Eccoci a un argomento di facile e verosimile attualità: da italiani, quali sono le cose di Dublino che proprio non ci vanno?
Ho provato a contattare alcuni amici che vivono qua (una specie di sondaggio) chiedendo appunto quali fossero, secondo loro, tali cose e, mettendoci anche le mie, ho quindi creato una lista che vi mostro in questo post.
(Una premessa: tenendo conto, ovviamente, che chi ha scritto questo articolo e la maggior parte degli amici che mi hanno risposto, amano la città…questo non significa che non possa elencare cose che proprio non si riesce ad accettare o digerire in quanto provenienti da una cultura e una società molto diversa come quella nostrana)
ECCO DUNQUE LA LISTA…, tralasciando i soliti clima e cibo che alla fine sono metabolizzati dal giubbotto primaverile/invernale e dai vari negozi che vendono cibo italico e dalla chances di fare i bravi cuochi a casa propria! 😉 (e comunque a Dublino i ristoranti che propongono una cucina eccellente non mancano):
1) “La cultura del bere eccessivo”: (il famoso “binge drinking”… niente sorprese in pole position! Nessuno aveva dubbi…a parte qualche eccezione, gli italiani non hanno una grande voglia di uscire alla sera tra amici, spendere tutto il tempo al pub a ordinare una birra dopo l’altra (la regola dell’irish è “finché m trovo al pub, io bevo” ). Meglio una sera a cena con un buon vinello e un buon cibo, sia che si viva in italia o qua!
2) La mancanza del bidet: noi italiani non amiamo molto le case senza bidet..ma accidenti. Qui esistono.
3) Gli eccessi del sabato sera: molto spesso uscire durante il weekend a Dublino equivale a fronteggiare diverse situazioni poco piacevoli: una quantità superiore alla media europea di persone ubriache per strada, chiazze di disgustoso vomito per terra e troppi schiamazzi e urla. Anche questo è Dublino.
4) La puzza delle salse (delle patatine): noi italiani non amiamo molto le salse da mettere sulle patatine fritte, e non solo il Ketchup, ma quelle a base di aceto, di curry, mayonese aromatizzata, senape, etc. Spesso quando si cammina in strada arrivano ventate di odori disarmanti. Nessuna soluzione a proposito: provate a entrare in un cinema e a volervi gustare un film...mentre i vostri vicini..gustano cibi inondati da potenti salse…Inoltre, non di rado ci si scontra con questo fatto quando si entra, verso le 4-5 del pomeriggio in un qualsiasi pub.
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5) La mancanza del miscelatore di acqua calda e fredda nei lavandini. Ovvero, dovete ingegnarvi creando voi una soluzione di fortuna (qualcuno con molta fantasia ha unito i 2 rubinetti con una bottiglia di plastica, ottenendo un miscelatore rudimentale fai-da-te), oppure miscelare dentro il lavandino stesso.
6) I muri delle case fatti in cartongesso: entrate in una casa irish. Provate a picchiettare il muro interno con le vostre nocche…ma attenzione! Fate piano, potreste romperlo! E non scherzo. nella maggior parte dei casi, sentirete un suono a…vuoto! Questo capita quando i muri sono costruiti in cartongesso, vuoti, appunto, all’interno. (come a casa mia). Conseguenze: di notte., specialmente quando dormite, potreste sentire (forte) il vicino che russa, come capita a me. E i muri a volte non sono così isolanti e il calore non viene trattenuto a dovere (oltre appunto al rumore, che passa facilmente attraverso le sottili mura).
7) Vietato bere alcolici per strada…vietato bere nelle mense aziendali : quanti di noi, specialmente in estate, hanno fatto uso di bevande alcoliche , che so una birra rinfrescante durante la caldazza, seduti sul marciapede davanti a casa o in un parco, oppure semplicemente fuori dal pub/locale. Ebbene, in Irlanda, dato che , appunto (vedi punto uno) esiste una cultura del binge-drinking…le autorità devono intervenire e proibire certi atteggiamenti, proprio per evitare che la situazioni degeneri. Ma siccome noi italiani siamo abituati a bere un bel bicchiere di vino a pasto anche in ufficio, dobbiamo purtroppo adattarci a questa situazione e bere a casa propria. La regola non sarebbe per “noi”, ma dobbiamo sottostarvi comunque.
8 ) L’accento stretto dubliner: è bello ascoltare gli irlandesi parlare, bellissimo vivere in un paese di lingua inglese e migliorare la conoscenza della lingua. Ma…non quando i locali si mettono a parlare velocemente in uno slang tipico della zona, con vocalità molto ristretta. Questo accento è tipico della parte nord della città.
9) Aggiungo anche un’altra cosa della casa che a noi non va: la moquette (qui la chiamano carpet). Spesso, la troviamo presente anche dentro le cucine (ma per fortuna separata da una parte in piastrelle a ridosso della zona cottura). Con tutte le conseguenze del caso: immaginate gli odori che trattiene la moquette. E comunque non è di certo super igienico averla proprio dove si mangia.
10) Va sempre tutto bene…ma anche troppo! : Gli irlandesi sono molto più inclini a sdrammatizzare rispetto a noi italiani e questo è sicuramente un punto a loro vantaggio. Siamo veramente agli antipodi da questo punto di vista. Ma, in base a quel che ho visto, a volte a noi italiani risulta un po’ troppo esagerato questo volere dimenticare il problema, o nasconderlo…per fare sembrare tutto a posto (anche quando non lo è). Forse il punto di forza, come sempre, sta nel mezzo.
Bene
Allora uno dei prossimi post sarà invece le 10 cose che gli italiani amano di Dublino. Forse potrebbero essere anche di più 😉
Le Multisale cinematografiche hanno le tramezze in cartongesso, bisogna vedere come le hanno costruite dove abiti tu, forse hannno economizzato co i materiali, non facciamo gli alberghi e trauna stanza ed un’altra ci passa una tramezza da 20 cm. con tanto di lana di roccia……
🙂 i punti li hai presi tutti!! 🙂 a me manca il bidet e il sole!!
Ciao Vincenzo.
Per il primo si puo’ rimediare, per il secondo si cerca di abituarsi:) ma alla fine Dublino ha anche belle cose che noi amiamo, di cui vi parlero’ piu avanti…(secondo me ovvio) 🙂 ciao a presto e grazie per intervento
Che dire, vivo a Dublino da qualche mese e confermo in toto TUTTO. Specie il punto 1: per noi italiani è inconcepibile questo bere senza soluzione di continuità fino allo svenimento, abbiamo un rapporto con l’alcol differente.
E attenzione, non intendo dire che noi non beviamo. La differenza sta nel fatto che per noi sbronzarci fino a perdere i sensi ogni venerdì sera non è strettamente necessario, poi se capita ogni tanto amen. Qui è una sorta di must, e se non ti devasti il venerdì sera quello strano sei tu 🙂
Ciao Antonio
Concordo. Comunque le alternative al binge drinking qui a Dublino ci sono, basta saperle cercare 🙂
un cinema, una bella cena al ristorante o a casa, un museo, passeggiare quando non piove, una mostra ..etc.:)
ciao
[…] Ma siccome, appunto ne ho già parlato in precedenza (vi ricordate che avevo elencato 10 cose di Dublino che gli italiani non amano?), volevo passare, al contrario, alle “amenità’ della città della […]