I panda in Cina: xióngmāo

Quale potrebbe essere il simbolo per eccellenza della Cina? La Grande muraglia che la leggenda vuole si veda anche dallo spazio? Lo Skyline di Shanghai che si ammira dal Bund? Niente di tutto questo, molto probabilmente il simbolo universalmente associato alla Cina è il panda! Per l’esattezza il panda gigante, dato che esiste anche il panda rosso che tuttavia non viene mai preso in considerazione. Una delle mete cinesi più amate dal turismo internazionale è infatti il centro di ricerca e protezione dei panda che si trova nei pressi di Chengdu. Ma come si dice panda in cinese? Andiamo a scoprirlo.

熊猫

熊 (xióng): il primo carattere che incontriamo significa orso e fin qui tutto bene, ma tra le altre cose vuol dire anche brillante, luminoso e cognome. Approfondiamo il discorso. A comporlo troviamo il radicale 灬 (biāo) che indica il fuoco. Si tratta infatti di fiammelle, cosa più evidente se si prende il carattere collegato 火 (huǒ), un carattere molto diffuso e presente anche nel gergo militare ed in quello della medicina cinese tradizionale.

Poi abbiamo 能 (néng) ossia potere, essere capace di. Composto da 䏍 (yuàn) secondo alcuni indicante una larva di zanzara o un piccolo verme, dove 厶 () sta a significare segreto, privato e 月 (yuè) è la luna e da 比 () comparare. A sua volta formato da un doppio 匕 () cucchiaio ma anche mestolo e daga. Le cose si fanno complesse…

Quindi potere, essere capace, associato al comparare una larva nel buio, certo dà il senso dell’abilità ma cosa c’entra con l’orso? Infatti altri autori scompongono (néng) in (sī) la testa e trovando poi (ròu) che sarebbe la forma semplificata di (ròu) che significa carne e quindi il corpo dell’orso, finendo con (bǐ ) a simboleggiare gli artigli.

Concludendo con il nostro (xióng) abbiamo capito da dove derivano brillate e luminoso, per l’orso la versione pittografica sembra la più semplice da accettare mentre per il cognome forse c’è un rimando a delle brillanti capacità che potrebbero rendere famosi. Mie supposizioni.

(māo): passiamo al secondo carattere sperando di trovare meno difficoltà. Cosa potrà mai significare (māo)? Esatto! Significa gatto… A comporlo (miáo) che oltre ad indicare in maniera abbastanza ovvia l’etnia miao, significa anche germogli. Ed infatti è molto tranquillamente formato da (cǎo) erba, più compensibile nella versione tradizionale (cǎo) che non è che il raddoppiamento di (chè) ossia una pianta che germoglia.

Torniamo a (miáo) che oltre a (cǎo) vede anche (tián) ossia il campo, la terra arabile. A completare (māo) c’è poi il radicale (quǎn) il cane, presente in molti caratteri che indicano animali. Da notare che nella versione tradizionale di (māo) al posto di (quǎn) c’era (zhì) ossia un tasso… Quindi (māo) alla fine significa un animale nell’erba, immaginiamolo pronto ad un agguato…

Il nostro 熊猫 (xióngmāo) si è quindi rivelato un osso duro, proprio come i panda che dietro a quel faccino tanto carino nascondono un bel carattere forte…

Fonte immagini: pietro.asia; cdni.rt.comPubblicità