Quel posto era da lungo tempo in balia della polvere e delle ragnatele, della solitudine e del silenzio. Mi sembrò di muovermi fra le tombe e di disturbare l’intimità dei morti, quella prima sera in cui salii nel mio appartamento. Per la prima volta nella mia vita, un timore superstizioso entrò in me e, quando superai un angolo oscuro della scala e una ragnatela invisibile fece ondeggiare la sua trama inconsistente sul mio viso e vi si appiccicò, fremetti come se avessi incontrato un fantasma.
Una storia di Fantasmi ( Mark Twain )
Girottolavo su internet alla ricerca di luoghi interessanti da scoprire, quando mi sono imbattuta in una serie di articoli sulla casa stregata di Pomarance.
La cosa che mi ha colpito è che in nessun articolo vi fosse descritto come arrivare alla fantomatica casa.
Bufala o tentativo di alimentare il mistero?
Qualsiasi cosa fosse, meritava perderci del tempo e andare a scoprire il posto.
Studiando i vari video, avevo riconosciuto più o meno la zona. Dopo una serie di giri sulla via del Palagetto, stavamo quasi per demordere e andare a fare due passi al masso delle fanciulle, quando abbiamo intravisto una casetta tra la vegetazione.
Armati di google maps, abbiamo trovato una via più o meno decente che ci portasse vicino alla casa ed eccola lì, la casa stregata di Pomarance.
Eravamo pronti a qualsiasi cosa, cappi appesi, occhi non umani, avevo perfino controllato se avevo la ruota di scorta visto che la leggenda narra che chiunque si avventuri alla ricerca della casa stregata di Pomarance, come minimo, si ritrovi ad avere problemi all’auto.
Non sono certo un’esperta del paranormale e quindi non vorrei soffermarmi troppo su questo aspetto, anche perchè quello che mi ha colpito veramente è stata la casa in se’.
La casa è semplicemente bellissima e doveva essere qualche cosa di magnifico ai tempi che era abitata.
Vi sono una serie di particolari che mi hanno stuzzicato, facendo vibrare la mia voglia di esplorazione.
La casa è oramai quasi del tutto diroccata e rimane molto poco degli antichi splendori.
Si riesce a ricostruire molto poco, ma indubbiamente vi era un chiesetta, della quale rimane la base di marmo dell’altare, delle belle finestre e un paio di colonnine.
Una grande porta doveva condurre alla zona lavoro, officina forse?
Tracce di un aratro rotto, dove rimane solo una vecchia lama arrugginita, suggeriscono che chi viveva lì doveva vivere del lavoro dei campi.
Numerose stanze, una villa abitata, in tempi antichi da molte persone.
Il vecchio campanile, senza più la campana, doveva servire probabilmente più alla chiamata dei pasti che non per ricordare le preghiere. Mi sono chiesta se la campana fosse scampata al tempo e si fosse nascosta sotto metri di terra e foglie.
Un buffo particolare
A parte questi luoghi facilmente catalogabili, quello che mi ha incuriosito sono i resti dei piccoli lavandini lungo le rampe delle scale. A cosa servivano?
Quelle che appaiono le camere da letto hanno tutte resti di stanze da bagno adiacenti, quindi i lavandini lungo le scale dovevano essere inutili.
Ammetto di aver pensato, fantasticando un po’ con la fantasia,ad un’ipotesi quanto mai astrusa…e se quella fantomatica casa stregata di Pomarance fosse stata in passato una casa chiusa?
Altro che fantasmi, potevo vederle, le donne avvolte solamente in boa colorati, che fumando da lunghi bocchini di osso, scivolavano tra le braccia degli avventori.
Sono stati i lavandini che hanno iniziato ad alimentare la mia curiosità fino ad arrivare alla stanza che chiamerò del teatro.
La stanza del teatro
Difficilmente sarà possibile che la stanza ospitasse davvero un teatro, ma dai racconti di alcuni autoctoni pare che la stanza fosse addobbata con grandi tendaggi e che vi fosse un palco in legno.
