Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo

Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m’avea di paura il cor compunto,

guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de’ raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle

Dante Alighieri, ” Inferno”

Esiste un luogo, vicino a Monterotondo Marittimo (GR), dove la natura ci regala lo spettacolo della sua forza, dove l’interno della terra si palesa davanti ai nostri occhi. Un luogo che ribolle di una forza ancestrale e atavica. Nelle notti di luna piena, riluce di una tenue e misteriosa atmosfera, dove il bianco del terreno si cela dietro nebbie di zolfo e segreti. Questo luogo unico, si chiama, le Biancane.

Le Biancane : la storia e gli itinerari

La mia prima volta alle Biancane

La prima volta che sono stata a Monterotondo Marittimo molte cose mi hanno sorpreso, una che continua a stupirmi e a affascinarmi sono i muri che fumano.la terra che fuma Foto di Marco Baroni - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo
Gli autoctoni sono spesso innervositi dai turisti che, colpiti da questo strano fenomeno, rallentano lungo le impervie curve e si fermano per fotografare questo “prodigio”.
Per chi vive a Monterotondo la geotermia è parte della vita di tutti i giorni e dopo un po’ non ci fanno più tanto caso. E’ impressionante come tutto sia impregnato da questo fenomeno, dall’aria alle vite delle persone che si sono intrecciate intorno a questi sbuffi di fumo caldo.
La prima volta che sono andata a visitare le Biancane, mi ha portato una persona a me cara che ha sempre vissuto a Monterotondo. Avevamo camminato attraverso i castagni, dove mi aveva raccontato la storia dei templari della chiesa di Santa Croce. Raccontandomi storie di caccia e di vita. Das e Furia Buia erano entusiasti e correvano felici attraverso i boschi, con quell’espressione di libertà che riesce a disegnarmi un sorriso sincero mentre li guardo. Quando siamo arrivati alle Biancane il tramonto stava per prendere il posto al giorno e il sole iniziava a tingersi di arancione. Non so se è perchè è stata la prima volta che ho messo piede sopra le bianche dune infuocatate, ma continuo ad avere la sensazione che l’orario migliore per visitare le Biancane sia proprio il tramonto.la centrale - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo
Abbiamo attraversato le recinzioni di corda bianca e ci siamo incamminati lungo la collina fumante. L’odore era forte e sentivo il calore sotto le scarpe. Ci siamo arrampicati e in cima il silenzio è stato l’unico possibile sottofondo alle immagini di Monterotondo immerso nei fumi, con un sole arancione che ne disegnava i contorni. Sulla destra la grossa torre a tiraggio naturale della centrale geo-termoelettrica ci guardava silenziosa, racchiudendo in una sola immagine la storia di molte generazioni.
Quella fu la prima volta e come si sa, la prima volta non si scorda mai, ma le cose belle nascondo molti segreti e da quel giorno spesso sono tornata lungo le bianche colline fumanti, cercando i loro sentieri e le loro storie.
Tutta la zona è particolarmente ricca di itinerari e percorsi, tutti da scoprire, tutti perfetti da fare insieme con i propri amici a quattro zampe.
Ma come fare a fare un trekking al parco delle Biancane?

Gli itinerari

Innanzi tutto esistono varie cartine, consultabili anche on line. Se non siete tipi da cartina, il giro classico, che dura poco più di mezz’ora è un anello che vi porta a vedere la parte più interessante delle manifestazioni geotermiche.

mappa biancane - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo

Non potete sbagliarvi, arrivate in fondo alla strada che porta al poligono, parcheggiate e seguite il sentiero principale delimitato dalla fune bianca e anche senza cartina sarete in grado di visitare le Biancane.
Le Biancane sono sempre aperte e la loro visita è gratuita.Se volete fare delle visite guidate, basta che chiamiate il 0566 917039 o il 0566 902289 e vi sapranno dare tutte le informazioni.
Uno dei trekking più interessanti per girare le Biancane è l’anello che va da Sasso Pisano attraverso le Biancane. Sono circa 7,5 km e mediamente ci vogliono circa 3 ore. Il sentiero è il n 10. Trovate una descrizione perfetta e completa di mappa gps qua.

Se invece volete scaricarvi il file della cartina del giro classico, lo trovate qui in mappa delle biancane

Le Biancane a modo mio

Indubbiamente dovrete andare a vedere il pozzo che ribolle e il fiume incandescente. Lasciate che i vostri cani bevano l’acqua miracolosa e andate fino alla collina del belvedere. Se siete degli intrepidi potete cercare la grotta nascosta e scendere in scivolata lungo gli sdruccioli infuocati. Purtroppo questi itinerari non sono indicati nelle cartine, avrete bisogno di armarvi di un po’ di fantasia e venire con me, ma sono sicura che in quanto lettori di questo blog, ne siate più che provvisti.
Quindi seguitemi,vi darò alcuni indizi per poterli individuare.
Il pozzo che ribolle a me fa una paura tremenda. Tutte le volte che lo vedo sono convintissima che si siano ispirati al pozzo che ribolle per creare la Gora dell’eterno Fetore di Labyrinth.

