“Qualcuno era in piedi al centro della stanza: una figura alta, bella, dalla carnagione chiara, perfetta e una capigliatura immensa e argentea simile alla lanugine del cardo. Gli occhi azzurri e freddi scintillavano e le sopracciglia lunghe e scure terminavano in una specie di ricciolo rivolto all’insù. La foggia dell’abito era quella di un gentiluomo alla moda, se non fosse stato per il colore, il verde più brillante che si potesse immaginare, il colore delle foglie dell’inizio dell’estate”
“Jonathan Strange & il signor Norrell” di Susanna Clarke
E’ il verde che rimane incatenato dentro agli occhi, come se il muschio, si staccasse dai sassi per diventare parte di chi guarda. E’ il verde infinito che cancella ogni ricordo del tempo lasciando solamente il presente, segnato dal ticchettio di sottofondo dell’acqua che si snoda tra le pietre.E’ sempre e solo il verde che rimane nella memoria e che lentamente si riimpossessa di tutto quello che incontra cancellando e trasformando la traccia che gli esseri umani hanno lasciato dietro di se. Si appiccica alla pelle, insieme a quel calore acquoso e si insinua nelle narici, con quell’odore di muschio e foglie, un’odore di felci, un’odore antico, un odore, verde. Questa è Candalla.
Candalla è un piccolo tesoro, è il luogo dove rifugiarsi per sentire la vita che riprende il suo scorrere regolare facendo si che i problemi di tutti i giorni siano solamente un ricordo di un tempo lontano, che forse non è mai esistito.
Non vi nasconderò quanto sia importante per me questo posto. E’ a Candalla che ho insegnato a Das ad esplorare e l’amore per l’avventura. Era un cucciolino di tre chili e a fatica riusciva a salire i grandi gradini del vecchio mulino, ma la sua curiosità si rivelava ad ogni passo. E’ sempre qua che ho portato per la prima volta Furia Buia, quando stava ricominciando a camminare. Ci fermammo al fresco delle pareti di arrampicata, per riprendere fiato, per recuperare le forze, con pazienza, aspettando il giorno che forse avrebbe ricominciato a correre, pensando che comunque anche così poteva andare bene. E’ a Candalla che fuggo ogni volta che il mondo mi sta stretto e ho bisogno di lasciare che i miei pensieri disegnino un mondo di fate. E’ qua che vengo quando l’estate prende il sopravvento e il mondo si chiude ai cani per aprirsi ai turisti, qua noi ritroviamo la possibilità di correre, di fare il bagno di esplorare e di sentirci liberi, insieme.
Candalla è e rimarrà per sempre una delle mie personali “7 Meraviglie” anche se il tempo cambia le cose, ma per me questo posto rimarrà sempre unico. Il tempo cambia le cose, nel senso che, se prima questo luogo era sconosciuto, grazie al passaparola, ai social e i blog ( come questo ), Candalla è diventata “famosa” e se un tempo, incontravi si e no, quattro persone nelle domeniche di agosto, ora un po’ più trafficata lo è. Quindi perchè parlarne ancora e non tenerla segreta? Questo è e sarà sempre il grande dilemma di questo blog, ma senza i grandi dubbi esistenziali la vita sarebbe come un piatto bellissimo, senza sapore.Noi abbiamo tentato una risposta, più o meno convincente.Esistono molti tipi di turisti, facendo una divisione in categorie per massimi termini potremmo dire che vi sono i turisti del fine settimana che cercano posti facilmente raggiungibili e i turisti del fine settimana che invece vogliono camminare e esplorare e poi vi sono quelli che hanno la possibilità di girottolare infra-settimanalmente. Candalla è talmente bella che è adatta a tutti, a chi si vuole fermare dopo pochi passi e che vuole mangiare seduto ad un tavolino di legno e alla fine immergere i piedi nell’acqua fresca e a chi invece vuole continuare il sentiero e perdersi nelle sue meraviglie. Candalla è sopravvissuta agli opifici e lentamente si è ripresa il suo terreno, credo veramente che sopravviverà anche a questo articolo e a periodi dove potrà diventare più o meno di moda.
