Il mistero dell’antica città di Morranaccio e la piccola Gerusalemme

“La matematica è il linguaggio base dell’universo”

Galileo Galilei

Se siete attratti dai misteri, dalle città dimenticate e dalle storie che iniziano con “si racconta che…”, mettetevi comodi perché l’antica città di Morranaccio con il suo misterioso pozzo delle anime, è un luogo che, alla fine del racconto vorrete trovare e scoprire.

Era una giornata fredda, di un dicembre che si era dimenticato di arrivare e quando lo aveva fatto si era fatto maledire.

Non era esattamente il tempo di andare per boschi sconosciuti alla ricerca di misteri.

L’idea era di visitare un luogo tranquillo, interessante, ma senza inerpicarsi tra rovi e fango.

Con questa strana idea, il viaggio ci aveva portato a esplorare Pitigliano e ad andare a scoprire la “piccola Gerusalemme“.

Il programma era semplice e perfettamente in linea con la stagione.

Mancava solo un piccolo particolare.

Ttrovare un percorso facile, non troppo lungo, nei boschi intorno a Pitigliano, per fare una passeggiata con i cani prima di chiedergli la pazienza di aspettare i comodi umani tra aperitivi e giri in città.

I percorsi delle vie cave sembravano una buona idea, fino a che una strana icona non è apparsa sulla mappa :antica città di Morranaccio.

Per un attimo ho pensato che si potesse trattare di una cosa simile a “La città perduta di Vitozza“, mai avrei immaginato quanto fosse più misterioso e complesso il luogo che stavamo per visitare.

L’antica città di Morranaccio

Facile arrivarci direi proprio di no.

Esistono un paio di tracciati che indicano il percorso. Quando ci siamo stati noi la vegetazione aveva preso il sopravvento sul sentiero e le indicazioni erano scarse.

grotte 320x240 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola GerusalemmeQuesto ha reso ancora più interessante l’esplorazione, che da una semplice passeggiata è diventata una vera e propria caccia al tesoro.

Nascosta dalla vegetazione la prima delle 5 grotte comunicanti.

5 grotte e 12 nicchie.

Già la numerologia si fa interessante. A grandi linee il simbolismo numerico dei pari e dei dispari, rappresenta, secondo gli etruschi, la natura solare e la natura lunare in alternanza. Ogni numero ha un suo significato particolare, ad esempio il numero 3 rappresenta il mondo spirituale e la perfezione. Il numero 12, che è strettamente legato al 3, rappresenta il modello cosmico di armonia e un ciclo compiuto.

  • 12 è il simbolo della prova iniziatica per passare da un piano ordinario a uno sacro.
  • 12 sono le prove per raggiungere la crescita e la trasformazione.
  • 12 anni era l’età di passaggio, l’entrata nella pubertà.

Tutti i multipli dei numeri sacri, hanno anche loro la propria sacralità.

Per tornare ai nostri cari etruschi, 12 erano le lucumonie e i lucumoni, che di fatto erano la più alta carica politica delle varie città-stato. Non pensate ai lucumoni come ai nostri politici, bensì come a un gruppo di saggi che si ritrovavano per guidare e decidere il meglio per la città.

Ed ecco il primo punto che vi spingo a verificare.

Si parla  di 5 grotte e 12 nicchie e tutto tornerebbe, ma c’è chi parla di 5 grotte e 36 nicchie.

36 è comunque un multiplo di 12, quindi in linea con le concezioni della numerologia. Siccome non è esattamente semplice districarsi sul sito, vi consiglio di andare a controllare di persona. Quello che sicuramente è interessante è che :

Immaginiamo quindi 36 uomini saggi che, quando percepivano una minaccia per la comunità, si riunivano all’interno della Grotta, ciascuno sistemato in una delle nicchie, che con la potenza della meditazione e con il sostegno di preziosi cristalli facevano sì che tutte le energie negative venissero allontanate e fosse ristabilita l’armonia all’interno del gruppo insediato sul territorio.

La suddivisione della grotta in camere suggerisce anche un percorso iniziatico che si compiva nella penultima sala dove troviamo due piccole nicchie scavate nella parete e collegate tra loro da una scanalatura, una sorta di Camera della Luce utile per ascendere al livello superiore, ovvero diventare un saggio in grado di decifrare e comprendere gli elementi e leggere il futuro.

Tratto dal sito etruscancorner.com, che propone anche un’immagine quanto mai suggestiva dell’utilizzo delle pietre e delle nicchie.

light chamber paleolitico ertusca grotta delle nicchie 320x198 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola Gerusalemme

Ma le sfide non sono finite.

Spulciando su internet, abbiamo scoperto che nell’antica città di Morranaccio esiste anche un “pozzo delle anime“.

