Castiglioncello, il paese fantasma

Ho pensato molto a questo articolo e alla storia che poteva ispirarmi questo posto, ma dopo tutte le strane e incredibili scoperte che abbiamo fatto in questa escursione, mi sono detta che per una volta non l’avrei inventata, ma vi avrei raccontato la vera storia di questo incredibile posto. Mi prendo la libertà di romanzare un po’ gli accadimenti, ma come si sa, il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Ad onorare questa escurzione, pubblico questo articolo nel giorno di Halloween, per festeggiare insieme questa simpatica ricorrenza, chissà che non vi venga voglia di passare la notte proprio a Castiglioncello per scoprire se le storie che vi racconterò sono vere oppure no, ma partiamo dall’inizio…

l’idea di andare a visitare la cascata di Moraduccio e il paese fantasma di Castiglioncello è nata da una duplice spinta, la prima, dovuta al caldo terribile di quest’estate che ci spingeva a cercare sempre nuovi posti e nuovi fiumi, la seconda dovuta a quella magnetica attrattiva che hanno i paesini fantasma e i luoghi abbandonati.

La cascata di Moranduccio è indubbiamente bella e il fiume è meraviglioso per i bagni, è un luogo facile da raggiungere in macchina e quindi come potete ben immaginare vi sono persone e cani, ma vi assicuro che merita e se uno ha voglia di camminare un pochino lungo il fiume, si possono trovare tanti punti isolati, per riposarsi e fare dei bei bagni. Guardando verso l’alto si scorge, proprio di fronte alla cascata, il paesino di castiglioncello.

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Si sale lungo una strada sterrata completamente al sole e dopo una decina di minuti sulla sinistra si scorge un sentiero poco battuto. Il sentiero fa una curva a destra e ci porta su un sentiero di cresta, che si apre su entrambe le valli, la via principale di Castiglioncello. Qua, camminando, abbiamo avuto la prima strana sensazione e cioè il dubbio di aver sbagliato, perchè non si arrivava mai alle case.E’ una sensazione lecita nelle calde giornate di agosto, quindi non gli abbiamo dato troppo peso, infatti dopo poco ci siamo trovati alle porte del piccolo borgo, proprio nella piazza principale. Molte case sono diroccate, ma il paese è visitabile senza grossi rischi.Uno degli edifici più interessanti è proprio alla porta opposta del paese e cioè la vecchia chiesa. Se si arriva nelle ultime case si può facilmente capire che vi sono delle stanze sottostanti il terreno, ma noi non siamo riusciti ad arrivarvi. Una cosa che ci ha incuriosito e alla quale non siamo riusciti a dare una spiegazione è una strana fessura all’entrata di una casa in fondo al paese.

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Vista la giornata veramente calda e afosa, abbiamo deciso di scendere verso un torrente sul versante opposto alla cascata di Moraduccio. Ci siamo inerpicati attraverso acqua, sassi e rovi e ci siamo ritrovati in un posto molto particolare. Un agglomerato di tende e costruzioni, mezzo abbandonato. Abbiamo esplorato un pochino, ma non siamo entrati nella tenda meglio conservata perchè sembrava abitata. Abbiamo cercato degli accessi più facili e non li abbiamo trovati. Ci siamo fatti molte domande su quello strano accampamento, ma non siamo riusciti a trovare ancora delle risposte accettabili.

Torniamo a Castiglioncello e alla sua storia.Le prime notizie che si hanno di Castiglioncello sono intorno al 1450, il paese era fiorente e la sua posizione tra toscana e emilia lo rendeva un punto particolamente importante. Purtroppo nel corso degli anni la viabilità è cambiata e la nuova costruzione di strade più comode e agibili hanno isolato completamente Castiglioncello portandolo lentamente alla sua scomparsa. Nel 1833 a Castiglioncello vivevano 63 persone, nel 1931, vi vivevano ancora 64 persone, insomma il paese era assolutamente stabile, gli ultimi abbandoni si hanno dopo la seconda guerra mondiale.