Tra le altre cose a favore di questo meraviglioso posto è che sempre visitabile. Essendoci un fiume, naturalmente, durante l’inverno saranno più difficili i guadi a causa dell’acqua, ma a parte questo, ci si può andare senza correre grandi rischi, quindi potete scegliere il periodo migliore per visitarla, dove avrete la possibilità di incontrare anche solamente le fate che la abitano.
Mulini, frantoi e un polverificio, tutti della metà del 1800, sono oramai dei ruderi coperti di muschio, luoghi misteriosi da scoprire. Tra un rudere e l’altro vi sono le grandi pozze di acqua cristallina, abbastanza fredda anche in agosto, dove si possono fare bagni stupendi.I vecchi simboli per i sentieri di Magicandalla sono dei cerchi o delle strisce bianche e gialle, se ne incontrano ancora alcuni in ceramica sparsi lungo il sentiero. Ultimamente sono quasi scomparsi e sono stati sostituiti da dei segni rossi, non proprio bellissimi e non proprio fatti a regola d’arte, ma utili al loro scopo.
Sembra impossibile, ma non ricordo perfettamente la prima volta che sono andata a Candalla, semplicemente so che ad un certo punto questo posto era diventato un luogo che faceva parte della mia vita.Un po’ alla volta ne ho scoperto i particolari e mi sono fatta la mia piccola mappa dei luoghi magici e nascosti.
Ve li racconterò Candalla, come la vedo io.
Superate le pareti d’arrampicata si vede, in fondo al sentiero il primo mulino.
Si chiama Mulino dei Segreti per tre motivi. Entrate nel mulino e guardate verso il cielo, il tetto oramai è crollato e piccoli pezzi di cielo si intravedono attraverso la vegetazione. Osservando le foglie si può vedere come disegnino pezzi di cielo, ogni volta formando linee e storie diverse. Sono loro che raccontano la vera storia di Candalla a chi ha voglia di ascoltarla. Entrando nel mulino e andando verso il fiume, si arriva alla piscina segreta del re. E’ un luogo che non si può trovare se non lo si conosce. Vi sono ben due pozze, una più bella e grande dell’altra, con delle piccole cascatine. Si chiama piscina segreta del re, perchè è nascosta, ma se conosci bene il tuo piccolo regno, come solo un re sa fare, la puoi trovare facilmente. Prende questo nome anche perchè puoi continuare lungo il sentiero, affacciarti dall’alto e spiare senza essere visto, le cortigiane che si rilassano nelle lunghe giornate d’estate, raccontando storie e pettegolezzi.
Si continua a camminare e poco dopo ci si ritrova alla scivolo dei malintenzionati.E’ uno dei luoghi più scivolosi di Candalla, si può superare in tre punti differenti e uno è praticamente impossibile da attraversare se ha piovuto da poco perchè è liscio come una lastra liscia ricoperta d’olio. E’ la difesa di Candalla, per trattenere fuori chi non è veramente degno di ammirare quei luoghi, per fermare chi non è in grado di apprezzarli, amarli e rispettarli come meritano.
Dopo lo scivolo dei malintenzionati se si abbandona il sentiero principale, si supera il ponte levatoio, una pietra in bilico su un precipizio che porta nell’oblio e si arriva nella tana del Candalla-Sauro. Nella tana vi sono un paio di pozze belle e anche una piccola spiaggetta per fermarsi. Per i cani è un posto perfetto sopratutto se avete cani con la guardia alta, perchè le persone possono passare sul sentiero e loro non vengono disturbati e voi vi potete godere la pace e la serenità del posto. C’è solo un piccolo problema e cioè c’è il Candalla-Sauro. Se non fate rumore e siete fortunatissimi, guardando sotto una roccia, che si affaccia sopra il torrente, potete vedere il testone gigantesco dell’ultimo esemplare di Candalla-Rex esistente. Per favore, non disturbatelo. Noi speriamo tantissimo che riesca a trovare una compagna, in modo da fare tanti piccoli CandallaSaurini.
