Quello che avete sotto gli occhi è la crescita di un progetto nato su Facebook e dedicato ai caratteri cinesi. Hanzi 汉字 significa infatti carattere, quelli che vengono impropriamente chiamati ideogrammi. Chi ha dato il via a questo progetto è stato colui che scrive, il quale può finalmente smettere di scrivere in terza persona.
Con Hanzi ho voluto condivere la mia passione per la lingua cinese, una passione scoppiata a Pechino nel 2011, quando sono arrivato in Cina praticamente per caso: ero arrivato in Mongolia dall’Italia su di una Panda e non sapevo dove andare dopo, una volta ceduta l’auto. La Cina è stata una scoperta meravigliosa, per nulla semplice visto che ci mettevo un giorno solo per trovare la stazione dei bus e comprare un biglietto. Leggendo le fermate dei mezzi pubblici ho imparato a riconoscere alcuni caratteri: l’amore era scoccato. Un’amore che mi ha portato a studiare cinese dopo una parentesi di un anno e mezzo a Londra, essendo negato per le lingue sono sempre stato un teorico della full immersion. In Cina sono tornato ancora, anche in zone abbastanza remote come lo Yunnan non turistico ed il Xinjiang DIY (do it yourself) , entrando in contatto con una cultura molto variegata ed affascinante, lontana dai canoni con i quali viene rappresentata “a casa nostra”.
Ma torniamo ad Hanzi, pagina Facebook nata come una vera e propria fabbrica di caratteri, ma al contrario. Ho preso i caratteri e li ho smontati e rimontati, andando a scovare i significati dei vari componenti, rapito dalla semplice complessità di questa lingua. Il cinese infatti offre a chi lo affronti un’intera gamma di emozioni: dalla disperazione più nera alla gioia sfrenata, come la Cina stessa questa lingua si ama o si odia. Non sono un esperto, lo sottolineo, ma un appassionato, quindi correzioni e suggerimenti saranno benvenuti, usa il modulo che trovi a questa pagina per contattarmi. Non mi addentro infatti nella linguistica della lingua cinese, sempre più portata a dare importanza agli aspetti fonetici del cinese, prima sottovalutati in nome della componente grafico-semantica dei logogrammi, questo il termine più accettato dagli studiosi per definire i caratteri. La passione però deve accompagnarsi ad uno studio rigoroso, quindi visto che sono pigro ho trovato una brillante soluzione: coinvolgere in questo progetto Valentina che il cinese l’ha studiato per davvero, ma sarà lei a presentarsi.
Su Hanzi troverete tanto amore per la Cina, tanta voglia di conoscere meglio questo paese sempre più presente nella nostra vita quotidiana. Partendo dai caratteri affronteremo insieme un viaggio alla scoperta di cosa si nasconde dietro ad una coltre di stereotipi, i cinesi sono forse tra le comunità più vittime dei luoghi comuni. Cultura, viaggi e molto altro, ma sempre avendo come punto fermo la lingua cinese. Speriamo che Hanzi diventi un riferimento sia per chi voglia conoscere la lingua cinese sia per chi voglia immergersi in questo paese incredibile. Ormai la Cina sta diventando di moda, attorno al cinese sta nascendo un vero e proprio business, Hanzi resta un sito fatto per passione, senza il business come unico metro di paragone. Hanzi continua ad essere un luogo dove potersi stupire che in cinese casa si scriva 家, ossia un tetto con sotto un maiale, a ricordarci l’importanza della cultura contadina per il popolo cinese. Nessun guadagno vale la bellezza di amare una lingua che dice così tanto del mondo di chi la parla. Hanzi è aperto a collaborazioni, proposte, partnership con chiunque voglia creare progetti che siano un ponte, magari di giada, verso quella terra di mezzo che risponde al nome di Cina.
Non resta altro da dirvi che: benvenuti! Hanzi 也是你