Quello che è certo è che è una stanza magnifica.
Ammetto che il tocco macabro di aver trovato l’unico letto dell’epoca proprio al centro della stanza ha reso tutto un po’ gotico e ha stuzzicato lontani racconti, ma esserci arrivati quasi al tramonto con la luce arancione della sera che si faceva spazio prima della notte ha dipinto scenari unici nella mia fantasia.
La stanza del teatro è un immenso salone con grandi vetrate in stile liberty e un balcone enorme che lo percorre su tre lati. Le colonne all’esterno danno un tocco particolare. Sono questi i momenti dove vorrei veramente aver studiato di più all’accademia durante le lezioni di fotografia!
Ho provato a fotografare la stanza in mille modi, per cercare di rendere un pochino l’idea dell’emozione che stavo provando , ma mi era quasi impossibile. Siccome sono testarda, ho provato anche a fare un video, ma anche in quel caso niente. Sembrava che la magia del posto non volesse proprio venire via con me nelle foto.
Cosa era quella stanza?
Ho continuato a chiedermelo per giorni, un tarlo nella mente.
Da dove nasce la leggenda della casa stregata di Pomarance
Facciamo un passo indietro. Quello che ho trovato sui vari siti è che la villa apparteneva ad una famiglia di fiorentini e che l’ultima proprietaria, dopo una forte depressione, si era impiccata. Dal dopo guerra, dopo questo funesto accadimento, la villa è rimasta abbandonata e lasciata alla vegetazione.
Oltre a questo, si trovano simpatici racconti di ragazzi caduti mentre cercavano di arrampicarsi, macchine che si sono fermate, occhi malefici nell’oscurità delle stanze. Cercatene qualcuno, alcuni meritano una lettura.
Per me queste erano solo ulteriori domande. Una famiglia di fiorentini, si ma chi? come si chiamavano? chi erano? e la signora che si era tolta la vita? chi era? cosa le era successo di così terribile per decidere di fare un gesto così tremendo?
Pensavo a tutte queste domande mentre camminavo attraverso le antiche stanze, attraversando i corridoi abitati dall’edera e lungo il terrazzo che un tempo doveva essere adornato da ogni tipo di pianta.
Tracce di vite trascorse, un mucchio di scarpe, abbandonate chissà quando. Pezzi di stufe spostate al centro di stanze che oramai non ricordavano più cosa erano.
Dove si trova la villa stregata di Pomarance
Cercate pure dove volete, ma l’alone di mistero sull’ubicazione di questa casa è perpetuato dai vari blogger. Siccome sono una guastafeste di natura, dove si trova questa meravigliosa villa, io ve lo dico.
Prendete la strada comunale del Palagetto che da Pomarance si dirige verso il masso delle Fanciulle.
Poco dopo sulla destra troverete una stradina sterrata.
Proseguite lungo la stradina sterrata per un centinaio di metri o poco più e fermatevi davanti al cancello mezzo diroccato della villa.
La villa credo sia ancora privata, quindi in teoria dovete fermarvi lì…
Visto che oramai vi ho svelato il posto, farò di più…vi dirò anche le coordinate gps di google maps.
A questo punto se non la trovate nemmeno così, forse è veramente il caso che non andiate, magari le storie sono vere e non è il giorno giusto per una visita di cortesia.
le coordinate : 43.3141207765014,10.8940213075149
e il collegamento direttamente a Google Maps
Il mio personale viaggio alla villa stregata di Pomarance
Uscendo da quelle stanze, avevo troppe domande senza risposta per pensare che me ne sarei dimenticata dopo una notte di sogni. Volevo scoprire la verità. Va benissimo che gli rimanga la fama di villa stregata, non voglio certo togliere il brivido a quella casa, almeno gli rimane qualche cosa, ma sento che dietro a quelle macerie, c’è una storia che merita di essere raccontata.
Quindi inizio il mio personale viaggio nella ricerca, sperando di trovare qualche cosa su questa casa e raccontare la sua storia e visto che ci sono, questa volta vi porto con me on the road!