Vi è però una leggenda macabra che aleggia su Castiglioncello e cioè che il paese si sia spopolato nel giro di un mese a causa della morte, uno dopo l’altro di tutti i suoi abitanti ( questa notizia ammetto non ha nessun fondamento storico, ma aiuta a creare una certa suspance ).Sembra che la sera della notte di Halloween, durante una festa, degli uomini ubriachi,  abbiano ucciso una bambina. La madre della bambina ha maledetto il borgo e tutti i suoi abitanti che da quel giorno hanno iniziato a morire uno dopo l’altro. Castiglioncello è stato motivo di studi sul soprannaturale perchè sembra che durante la notte si possa sentire lo spirito della bambina piangere sommessamente. Vi sono vari video sull’argomento, che vi consiglio di guardare prima di andare a fare un’escurzione notturna al borgo abbandonato.

L’altra leggenda è relativa ad un gruppo di figli dei fiori, dei quali si sa poco o nulla che sembra siano andati ad abitare a castiglioncello verso la fine degli anni ’70. La piccola comunità era completamente isolata e non ha mai legato con le persone dei paesi limitrofi. Di questi nuovi abitanti non si sa assolutamente nulla, come un ombra che aleggia su un borgo fantasma, la loro presenza è percepita, ma non con la certezza della vista, bensi solo con gli occhi dell’emotività.

Da quando siamo andati a Castiglioncello continuo a pensare la stessa cosa: e se le tende abitate fossero le case dei figli dei fiori che si erano trasferiti alla fine degli anni ’70? Se si fossero trasferiti perchè non sopportavano più il pianto della bambina?

Questi enigmi rimarrano irrisolti, anche se spesso mi addormento con il pensiero che corre a Castiglioncello e la voglia di andare e ripercorrere la strada già fatta, inerpicarmi tra i rovi e andare a vedere chi sono gli abitanti delle tende. Mentre lascio che i miei pensieri si allontanino e che il sonno prenda il sopravvento, mi sembra addirittura di vederla, con una bambola stretta tra le braccia e un vestitino bianco della festa, i capelli incrostati di sangue antico e il sudicio degli anni rigato da lacrime che non riescono più a cadere e il suo sorriso macabro di una bambina che, se la storia narra il vero, non avrà mai la possibilità di diventare grande. Buona girata e Buon Halloween!!!

Per quanto riguarda il sentiero, oltre l’escurzione alla cascata e a Castiglioncello, c’è anche una parte di sentiero ad anello, lo trovate segnato nella sezione mic map, noi ne abbiamo fatto solamente una parte perchè era veramente troppo caldo e volevamo scendere alla cascata e andare a fare un bagno rinfrescante, ma se avete voglia di camminare, merita un giro approfondito.

Per i cani il posto è magico, c’è acqua, ci sono altri cani ( oppure se non li volete, basta che vi allontaniate dalla cascata ), non c’è tantissima selvaggina, insomma è una bella giornata regalo, da fare a voi e ai vostri amici, in una giornata calda. Oppure un ottimo horror site per poter passare halloween indisturbati insieme ai vostri amici e ai vostri cani, raccontandovi storie di paura, al bordo del fuoco acceso in mezzo alla piazza principale, aspettando che i fantasmi degli abitanti facciano ritorno per chiedere, come fanno ogni anno, scusa alla bambina, concedendogli, solo per una notte di vivere, ballare e giocare ancora una volta.

un po’ di link:

Per la mappa —> la cascata di Moraduccio

Per i video del G.R.P.I. ( gruppo paranormale di Imola ) –> Video G.R.P.I.

info aull’attività paranormale —> G.R.P.I.

ghost hunter Padova —> Ricerca su Castiglioncello

 

Consiglio dell’esploratore

Lasciate riposare i morti, ma alimentate la vostra fantasia

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