Continuate a camminare e passerete dalla terra degli umani, alla terra delle fate. Il passaggio è segnato da una porta che taglia il sentiero : la porta delle fate. A prima vista potrebbe sembrare un albero caduto che intralcia semplicemente il già piccolo sentiero, ma sono sicura che capirete la differenza una volta attraversata.
Dopo pochi passi vi troverete al Ponte della Tregua. Il ponte della tregua ha una lunga e triste storia. Segna dove gli esseri umani sono arrivati nel regno delle fate.
Tanti tanti anni fa vi fu una grande guerra che venne chiamata la guerra del muschio verde. Furono gli uomini a dare inizio alla guerra. Avevano iniziato a costruire i primi mulini e volevano sfruttare ancora di più il fiume e per fare questo decisero di guadarlo e andare a costruire nella terra degli gnomi. Inizialmente i rapporti con il mondo fatato erano ottimi, ma questa bramosia portò alla distruzione di un intero villaggio fatato. Le fate, gli gnomi e pure i Troll che abitavano più in alto, nelle grotte del Tambugione, si allearono per poter fermare la terribile avanzata dell’invasore. Fu una battaglia cruenta, il piccolo popolo combattè con tutta la forza che aveva, ma gli uomini erano troppo forti e alla fine il popolo fatato fu schiacciato. Fu allora che il muschio decise di allearsi con il piccolo popolo.Gli esseri fatati osservavano nascosti e spaventati. Durante il giorno gli uomini costruivano e la notte il muschio, rivestiva tutto quello che era stato costruito. Dopo mesi di questa guerra muta, gli esseri umani decisero di chiedere una tregua. Il re delle fate, insieme con il re degli gnomi e un rappresentate dei troll, si incontrarono con il capo degli umani. La trattativa andò avanti per 7 giorni e 7 notti. Alla fine venne concessa la possibilità di costruire altri mulini, ma venne chiamato il custode, un essere fatato, ne fata, ne gnomo, che avrebbe vigiliato e controllato l’attività degli umani, tutelando la terra di Candalla. Per sugellare il patto, dove si erano incontrati umani e esseri fatati, venne costruito un ponte, a rappresentare la voglia di creare un dialogo e una collaborazione tra le varie razze e così nacque il Ponte della Tregua.
“Storia e mistero della terra di Candalla” di L.Decibel P.
Continuando lungo il sentiero ad un tratto sentirete il rumore d’acqua duplicarsi. Siete vicini alla doccia delle fate. La trovate nascosta dalle foglie, sulla sinistra, non vi potete sbagliare.
Dopo la doccia delle fate superate le case dei ciclanani. i ciclanani appartengono alla famiglia dei nani, ma sono leggermente più piccoli, vestono solitamente di colore lilla e coltivano bulbi di ciclamino. Se ci fate caso, tutta Candalla è ricoperta da bulbi di ciclamino e questo è grazie ai ciclanani. Vivono sottoterra, prediligono la zona tra la doccia delle fate il grande guado. Sono molto solitari, quindi non mettete le mani nelle cavità del terreno, dentro le loro casette, potrebbero non prenderla proprio benissimo. Esiste un testo molto bello, scritto da un ciclanano ” 1001 utilizzi dei ciclamini, dalla cucina alla cura del corpo”, non è facilissimo da trovare, perchè ne esistono poche copie, ma se siete fortunati e farete amicizia con un ciclanano è possibile che ve ne faccia vedere una copia.
Eccoci arrivati al grande guado, proprio ai piedi del grande mulino. Se c’è troppa acqua, vi consiglio di continuare lungo il sentiero e passare dal piccolo guado, poco più avanti.