Passo n° 1 gli archivi catastali
Per prima cosa mi piacerebbe scoprire il proprietario di questa villa. Inizia la mia ricerca al catasto, vediamo a cosa porterà.
Passo n° 2 le mail
Ho inviato una serie di mail per cercare informazioni, magari qualcuno mi risponde e sa qualche cosa. Aspettiamo.
Passo n°3 curiosando in internet
Mentre aspetto che gli altri due passi portino a qualche cosa, perdo un po’ del mio tempo cercando in internet.
Purtroppo la nomea di casa stregata è talmente indicizzata da Google che non riesco a trovare molto.
Quand’ecco che trovo il testo della commissione per la tutela delle bellezze naturali di Pisa che in data 8 ottobre 1958 delibera che la zona il Palagetto è tutelata.
A quanto pare le signore Bianchini avevano richiesto l’abbattimento di alcuni cipressi, ma la commissione ha deliberato che la zona e pertanto i cipressi erano protetti.
La cosa interessante è che in allegato si trova anche una bellissima mappa della zona.
Ecco a noi il primo piccolo passo in avanti, confermato immediatamente dopo dal sito della sira.
Il podere o la villa ha un nome e si chiama podere santa Ottavia.
Cercando ho trovato vari articoli che narrano di una vicenda a Pomarance del 28 giugno del 1944, proprio nella località il Palagio. E’ la cronaca dell’assassinio di due giovani, accorsi in soccorso a due ragazze che stavano scappando da un tentativo di violenza da parte di alcuni soldati. Mi chiedo se le due storie siano collegate in qualche modo…ma questo ha tutti i colori del volo pindarico, quindi rimetto i piedi in terra e continuo la mia ricerca…
…to be continued
Galleria
Il consiglio dell’esploratore
Siete a due passi dal Masso delle Fanciulle…e non dico altro…
Ci sono stato con due amici pochi giorni fa. Più che delle presenze ectoplasmatiche però, ero preoccupato per le condizioni totalmente precarie del fabbricato. beccarsi una mezzana in testa penso sia molto facile. Ad ogni modo, ho fatto una visura catastale ed ho scoperto che la villa risulta essere ancora intestata a certa Maria Grazia Bianchini. Tu hai scoperto altre cose? C’è qualcosa che conferma le voci che dicono che sia avvenuto un suicidio in quella villa?
Ciao!
Ciao Alberto,
si, la villa è veramente messa male e il rischio di crolli è reale.
Sto ancora cercando informazioni, per ora non sono riuscita a trovare molto più di quello che hai detto tu.
La villa è ancora della Bianchini, che nel 1996 si è trasferita a Porto Recanati. Sto cercando le informazioni nei giornali dell’epoca per trovare traccia del suicidio, visto che la signora non è facilmente rintracciabile. Appena ho novità, le scrivo, promesso. Ti assicuro che per me questa storia è molto importante.
Grazie infinite di essertene interessato, trovo il luogo incredibile. Spero di poterti dare maggiori informazioni presto, a dire il vero sono ad una svolta, incrociamo le dita e aspettiamo 🙂
Sono stato a fotografarla tanto tempo fa… se posso essere di aiuto nelle ricerche fatemi sapere a m.baldocchi@on-web.net
Con grande piacere vi aiuterei.
Ciao Marco, ti ho scritto una mail con tutte le ultime informazioni sulla casa stregata. Ciao
Sinceramente ho seguito le indicazioni che sono state date…. E non mi sembrano corrette…. Sia le coordinate che Google maps….
Ciao Tania,
ho ricontrollato le indicazioni google maps e le altre e mi risultano corrette. mi puoi scrivere come mai non ti sembrano corrette? grazie. Lucia
Ciao sono stata anch’io alla villa e mi facevo le stesse domande. Vorrei sapere se sei riuscita a risalire alla storia di questa meravigliosa villa. Grazie mille
sto verificando le ultime cose…e si sono a buon punto. Per ora non ci sono conferme di nessun genere che vi sia stato un suicidio.