 

Non è sempre uguale, dipende molto dalla giornata. A volte il pozzo è talmente pieno che sembra straripare, in altre ribolle con la forza di tutto l’inferno. La verità è che è la porta di sicurezza della casa dei FranGracan, che hanno costruito la loro meravigliosa città proprio sotto al monte chiamato delle Biancane.
I FranGacan sono dei folletti, la perfetta unione di FanFrelon (N.d.A. FanFrelon : Sono Nani Picchiettanti . Sono pazzi e si aggirano nel sottosuolo rovinando le gallerie dei minatori umani. Quando trovano una pepita d’ora la spendono in birra nel pub più vicino e ballano a più non posso.),  e dei Gancanagh (N.d.A. Folletto simile al Leprecauno, ma, a differenza di quest’ultimo, è uno scansafatiche. Abita in sperdute vallate solitarie. Ha sempre una pipa in bocca. Trascorre la maggior parte del tempo a fare l’amore con le pastorelle e le mungitrici.). La leggenda narra che in tempi antichissimi i FanFrelon  avessero migrato nelle terre delle maremma e lì avessero incontrato un’antica tribù di Gancanagh. I Gancanagh erano fuggiti durante la grande guerra del piccolo popolo. Non essendo mai stati dei combattenti, ma molto più adatti al vizio e al fumo, avevano visto bene di trasferirsi in una zona tranquilla e nascosta. Scoperti dai FanFrelon all’inizio vi fu una grossa guerra, ma come sempre succede in questi casi, più della guerra potè l’amore e quando Sharey, la più piccola figlia del re Fanmir della stirpe dei FanFrelon, si innamorò perdutamente di Zaguk, figlio del re dei Gancanagh, dopo molte guerre si arrivò alla pace.

folletti - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del DiavoloPurtroppo la pace non era ben vista da tutti, sopratutto da FanDarek, al quale era stata promessa la piccola Sherey. Quando si vide portare via la sposa, FanDarek fuggì e andò a portare la notizia delle due fazioni agli alti consigli di guerra. I FanFrelon e i Gancanagh furono etichettati come disertori e vennero mandate truppe di elfi guerrieri per portarli davanti al sommo tribunale di guerra. Avvisati della soffiata di FanDerek i due popoli si unirono e decisero di fondere i loro talenti. I FanFrelon costruirono delle grandi gallerie e i Gancanagh cominciarono a fumare e a creare una nebbia magica che dalla terra saliva fino al cielo. La terra cominciò a ribollire e il terreno diventò bianco come per magia. Il suolo scottava e nessuno poteva mettere piede su quella terra senza bruciare. Proprio all’entrata del paese venne costruito con la magia il grande pozzo che ribolle, in modo da scoraggiare chiunque ad avvicinarsi. I due popoli insieme si nascosero tra i fumi della terra, aspettando l’arrivo degli elfi. Abbagliati da tanta magia, gli elfi non furono in grado di vedere gli abitanti del piccolo popolo, ma si innamorarono del posto, che conteneva esattamente quello che la guerra aveva portato via: la condivisione della diversità. Chiamarono il posto le Biancane e se ne andarono, lasciando in pace il piccolo popolo. Oramai sono passati così tanti anni che questa storia è diventata più vecchia dei libri di storia, non si riconoscono più i due popoli, che si sono mescolati. Ogni tanto un FranGacan con un po’ troppo antico sangue Ganganagh, si ferma a fumare sopra le dolci colline di Monterotondo e si innamora delle giovani che passeggiano attraverso i boschi. Si pensa che alcuni bambini di Monterotondo infatti portino in se il sangue del piccolo popolo. Forse questa è una leggenda, ma se andate all’unico bar del paese, fateci caso, alcuni di loro potrebbero avere un lontano parente, amante dell’oro e della birra, guardateli alzare il bicchiere e bevete con loro, sono sicura che non il giorno dopo loro staranno benissimo e voi avrete collezionato una di quelle sbronze talmente colossali che vorreste tanto raccontarla, se solo vi ricordaste cosa è successo.

il fiume incandescente Foto di Marco Baroni - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo

Accanto al pozzo che ribolle vi sono i rigoletti d’acqua incandescente. Come se fossero le vene della montagna, scorrono verso il pozzo che ribolle, nutrendolo.

L’acqua miracolosa è una pozza che si trova all’entrata delle Biancane vicino al poligono. Non faticherete a trovarla. In un mare di fumi, quello che vi stupirà è trovare dell’acqua fresca.