La zona dei mulini è la parte più oscura di Candalla, umida e fredda, chiusa alla luce per colpa delle costruzioni umane, viene per lo più evitata dagli abitanti del bosco. Qeulli sono i mulini che sono stati costruiti dopo la tregua, da lì si entra in territorio umano. Per un periodo esseri fatati e umani, dopo la guerra del muschio verde, hanno vissuto in pace. Lavorando insieme e condividendo i frutti della terra. Ora non rimane più niente, gli umani se ne sono andati e hanno lasciato solamente il loro ricordo, ma la leggenda vuole che il custode vi sia ancora e che viva proprio nel vecchio mulino. E’ impossibile da vedere, ma se state camminando tra i vecchi mulini e ad un tratto sentite un respiro freddo proprio accanto a voi, sappiate che il custode vi ha appena sfiorato.
Vicino ai mulini vi è il giardino degli gnomi. Gli gnomi vivono più verso la parete di roccia, ma quando vi erano ancora gli umani, amavano scendere verso i mulini per fare due chiacchiere e buoni affari. Erano soliti incontrarsi nel giardino degli gnomi e lì si scambiavano prodotti e consigli. Non era inusuale che da una giornata qualsiasi si vedesse il giardino trasformarsi in mercato. Per questo motivo, a tutt’oggi si può assistere ad uno strano fenomeno. Il giardino cambia colore a seconda della stagione, del mese e a volte addirittura da settimana a settimana. Questo avviene perchè umani e gnomi chiamavano in maniera diversa i fiori e quando iniziava la vendita dei semi, per far vedere di che fiore si parlava, gli gnomi erano soliti tirarne una manciata in terra e dire :
questo faceva si che in pochi secondi il fiore lentamente uscisse dalla terra e sbocciasse in tutto il suo splendore. Di tutto questo rimane solo il ricordo, ma non stupitevi se da una settimana all’altra troverete il giardino ricoperto dai bianchi cuori di verde e poi improvvisamente troverete le campanule viola o i gialloni sonanti.
Il giardino degli gnomi è l’ultimo luogo abitato di Candalla, prima di salire verso le grotte dei troll per poi dirigerci o verso Casoli o verso Metato. A dire il vero c’è ancora una casa, l’ultimo avamposto. E’ un casa di umani, che hanno giurato di preservare e mantenere Candalla così come è.Sembra disabitata e difficilmente vi troverete qualcuno se gli abitanti non si vogliono far vedere, ma la verità è che è abitata da due simpatici vecchietti, che vivono lì da generazioni e da generazione in generazione portano avanti il loro compito di preservare e ricordare.
Questa è la verità di Candalla, anche se non la troverete scritta da nessuna parte, io, Decibel, la so, perchè tanto tempo fa, quando Das aveva circa sei mesi, incontrammo il custode. Fu lui a raccontarci la storia della guerra del muschio verde, a farci conoscere i luoghi nascosti e segreti delle battaglie, ci mostrò le fate mentre facevano l doccia e gli gnomi che facevano crescere i fiori a ritmo delle parole. Fu il custode a darci la mappa dicendoci : << Ricordate e preservate >> .
Come ci si arriva?
Da Camaiore prendete la via per vado-casoli, arrivati al tornante sulla sinistra davanti all’insegna del ristorante ” Emilio e Bona”, proseguite a dritto, lungo la via di Candalla. La strada fa una piccola curva e prosegue per terminare non troppi metri dopo in uno dei mulini ora adibito a casa-vacanza. Lungo la strada si può parcheggiare, anche se è stretta e vi sono pochissimi posti macchina.
Fermatevi ad ammirare il primo mulino, in estate è bello vedere gruppi di ragazzi che giocano a tuffarsi dalla cascata. Svuotate le boracce dall’acqua di casa e riempitele alla fontanella freschissima che sgorga proprio ai piedi del mulino e da lì cominciate il cammino.
Cani e Fiumi
Per mia esperienza, camminare nei fiumi per un cane non è scontato. Personalmente l’ho sempre considerata una competenza. Non è scontato perchè vi sono due difficoltà da non sottovalutare, la corrente e i sassi scivolosi. Das, Furia Buia e Tempesta, sono parecchio abituati a saltellare tra i sassi, alcune volte sono scivolati, ma oramai capita di rado. Das con l’età ha imparato a dosare la forza e ad accorciare i salti, gestendo perfettamente le sue competenze. Candalla è un buon posto per imparare, la corrente non è molta e i punti realmente pericolosi sono veramente pochi e difficilmente raggiungibili anche per un cane, quindi direi che è perfetta anche per cani poco esperti.
