La Cina e gli stranieri, non solo 老外

老外

Alzi la mano chi viaggiando in Cina non si sia, almeno una volta, sentito chiamare 老外 (lǎowài), ossia straniero. Questa parola è usata nel parlato spesso con un significato un po’ denigratorio, infatti anche se formalmente è una parola neutra ci sono altre parole più educate per dire straniero. Resta il fatto che è una parola molto usata nella lingua cinese di ogni giorno quindi ci tocca e andiamo a conoscerla meglio.

老 (lǎo) significa vecchio ed è un carattere molto usato nella lingua cinese. A formarlo abbiamo 耂 (lǎo) che dà evidentemente il suono al carattere, il significato visto che significa vecchio ed è pure il radicale. Ad essere precisi 耂 (lǎo) è una variante del radicale 125 che è… 老 (lǎo)! Usciamo da questo vicolo cieco andando a scomporre 耂 (lǎo). Partiamo da 土 (tǔ) che significa un sacco di cose tra cui terra, suolo, argilla, locale, grezzo e pure oppio. Che poi sia anche il nome di un gruppo etnico che vive in Cina facciamo finta di non saperlo ed è formato da 十 (shí) che vuol dire 10 ma anche completo oppure che qui interessa di più, tumulo (in origine tramite la sola linea verticale) e 一 (yī) che oltre a significare uno ne significa moltissime altre ma base se è posto in cima al carattere significa cielo e se invece è sotto significa suolo, qui è suolo. Poi abbiamo la seconda parte di 耂 (lǎo), ossia 丿(piě) che significa linea ed è usato per indicare movimento.

Possiamo ora addentrarci nella seconda parte di 老 (lǎo), vale a dire 匕 (bǐ) altro carattere dai mille significati come coltello, mestolo, cucchiaio e, molto più interessante, canna. 匕 (bǐ) non è scomponibile in nient’altro e ne risulta che 老 (lǎo) rappresenta un bastone che si muove sul suolo anche se a volere essere precisi potrebbe anche essere un cucchiaio che finisce sotto il suolo ma la prima interpretazione ci piace decisamente di più. È comunque da notare che 老 (lǎo) è spesso contenuto in titoli di rispetto verso gli anziani, nonostante 老外 (lǎowài) sia come detto a volte usato in senso dispregiativo. Andiamo quindi a vedere il secondo carattere 外 (wài).

外 (wài) è un carattere che si trova praticamente ovunque si parli di estero. A formarlo ci sono 夕(xī) che oltre ad essere il radicale del carattere significa sera, tramonto, crepuscolo e anche tramonto. Ma il significato forse più da tenere in considerazione è inclinato, tendenzioso. 夕(xī) è una mezzaluna meno brillante di 月(yuè). Ricapitolando una mezzaluna poco luminosa sul far delle tenebre, una situazione un po’ inquietante. A rendere tutto un po’ misterioso abbiamo poi 卜 (bǔ) che significa profezia, divinazione ed infatti è il segno di una rottura su di un osso oracolare. In sostanza ciò che è straniero diventa una profezia sul fare della sera, qualcosa di abbastanza minaccioso. Riassumendo, andando ad analizzare 老外 (lǎowài) non possiamo stupirci che nel corso della Storia i cinesi verso gli stranieri qualche diffidenza l’abbiano anche avuta. 老 (lǎo) sarà un titolo onorifico, ma il vecchietto è anche insieme ad una profezia minacciosa (obliquo potrebbe essere qualcosa appostato dietro un angolo). Potrebbe anche voler dire che la profezia mette gli stranieri sotto terra ma non sono troppo convinto, in tal caso l’atmosfera sarebbe secondo me stata più celebrativa ed entusiasta.

Pensiamo di aver finito, eh? E invece no! Perché 老外 (lǎowài) riguarda solo gli stranieri non asiatici, per gli altri la parola con cui chiamarli è 番 (fān) e qui la musica cambia.

番 (fān) è infatti composto da 釆 (biàn) che significa distinguere ed è formato dal già visto 丿(piě) e da 米 (mǐ) che rappresenta del riso decorticato non ancora cotto. A sua volta 米 (mǐ) vede la presenza di 木 (mù) carattere che rimanda all’albero o alla pianta e 丷 (bā) ossia due line col variante di dividere e arcaica forma di 八 (bā) cioè otto. In realtà 丷 (bā) è anche uno dei caratteri usato nel kwukyel, un antico sistema di scrittura coreano ma facciamo che qui indica solo i chicchi della pianta di riso che, vista la presenza di 丿(piě), ondeggia al vento. A completare il carattere il radicale 田 (tián) che significa campo ed è la rappresentazioni della divisione in lotti della terra arabile.

Concludendo, l’immagine che ne esce degli stranieri chiamati 番 (fān) è un po’ diversa da quella degli stranieri chiamati 老外 (lǎowài). Adesso potete rispondere quando vi sentirete apostrofati in Cina.

Se vuoi approfondire la conoscenza della Cina e della sua cultura leggi il mio blog Farfalle e trincee.

 

Fonti immagini: Globaltimes.cn; Shutterstock