La collina del belvedere è proprio sopra al muro bianco. Ci si arriva a piedi, camminando una decina di minuti circa. Da lassù potete vedere uno dei più bei panorami su Monterotondo e il mare e finalmente dare un senso al motivo per il quale il paese si chiami Monterotondo Marittimo, perchè dal paese si vede il mare. Questa spiegazione fa acqua da tutte le parti e ha un valore storico pari ad una monete falsa, ma siccome è una spiegazione che a me piace, per me è la mia piccola verità.

La grotta nascosta è nascosta e quindi non posso proprio dirvi dove sia, altrimenti che nascosta sarebbe! Guardatevi intorno e sono sicura che se occhi e fantasia vi aiuteranno, la potrete scovare, lontano dalle zone consentite, nascosta dalle foglie e dal fumo. Se riuscirete a trovarla ci sta che vi incontriate un giovane FranGacan che fuma la sua lunga pipa guardando il panorama. Se avrete fortuna, si fermerà a parlare con voi e vi racconterà la storia del suo popolo.

La porta del parco delle Biancane

Se volete sapere di più delle Biancane, degli itinerari e delle varie iniziative, dovete assolutamente andare a farvi due passi in paese a Monterotondo Marittimo in via Bardelloni, dove si trova la Porta del Parco delle Biancane.
Come potete immaginare, hanno anche una pagina facebook, dove vi sono tutte le iniziative. Potete anche farvi un giretto sul sito del comune che è ben fatto e abbastanza aggiornato.
All’interno della porta del parco, troverete tutte le informazioni che cercate sulla geotermia e su come visitare al meglio il luogo.
Non è sempre aperto, ma potete scrivere o telefonare, vi risponderanno velocemente e in maniera esaustiva e carina, che non guasta mai.
I link utili in questo caso sono :

Una terra tutta da scoprire intorno alle Biancane

le Biancane 2 Foto di Marco Baroni - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo

Come vi ho già detto, tutta la zona di Monterotondo e dintorni, merita di essere scoperta. Vi sono tantissimi itinerari e moltissimi posti da vedere. E’ talmente ricca che potete scegliere veramente di spaziare da paesi dimenticati a ruderi di castelli a città, passando da interessantissimi itinerari trekking.
Spero nel corso del tempo di raccontarvi di nuovo di questi posti, intanto vi segnalo un blog meraviglioso dove trovare i più bei itinerari di quella zona. E’ un bel blog, dettagliato e ben fatto, perfetto per chi vuole organizzare un’escursione : la’arrozza der gambini.Per ora noi vi abbiamo parlato di questa zona quando vi abbiamo raccontato della villa stregata di Pomarance, di Riotorto,del pozzo di Serraiola  e di San Michele alle Formiche, ma spero presto di potervi raccontare ancora di questi posti.

Colori Foto di Marco Baroni - Le Biancane : itinerario alla scoperta della valle del Diavolo

Una terra a misura di uomo e di cane

Come vi ho detto il posto è perfetto per poter andare a passeggio con i cani. Gli itinerari delle Biancane non creano problemi ai polpastrelli, se questo ve lo state chiedendo. Magari se avete cani giovani e inesperti dategli un occhio, ma vi stupirà come capiscano in fretta dove sono i luoghi migliori dove mettere le zampe.
Non fate affidamento sulla fontanella dell’acqua all’entrata del parco dalla parte del poligono, alcune volte è secca. In estate è molto caldo, quindi, portatevi l’acqua per loro. I cani possono entrare nell’unico bar del paese, il “che c’è c’è”, dove la cucina è decisamente squisita. Tra le cose che meritano di essere scoperte è proprio la cucina locale. Non tanto per la tipicità dei piatti, quanto per la qualità del cibo. Monterotondo è ancora un paese antico, dove la qualità è normale e non c’è bisogno di andarla a cercare. La caccia è molto vissuta, quindi tenete d’occhio le date, è possibile incorrere in una battuta di caccia al cinghiale, state attenti. Gli altri pericoli sono quelli soliti dei boschi,  inutile elencarli. Che io sappia i FranGracan sono amanti dei cani, con i quali hanno un gran feeling,  sicuramente loro, un problema non lo saranno.

Galleria

Questa volta abbiamo una sorpresa nella Galleria. La maggioranza delle foto ci sono state gentilmente prestate da un amico, Marco Baroni. A noi sono piaciute particolarmente, crediamo che sia stato in grado di catturare l’essenza del luogo. Per tanto lo ringraziamo e speriamo che anche a voi le foto piacciano quanto sono piaciute a noi. 

Il consiglio dell’esploratore

Non perdetevi l’ora dell’aperitivo

 

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