Il pozzo delle anime

Una delle più oscure e antiche tradizioni romane, che racchiudono però una matrice sicuramente etrusca è il Mundus Cereris.

Si tratta di una fossa posta nel santuario di Cerere e consacrata ai Mani, che ha forma circolare a ricordare la volta celeste e l’universo tutto. Tale pozzo aveva anche la forma simbolica di un utero rovesciato che veniva scavato al centro della città al congiungimento degli assi di decumano e cardo. La fossa rimane chiusa per tutto l’anno ad eccezione di tre giorni in cui si celebra il mundus patet.

Il rito prevedeva infatti che il 24 agosto, il 5 ottobre e l’8 novembre il mundus fosse aperto e pertanto quei giorni erano segnati nel calendario con la dicitura mundus patet, il mundus è aperto.

L’apertura del mundus metteva in comunicazione il mondo dei vivi e quello dei morti, i segreti dei Mani si trovano “alla luce” e per questo era proibita ogni attività ufficiale.”

Citando brutalmente Wikipedia.

All’interno della antica città di Morranaccio si trova un pozzo simile.

Non è stato accostato a questo tipo di tradizione, anche e sopratutto per una particolarità, le mura al suo interno sono piene di enigmatici graffiti.

La descrizione del professor Paolo Emilio Bagnoli è :

Il luogo di rinvenimento é un pozzo granario scavato nel tufo, con la bocca superiore ostruita da blocchi di tufo non legati tra loro e con il fondo ricoperto da altri blocchi. L’attuale accesso é costituito da uno strettissimo cunicolo ala base del pozzo. E’ quindi un luogo decisamente pericoloso.

Lungo le pareti laterali si trova un ingente quantitativo di incisioni e graffiti organizzati in una complessa scena centrale con due personaggi, di cui uno indossante una tunica decosata da bande (forse un prelato) e l’altro indossante una pesante collana o una gorgera, una probabile torre, una specie di sombrero, degli emblemi circolari ed altri strani segni ideografici.

Polo 5 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola GerusalemmeNella rimanente parte delle pareti del pozzo si notano dei personaggi umani estremamente stilizzati rappresentati da una testa calva  con soltanto gli occhi e con le braccia rese in maniera assai schematica e con dita a segmenti.Completano l’insieme una figura schematica di uccello ad ali ripiegate e una mano sinistra incisa a ricalco. Tra le incisioni si trovano numerose file di segmenti affiancati che in prima ipotesi potrebbero costituire  delle sequenze per il conteggio del tempo.”

Se siete curiosi potete andare a leggere tutto l’articolo del professor Bagnoli che conclude che probabilmente questo pozzo altro non è che una prigione e che i disegni rupestri altro non siano che graffiti fatti dai prigionieri in tempi diversi “eseguiti in condizioni di grave stress fisico e psicologico.”

iscrizioni 320x213 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola Gerusalemme

anime graffiti 320x87 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola Gerusalemme

Prima di arrivare alle conclusioni e alle mie personali idee, vi consiglio di continuare a leggere e pertanto a camminare perché questo luogo ha ancora molto da regalare.

Se si continua a salire, proprio in cima allo sperone più alto si trovano le rovine di un castello. Chiaramente ha ben poco ha a che fare con gli etruschi e racconta ben altra storia.

Il castello di Morrano

Il castello di Morrano o Morranaccio, di cui rimangono oramai pochi ruderi, è un castello costruito nel IX secolo.

Prima di possesso di Ranieri di Bartolomeo, passato poi sotto gli Aldobrandeschi, finì in mezzo alle contese degli Orsini, i Baschi di Vitozza e Orvieto.

Nel 1455 gli Orsini se ne impadronirono. Il castello era già in pessime condizioni. Le mura erano in gran parte crollate o forse erano state smantellate dai senesi per non lasciare il castello in buone condizioni nelle mani del nemico. Di fatto gli Orsini, una volta conquistato se ne disinteressarono completamente e da allora è abbandonato e con il tempo la vegetazione l’ha fatto diventare un luogo fantasma.

MURA DEL CASTELLO foto by httpswww.tages .eu  - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola Gerusalemme

 

Ora voi vi chiederete cari curiosi lettori, come mai vi abbia raccontato questa storia, ma non vi abbia raccontato la nostra esperienza diretta sul campo alla scoperta di questi luoghi.

La risposta è quanto mai facile e pure anche un po’ avvilente, me ne vergogno quasi. Quando siamo arrivati all’antica città di Morranaccio, non sapevo assolutamente niente di tutto questo.

Solitamente scelgo i luoghi delle nostre esplorazioni con curiosità e arguzia, in questo caso, volevamo andare a vedere semplicemente la piccola Gerusalemme e questo giro doveva servire solamente per regalare a noi e a noi amici a quattro zampe un po’ di tempo liberi in un bosco antico.