L’itinerario
Sono vari i percorsi che si possono fare partendo da Candalla. Vi sono un paio di anelli molto carini che toccano la grotta del Tambugione, Metato, Montecastrese e ritornano a Candalla. Vi abbiamo messo una mappa nella sezione MicMap, in modo che possiate comporvi il vostro itinerario a seconda del tempo che avrete a disposizione. L’articolo sull’itinerario lo trovate Qui.
Le vie d’arrampicata e Magicandalla
A Candalla vi sono delle vie d’arrampicata meravigliose, non facilissime, ecco la foto.
Questi sono alcuni link interessanti per info sulle vie :
http://www.toscoclimb.it
Galleria
Consiglio dell’esploratore
Lasciate che il silenzio sia la vostra voce e il verde i vostri occhi
Conosco Candalla e è esattamente così, un luogo magico. Mi sono piaciuti un sacco i nomi dei posti, non sapevo si chiamassero così. Dove li hai trovati? esiste una “mappa” con questi nomi?
Ciao Milena,
intanto grazie per la lettura e il commento. I nomi sono inventati, sto pensando di disegnare una mappina apposita con segnati questi luoghi, se riesco la faccio nei prossimi giorni.
Ciao, mi sono imbattuta su questo articolo e sono rimasta affascinata da questi posti, essendo amante della fotografia mi piacerebbe molto visitarli, ma non sono una grande camminatrice e men che meno arrampicatrice, sono accessibili anche ai comuni mortali tendenti al goffetto? se si e se fai la mappa sarei interessata ad averla
grazie
Ciao Simona 🙂
Il giro a Candalla fino a quello che ho chiamato il giardino degli gnomi è facilmente fattibile da chiunque e non c’è bisogno di saper arrampicare per arrivare fino lì o di essere camminatori esperti. Dopo sale un pochino. Non è un percorso difficile, ma se la prima parte è veramente accessibile a tutti, dopo è una buona palestra per chi ama camminare e vuole iniziare. Per quanto riguarda la mappa, quella vera la trovi qua sulla guida nella sezione MicMap, subito prima di questo articolo c’è l’articolo fatto dal Mic con la mappa gps : http://blog.zingarate.com/guidaintergalattica/casoli-metato-mappa/ questo è il link, copia e incolla.
Per la mappa dei nomi, li ho inventati io, non si chiamano così, anzi credo non si chiamino proprio 🙂 per quella, la sto disegnando, ma ho bisogno ancora di tempo, nel caso scrivimi e ti dico.
Per tranquillizzarti sul percorso, guardati il video, così capisci meglio come è. Lo trovi nell’articolo o a questo link : https://www.youtube.com/watch?v=shICVHfthhs
Spero di esserti stata utile, nel caso scrivimi.
Solo un consiglio, sta piovendo tanto, aspetta che faccia un paio di giorni di sole prima di andare, altrimenti ti tocca fermarti prima del mulino del custode perchè i guadi diventano impegnativi, fattibili, ma impegnativi.Anche la doccia delle fate, con un pochino meno acqua è più bella da fotografare 😉
Ciao e buon giro
grazie!!!!! sei stata veloce chiara e soprattutto mi hai detto che posso andare: 🙂 ;)!!! e lo farò di sicuro spero nel mese di luglio ma probabilmente sarebbe bellissimo anche a settembre… vedremo con gli impegni come sono messa… nel frattempo seguo i tuoi consigli, mi stampo la mappa e guardo il video 🙂 grazie davvero sei stata carinissima ad aver speso tempo per rispondermi così approfonditamente ciao a presto e se vuoi e verranno bene ti manderò le foto… baci Simona
Grazie Simona,
spero proprio tu trovi il tempo di andare e per le foto, le aspetto, non vedo l’ora di vederle 🙂
baci
Bellissimo!!! Cercavo informazioni sulle Cascate di Candalla e ho trovato il vostro blog e il video! Siete riusciti a dare più magia ad un luogo già magico! Il video mi commuove e con i cani è ancora più bello! Spero di andarci presto con la mia famiglia e sicuramente al bimbo leggero il racconto è indichero’ i nomi da fiaba da voi dati nei vari luoghi! Grazie ☺
Grazie infinite. Spero di incontrarvi 🙂 grazie davvero 🙂
Ciao ragazzi!!! Finalmente siamo stati a Candalla!!! Da quando grazie a voi ho scoperto questo posto ogni domenica mi promettevo di andare e finalmente ci siamo stati.
