Grotte di Camerano alla scoperta di un altro gioiello delle Marche
Settembre è un mese bellissimo, non solo perché è il mese del mio compleanno, ma è sempre ricco di colori, profumi e sapori che preannunciano la fine dell’estate ed il passaggio all’autunno. E’ un mese carico di promesse per il nuovo inverno, cose da fare che abbiamo rimandato durante l’estate per concederci qualche ora al sole o con gli amici. Insomma io amo Settembre ed approfitto ogni anno per piccole scoperte nella mia regione e non solo. Le temperature che scendono un po’ e permettono delle belle passeggiate all’aria aperta prive di afa, il sole che abbronza ancora un po’ la pelle ed il fresco ristoro delle sei di pomeriggio orario ideale per una merenda o un aperitivo. Fatta questa premessa, che forse dovevo farvi prima dell’articolo di Pioraco e del prossimo che seguirà a questo (vi ho detto che ci sono sempre delle cose rimandate) vi porto a Camerano per visitare appunto le Grotte di Camerano conosciute come la Città Sotterranea.
Dopo quasi 11 anni sono tornata a Camerano per visitare con Luca questo piccolo gioiello del sottosuolo che racchiude misteri, storia, memoria del paese stesso. Le Grotte di Camerano non sono come le Grotte di Frasassi per intenderci. Le Grotte di Camerano sono state costruite dall’uomo dal Medioevo fino alla metà del Novecento. Perciò queste grotte sono sì resti di cave di arenaria ma qui la potenza della natura non ha impresso la sua impronta. Il nome stesso Camerano significa camerone, grande camera, grotta.
Prima tappa appena arrivati a Camerano una bella colazione, cioè a dir la verità era la seconda perché la prima l’avevamo fatta a Porto San Giorgio prima di partire in auto. Eh sì stavolta la moto l’abbiamo lasciata ferma in garage e non per mia volontà ah ah ah
La presenza di queste grotte venne tramandata di padre in figlio per anni ed anni, dovevano rimanere segrete al resto del Mondo che era fuori Camerano. Servirono da rifugio dai pirati, dagli eserciti nemici visto che la Chiesa era molto presente nella zona centrale delle Marche ed il porto di Ancona ha sempre giocato un ruolo predominante per gli sbarchi dalla Terra Santa. Ed infine, nella storia più recente, vennero utilizzate dagli abitanti di Camerano per sfuggire ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Tra questi cunicoli, strettoie, stanze circolari si intrecciano le vite degli abitanti del piccolo paese arroccato sul di una collina, da un lato il mare e dall’altro l’entroterra marchigiano. La Città Sotterranea ha subito molti cambiamenti, di natura pratica (come aperture di nuovi ingressi dai palazzi sovrastanti, rinforzi delle colonne per non sprofondare sotto il peso delle costruzioni che andavano ampliando Camerano) e nel corso dei secoli infatti, in quasi tutti gli ambienti, si possono trovare degli abbellimenti architettonici, dei bassorilievi e anche dei particolari decorativi di varie epoche, ma anche decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi testimonianze di una vita non solo alla luce del sole ma anche nell’ombra, al riparo da occhi indiscreti.
Le Grotte di Camerano si possono visitare solamente con la guida, con orari prestabiliti ed è obbligatoria la prenotazione. Vi consiglio di indossare delle scarpe da tennis e di portare con voi una felpa o un giubbino, la temperatura costante è di circa 12° – 13° sia d’estate che d’inverno.
È possibile acquistare a costo ridotto, il “biglietto congiunto” Città sotterranea di Camerano – Città sotterranea di Osimo, in vendita presso i punti IAT delle due città.
Il prezzo per la visita è irrisorio, aiuta semplicemente l’associazione delle grotte a mantenere le varie nicchie così come le vedete. Vi lascio il link per visualizzare gli orari e tutte le altre informazioni
La guida vi accompagnerà in questa passeggiata nel sottosuolo che dura circa un’ora, tra cunicoli, nicchie e stanze labirintiche parlandovi delle Famiglie più prestigiose di Camerano: i Mancinforte, i Ricotti, i Trionfi ed i Corraducci e dei Burchiani. Non tutto quel che vedete nella pianta delle Grotte è visitabile, ci sono delle zone purtroppo non accessibili, ma non sentirete la sensazione di aver perso qualcosa anzi. Concentratevi sulla marea di informazioni che vi vengono raccontate dalla guida, perdetevi tra le cave di arenaria ed immaginatevi la vita che scorreva là sotto, il periodo degli assedi, della guerra e dei ritrovi massonici o delle messe private o riti pagani. Negli ultimi anni le grotte furono utilizzate come magazzini per la conserva di cibo e vino, prima della loro apertura al pubblico avvenuta nel 2008.
Spero di avervi incuriosito con questo breve accenno alla storia delle Grotte di Camerano e vi invito ad andare a visitarle se sarete di passaggio nella zona anconetana. Ovviamente aspetto un vostro commento poi.
Salutata Camerano ci siamo diretti verso la costa passando prima per Sirolo, poi Numana fermandoci poi a Porto Recanati per un bel gelato, ormai erano le 16.30 e la fame iniziava a far sentire la sua presenza.
Passeggiatina classica sul lungomare e poi via di rientro verso casa, l’indomani ci aspettava un bel giro con la moto verso il Lago di Cingoli anzi mi correggo ora che lo so, andremo al Lago di Castriccioni. Lezione in questo caso impartita da Luca stesso, molti di noi chiamano erroneamente il lago vicino Caccamo appunto Lago di Caccamo ma è il Lago di Borgiano e come per Cingoli il nome corretto è ben diverso da quello più noto e conosciuto ai più.
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