Mi sono resa conto che il luogo raccontava più di quello che io stessi vedendo.

Tutte le nicchie, il colombaio, le nicchie che invece di essere un colombaio probabilmente servivano per mettere i vasi con le ceneri dei morti, nulla mi tornava mentre stavamo esplorando il luogo.

Avevo quella strana e folle sensazione di non capire quello che stavo vedendo e di non cogliere la vera essenza di quello che avevo davanti.

Il famoso pozzo delle anime, noi non lo abbiamo trovato, ma perché non sapevamo nemmeno di poterlo cercare!

Immaginate il mio stupore quando, tornata a casa, ho cercato maggiori informazioni.

Il tarlo della curiosità mi rosicava nella mente senza farmi dormire. Sapevo che in quel luogo c’era una storia e che non erano semplici abitazioni, ma che c’era qualche cosa di più.

Mi riprometto di andare a cercare il pozzo delle anime e di tornare e guardare il luogo con occhi diversi, perché in questi casi, la conoscenza fa la differenza.

Come arrivare all’antica città di Morranaccio e al castello

Qua trovate il miglior percorso per poter fare un giro che vi porti a esplorare l’intera città.
Se conterete le nicchie e risolverete il mistero del loro numero vi prego di scrivermi. Stessa cosa se troverete il pozzo delle anime!

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Una cosa bella, che vi consiglio di fare, per quanto per i cani sia particolarmente noiosa e poco divertente è comunque un giro nella spelndida Pitigliano e la scoperta della piccola Gerusalemme.

La piccola Gerusalemme

Correva l’anno 1555. Lo stato pontificio aveva emanato una serie di bolle papali che creavano grandi restrizioni per i non cattolici.

Nel 1570, perfino il Granduca di Toscana, decise di emanare una serie di emendamenti per creare ulteriori restrizioni.

La contea di Pitigliano degli Orsini, rimase magicamente o forse sarebbe più giusto dire politicamente, immune a tali restrizioni.

Come è facile capire, molti ebrei si rifugiarono in queste piccole oasi di pace, dove potevano continuare con i loro commerci. Stretti erano infatti i rapporti tra gli ebrei e gli Orsini e la comunità prosperava.

Nel 1598 venne costruito un tempio.

tempio 320x240 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola Gerusalemme

Purtroppo questo periodo di pace e prosperità non durò molto. All’inizio del milleseicento i Medici, aggregarono al Granducato di Toscana anche le piccole contee e gli ebrei vennero segregati nei ghetti.

Non ci volle molto a capire il notevole ruolo economico che erano riusciti a conquistare a Pitigliano e questo fece si, che riuscissero comunque a mantenere grandi libertà.

La comunità crebbe, sopratutto dopo la disfatta di Castro, quando un nutrito gruppo di ebrei si trasferì in massa per scappare dalla distruzione della città.

Verso la metà dei seicento le varie comunità ebraiche stavano giungendo alla fine, pertanto molti ebrei decisero di trasferirsi a Pitigliano.

Pitigliano diventò così l’erede delle varie città rifugio, prendendo il nome di piccola Gerusalemme.

La comunità ebraica venne difesa molte volte nel corso dei secoli.

forno 320x427 - Il mistero dell'antica città di Morranaccio e la piccola GerusalemmeNel corso del ‘900 molti ebrei se ne erano andati da Pitigliano verso le grandi città, decretando lentamente la morte della comunità.

Durante tutta la seconda guerra mondiale, non vennero dimenticati i legami che si erano creati negli anni e molti ebrei trovarono rifugio a Pitigliano.

La storia degli ebrei di Pitigliano è indiscutibilmente un emblema di come si possa comunicare e vivere insieme, nonostante le diversità.

E’ una storia antica, ma che deve essere raccontata perchè il mondo ha bisogno di ricordarne il significato.

Di fatto ora la piccola Gerusalemme è un museo e è visitabile.

Compresa la sinagoga!

La storia delle persecuzioni religiose è una storia che si perde nel tempo.

Saremmo portati a pensare di trovarci in un tempo più vicino a noi, in una delle epoche più cupe dell’umanità. Invece no. La persecuzione era iniziata tanti tanti anni prima, ma come spesso accade, esiste un luogo che resiste alla crudeltà e che riesce a rimane unito e umano.

Riferimenti

Il sito ufficiale di riferimento è: La piccola Gerusalemme

Visite guidate :Ore 11:00/11:30: visita guidata al Cimitero Ebraico con partenza dal museo.

Gli orari di apertura : Estate ( 1 aprile-30 settembre) 10-13.30/14.30-18.30 ; Inverno : 10-12.30/15-17.30

Galleria

Il consiglio dell’esploratore

Il tarlo che non vi permette di dormire stanotte
è l’emozione della scopertà che vi farà sognare domani

 

 

 

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