E’ un luogo magico davvero ma voi l’avete reso ancora più magico e il bimbo voleva arrivare alle case dei ciclanani ma purtroppo era tardi e ci siam fermati prima; siamo arrivati fino alla grotta del candallasauro e credo che abbia trovato una candallasaurina perchè abbiam visto altre piccole tane 😉
Non abbiamo trovato il custode del mulino ma il candalbero, l’albero magico con il nasone che vigila il castello che ogni visitatore abbia rispetto per quel luogo magico!!! 😉 Vi mettiamo alcune foto ringraziandovi di cuore per averci fatto scoprire questo luogo incantato che per me rimarrà sempre MAGICANDALLA :))) Un bacio grande a voi e in particolare a Das e Furia Buia ( sono veterinaria e amo i cani ;))
Non hai nemmeno idea di quanto mi abbia emozionato il tuo commento. Grazie 🙂 le foto non ho capito dove le hai pubblicate, mi piacerebbe tantissimo vederle. Un saluto da Das e Furia Buia 🙂
volevo andare a candalla e il tuo articolo mi ha ancora più incuriosito! sono andato con i miei cani che hanno molto apprezzato, il luogo è pieno di pace e tutto quello verde è un balsamo per la mente! grazie, anche da parte di lola e speedy!
sono felicissima che ti sia piaciuto 🙂 grazie davvero e …è vero…è verde, terribilmente e magnificamente verde 😀
Ciao ragazzi, grazie per il vostro bellissimo post. Oggi siamo stati alle cascate, e io sono rimasta stregata! Tutto quel magnifico verde, la luce che filtra tra le foglie, la voce dell’acqua…
Abbiamo seguito il vostro suggerimento e trovato tutti i luoghi magici. Purtroppo ci siamo fermati al grande guado, avevamo il bimbo nello zaino porta bimbo, e il percorso iniziava a farsi troppo tosto.
Ci torneremo sicuramente però!!
Grazie ancora,
Flavia
Grazie Flavia 🙂 Sono contentissima che ti sia piaciuto! a breve vi racconto un posto vicino vicino a candalla ugualmente spettacolare! Adatto anche al bimbo nello zaino porta bimbo 😉 A prestissimo, promesso 🙂
Ciao complimenti per l’articolo,
Conosco abbastanza Candalla…. ho conosciuto Max che è un abile arrampicatore ed ha scritto pure una guida del posto…..
Ma vorrei sapere – se tu ne sei a conoscenza- del cunicolo tunnel che ad un certo punto c’è sulla sx….
grazie
Candalla é un luogo magico Ove ancora oggi si lasciano offerte sulla riva allo spirito del bosco….
Anche il mio rifugio,quando posso,dove scappare
cunicolo tunnel che c’è sulla sx è un po’ troppo vago…non ho capito a che punto ti riferisci scusa 🙁
Buongiorno, sono molto incuriosita, ho due bambini di 3 e 8 anni, colevo sapEre se secondo voi il percorso è fattibile per bimbi di questa età, o se avete alternative da propormi.
Ciao, la prima parte è fattibile, diciamo che fino al guado, con calma ce la fate, poi diventa troppo impegnativo per un bimbo di 3 anni. Alternative..in che zona? sempre Camaiore?
Buongiorno,
il racconto è meravglioso e rispecchia perfettamente i luoghi.
Come posso entrare in contatto diretto con voi? Avrei una cosa importante da chiedervi privatamente.
Grazie mille