che rendono l’Albania un paese privilegiato per le sue capacità idriche. I fiumi scendono dai rilievi e attraversano ripidi declivi prima di raggiungere la pianura e farsi strada verso il mare. La maggior parte dei corsi d’acqua è stata sfruttata dall’uomo, solitamente per produrre energia idroelettrica. Drini (285 km) è il corso d’acqua più lungo d’Albania e dei Balcani occidentali ed alimenta le maggiori centrali idroelettriche del paese.
I fiumi più importanti dell’Albania meridionale sono il Semani ˗ generato dall’unione dei fiumi Devolli e Osumi ˗ e il Vjosa, proveniente dal monte Mavrovouni nella Grecia nord-occidentale, il quale scorre verso nord-ovest attraverso le gole tra Përmet e Tepelenë per poi gettarsi nel mar Adriatico.
Numerosi sono i laghi, i maggiori dei quali si estendono lungo i confini settentrionale ed orientale. Il Lago di Scutari, situato nella regione nord-occidentale, è il maggiore lago della penisola balcanica diviso tra Albania e Montenegro. Le sue acque sono ricche di pesci come le carpe, le trote e le arborelle.
Quasi tutti gli altri laghi del paese si sono formati in seguito a sprofondamenti tettonici. Chiaro esempio ne sono quelli situati nella regione sud-orientale come il Lago di Ocrida, il Lago grande di Prespa e il Lago piccolo di Prespa, tutti e tre ubicati a poca distanza l’uno dall’altro. Il Lago di Ocrida è ritenuto uno dei più antichi dell’intera superficie terrestre. Celebre per la sua limpidezza, nelle sue acque vivono circa quaranta specie di pesci, la più importante delle quali è il koran, appartenente alla famiglia Salmo letnica. Ambedue i laghi di Prespa, anch’essi di origine tettonica, sono conosciuti per l’abbondante presenza di flora, che numera circa 1500 specie di piante, per la fauna terrestre con oltre 40 specie di mammiferi e per quella lacustre con 23 specie di pesci.

1.1.3 Flora e fauna
Proprio per la sua ampia varietà climatica, le differenze di altitudine e l’abbondante idrografia, l’Albania possiede una grande varietà di flora contando oltre 3000 tipi di piante. Ovviamente esistono grandi differenze tra le regioni pianeggianti e quelle più interne. Le prime sono caratterizzate da specie tipiche della vegetazione mediterranea (ulivi, agrumi, piante sempreverdi, arbusti e cespugli), mentre nelle seconde è presente una vegetazione di tipo alpino, con pascoli e foreste. Queste ultime coprono circa il 40% dell’intero territorio. Altrove, fino a 800 metri di altezza, è frequente la presenza di eucalipti. Le conifere sulle alpi e le querce al centro-sud sono le specie maggiormente diffuse. Nelle pianure le coltivazioni sono caratterizzate da ulivi, agrumi e riso ma non mancano palme e cereali, mentre un po’ ovunque si trovano cotone, legumi e tabacco.
Anche la fauna è molto differenziata. Nelle estreme regioni settentrionali non mancano il camoscio, il cervo e l’orso mentre in quelle interne centro-orientali vivono prevalentemente lepri, volpi, linci e lontre. Le zone meridionali ospitano il lupo, il cinghiale e lo sciacallo mentre nelle tante foreste di pini, sparse un po’ ovunque e a varie altitudini, non è raro trovare galli selvatici e picchi. Gli uccelli sono numerosi e tra questi si contano aquile, falchi, falconi e diversi tipi di gufi, tra cui la civetta e il gufo barbuto con le corna. Infine, le acque salate e quelle dolci ospitano complessivamente 260 tipi differenti di pesci.