Diario di un weekend (intenso) di fine maggio a Dublino

Ciao a tutti!

Mentre la primavera mostra il lato peggiore di sé in questo scorcio di fine maggio, con piogge, umidità, abbassamento delle temperature in tutta l’isola (probabilmente molta gente avrà indossato come me il maglione in casa ieri sera) questo weekend molto intenso mi porta anche a votare per le elezioni europee. Infatti, mi era arrivato il certificato elettorale, e sono oggi sono andato a votare all’Istituto di cultura italiana qua nella zona georgiana, a 10 minuti di bici da casa mia.

Eh sì, a fare il mio dovere di cittadino non residente in Italia (sono iscritto all’AIRE e quindi ho la residenza in Irlanda, dato che il centro principale dei miei interessi economici è qua. Iscriversi all’AIRE è un diritto/dovere del cittadino se risiede per più di 12 mesi in un paese diverso dall’Italia. Magari parlerò più avanti di questo argomento).

l’Istituto italiano di cultura a Dublino, dove si è votato il 24 maggio 2014

Quindi lo Stato italiano mi chiama a partecipare alla vita pubblica. Qui ci sarebbe molto da dire, dato che essendo residente all’estero e non avendo più la mia base economica in Italia, non consumando e non producendo li, dovrei in realtà partecipare di più alla vita pubblica locale. Chiedendo il passaporto irish: questa cosa potrebbe avvenire in futuro, ma ora continuo ad essere solo cittadino italiano e residente all’estero, quindi voto  alle elezioni europee per i rappresentati spettanti al “Bel paese”.

Diciamo che mi sono messo in regola, come è giusto che sia. Non sto a disquisire sulla decisione di molti miei connazionali che furbi o “ignoranti” della legge che siano, preferiscono continuare a inveire rabbiosi contro il bel paese spalandogli “fango” (e sì);) addosso, quindi non si iscrivono all’AIRE, non votano, e poi tornano per brevi periodi in Italia a sfruttare la sanità locale, il medico della mutua, etc..etc.. etc…ma questo è un problema loro. Bella l’Italia quando serve vero?;). Ognuno è libero di comportarsi come crede. Basta poi essere un minimo coerenti;). In ogni caso, noi italiani ci distinguiamo sempre quando c’è da (non) rispettare le regole: abbiamo una certa malattia a riguardo: ne siamo bonariamente allergici. Ma per fortuna a quanto pare non siamo tutti così.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicità per la finale al Clarendon bar di Dublino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io per come sono fatto, preferisco restare a posto con me stesso, e dopo la piscina oggi sono andato appunto a votare.

Peraltro, queste elezioni essendo europee, le considero abbastanza importanti in questo contesto, dato che arrivano in un momento delicatissimo, con questa maledetta crisi economica che sta strangolando sempre più gli stati della Comunità che non riescono a reggere l’andamento forte del super Euro, vedi Spagna, Grecia e Italia, e anche se da un punto di vista diverso, anche l’Irlanda, ma qui ci vuole un discorso a parte, dato che la isoletta è sempre considerata un mini paradiso fiscale che attrae capitali dal mondo (sopratutto americani) per le basse tasse e la cui popolazione è talmente poco numerosa da non essere ingestibile come quella degli altri paesi..
Crisi che, in ogni caso, si riflette anche sul resto d’Europa…
Ma, tornando a cose più leggere, come il tempo atmosferico di cui ho parlato sopra, vi scrivevo di un “weekend intenso”. Come molti sapranno, infatti, stasera c’è la finale di Champions league  2014 che offre un match ancora più interessante dato che si tratta del Derby della capitale spagnola. Intenso, non proprio per me che non sono un gran tifoso di calcio, ma per milioni di persone che attendono el “partido”  con la bava alla bocca per la finale di calcio a Lisbona stasera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cavallo “elegantemente” vestito coi colori di Dublino, 24 maggio 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quindi io dico “Vinca il migliore”. Per molti invece non sarà così, e un fiume di tifosi sfegatatissimi spagnoli e non è pronto a riversarsi a Dublino per ora di cena, a entrare nei pub, sedersi o stando in piedi con la birra in mano, accalcati come sardine a urlare emozionarsi, strillare e godere per le gioie che provoca le azioni del loro team del cuore. Ci sono passato anche io, fino a circa 20-25 anni, poi la cosa ha cominciato a interessarmi di meno.

Sarà, tuttavia, un weekend orribile dal punto vista atmosferico, come ho detto a inizio articolo.

LEGGI ANCHE: IL GIRO D’ITALIA 2014 A DUBLINO

Insomma, l’ideale per andare in piscina, nuotare, andare a votare e, perché no, andare a vedere (forse) la partita di calcio. Che tra poco, peraltro, inizia.

Buon divertimento (e buon voto) a tutti.

Paolo.

Seguimi su Facebook alla mia pagina “Dublino Visionaria”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.