Civita di Bagnoregio la Città che muore

Oggi vi porto a Civita di Bagnoregio la Città che muore, piccolo comune nel Lazio. Civita di Bagnoregio è nella classifica dei Borghi più Belli d’Italia perciò potevamo non visitarla? Seguite me, la Boss e la Miky nel nostro sabato a Civita di BagnoregioCivita di Bagnoregio la Città che muore

Civita di Bagnoregio la Città che muore

Civita di Bagnoregio si trova nella valle dei calanchi, ed è abitata da pochissime persone. E’ situata in posizione isolata, ed è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale costruito nel 1965. Il ponte può essere percorso soltanto a piedi dai turisti, o come abbiamo notato da scooter e piccoli quad di servizio per le attività commerciali. Ma passiamo a noi tre. Come potete vedere dalla foto abbiamo una nuova componente, la Miky. Ovviamente anche lei è entrata nel club della Vastità con annessa maglia ^_^ La Isa questa volta doveva lavorare ma l’abbiamo nominata tanto che sembrava di averla con noi.

Civita di Bagnoregio la Città che muore

Partiamo alla volta di Civita di Bagnoregio cariche come sempre e con il sole che aveva già promesso di regalarci una magnifica giornata. Attraversiamo la già stra battuta Umbria ed entriamo nel Lazio. Grazie al navigatore perchè, come spesso ci capita, abbiamo sbagliato strada ^_^ Arrivate al parcheggio e, fatta memorizzare l’auto a Miky, perchè non si sa mai che bissi l’esperienza con la Isa, ci incamminiamo per quel chilometro che molti fanno in autobus ma che a noi era stato consigliato di fare a piedi, direi anche meno male visto che tanto poi si mangia troppo come sempre. Lo spettacolo che vi troverete di fronte è proprio quello in foto, dal “Belvedere Falcone e Borsellino” Che parole aggiungere? Credo che la foto parli al mio posto perchè io non ho trovato le parole che possano render giustizia alla bellezza ed al fascino di Civita. Iniziando a scendere verso la passerella ci siamo fermate per la nostra foto di rito. Abbiamo fatto girare e fermare molte persone, tutte curiose per le maglie e relativa scritta “ma sponsorizzate qualcosa?” seee va beh ciaoneee

Civita di Bagnoregio la Città che muore

E se prima c’è la discesa, poi c’è la salita… e che salita… dire che avevamo il fiatone è poco, dire che la Boss ha anche chiesto ad una ragazza della croce rossa di aiutarci è tragicomica… dire che arrivate alla porta d’ingresso è stato un sollievo è strano… beh godetevi la foto dal basso perchè da sopra avevo poco ossigeno in corpo per farla…

Civita di Bagnoregio la Città che muore

E poi la magia… un paese interamente in pietra, luogo ideale per le fiabe da bambini, un luogo che mi ha regalato un senso di pace e di libertà da subito, un luogo che mi ha capita… forte come la pietra e fragile come l’erosione che inesorabilmente va avanti… spero che in minima parte vi possa regalare queste sensazioni se mai passerete per Civita di Bagnoregio.

Civita di Bagnoregio la Città che muore

Un luogo dove sicuramente ho lasciato un pezzetto di cuore…

Civita di Bagnoregio la Città che muore

Ma passiamo alla parte allegra… le mie compagne… allora la Boss è sempre lei, parte in sordina perché la mattina ha sonno, guidare la stanca e prima del terzo caffè molti dicono che non si ricordi neanche il proprio nome… la Miky invece è la dolcezza pura di San Francesco, ogni gatto è “oh bel micino” ed ogni cane “oh che cucciolo” anche se è un mastino di 30 kg

Civita di Bagnoregio la Città che muore

Con loro a zonzo per i vicoli è stata una giornata full immersion di fotografia, a giardini, archi, portoni, gattini, cagnolini e selfie, oh quanti selfie…. ma noi siamo l’esercito del selfie… La pausa pranzo: studiata come sempre con Tripadvisor, è stata a base di formaggi, salumi e marmellate, ed ha permesso a la Boss di tirar fuori la gattara che è in lei mentre io e la Miky ci rilassavamo con del buon vino. Direi anche che siamo state paparazzate in tutto ciò da un gruppetto di cinesi attirati dai gatti sotto al nostro tavolo… Merita davvero, come suggerito da Riccardo, la visita al giardino del poeta, altro punto panoramico di Civita. Fate attenzione a tutti i piccoli particolari presenti in questo piccolo posto incantato senza tempo… Abbiamo salutato da qui tutto il paesaggio che circonda Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio la Città che muore

Ripercorriamo la strada verso il parcheggio per dirigerci verso il Lago di Bolsena. E’ un lago formatosi in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani. È il lago di origine vulcanica più grande d‘Europa. Ed è davvero affascinante, con il sole che iniziava a farsi bello per il tramonto e le papere che si intrattenevano con i camerieri per un pezzetto di pane.

Civita di Bagnoregio la Città che muore

E noi? Beh noi ci siamo rilassate, distese ad occhi chiusi su un pontile stile Dawson’s Creek, potevo quasi sentire la sigla in sottofondo tra le risate delle papere ed il dolce cullare delle onde… direi che le due foto rendono l’idea… La Boss poi sembrava nel suo habitat, sole ed acqua, ma guarda che posti che ci stiamo gustando in piena libertà…

Civita di Bagnoregio la Città che muore

E poi penserete siete tornate a casa… e no belli vi sbagliate… la merenda? non ho parlato ancora della merenda… vi ricordate che per tornare a casa si passa per l’Umbria? potevamo non fermarci a mangiare la Crescionda a casa di Check? Beh minimo visto che la mamma l’ha fatta per noi! Tanto love! E così tutte e tre in macchina alla volta di Spoleto. Con la speranza di non perderci ^_^  Fortunatamente Laura era a spasso con il cagnolino e ci ha salvate, la Boss non si ricordava nulla, né casa né cancello, come siamo messe male. Camino acceso, il tè, il caffè, il dolce ed un letto… eh si Check ed il suo letto in cucina vicino al camino era da vedere con i nostri occhi! Spazzolato il dolce, che fortunatamente era senza burro, salutiamo e ringraziamo dell’ospitalità e riprendiamo la strada di casa. Si conclude così il nostro sabato tra donne, con tante risate e tanto sole, con la prossima tappa già decisa, perchè non puoi tornare senza prometterti di stare nuovamente insieme ^_^ Come sempre ringrazio le mie compagne per la compagnia, la spensieratezza ed i sorrisi e voi che siete passati nel mio blog anche oggi.

Se vi va potete leggere anche Orvieto ve lo raccontiamo noi, un’altra nostra bella avventura con la Isa.