Tempio del Valadier a Genga

Oggi vi porto in montagna, nel cuore della mia bella regione, precisamente al Tempio del Valadier a Genga. E’ strano per me portarvi in questi luoghi perché non sono particolarmente amante dei sentieri o delle lunghe passeggiate in salita, ma ho letto talmente tanti articoli e blog inerenti al Tempio del Valadier che ho provato un moto di curiosità, e sapete tutti che la curiosità è donna, se poi questa donna è anche bionda e si chiama Beatrice altro non potevo fare che salire in macchina e partire!

Tempio del Valadier a Genga

Tempio del Valadier a Genga

Come vi ho detto oggi gioco in casa, siamo nella provincia di Ancona, nel comune di Genga precisamente nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, avete letto bene, a meno di 200 mt trovate anche l’ingresso delle Grotte di Frasassi, le più belle d’Italia secondo me. Arrivare è davvero semplice: uscita Ancona Nord sull’A14, proseguire in direzione Fabriano con la superstrada, prendere poi l’uscita per Genga e seguire le indicazioni per le Grotte di Frasassi, superato di un centinaio di metri l’ingresso, noterete alla vostra destra un piccolo parcheggio con la scritta Santuario – Presepe Vivente, sarete arrivati. Ho letto che il Presepe Vivente è uno dei più visitati della Regione Marche, caratteristico perché completamente immerso nella roccia e nel sentiero in salita per il Tempio del Valadier.

Tempio del Valadier a Genga

Passiamo alla fase “salita” in molti blog viene definita “impegnativa” in altri invece “adatta anche ai passeggini” ora, non vorrei illudervi o sponsorizzare una cosa per un’altra, ma vi faccio un esempio: noi eravamo 6 persone, 4 ragazzi e 2 ragazze, direi che se siete sportivi o comunque allenati la potete affrontare senza problemi, se non siete sportivi, se siete un pò anzionotti, se siete famiglie con bambini e passeggini, beh un filo abbondante di fatica la sentirete senza nessun dubbio. Sono circa 700 – 800 metri di netta pendenza, con qualche curva dove sono state posizionate, aggiungo giustamente, delle panchine. Il risultato è stato: io e Eddy capo fila, seguiti a ruota da Doors e Chiara e la codina del serpentin la tenevano Riccardo e Wolf!

Tempio del Valadier a Genga

La fatica della salita sarà decisamente ripagata dallo scenario che troverete intorno a voi: dalla bellezza delle montagne rocciose e dalla grotta di marmo che sovrasta il Tempio del Valadier. Questa chiesa nella roccia, tra le più belle d’Italia, è talmente meravigliosa che vi lascerà senza fiato e dimenticherete subito la “facile salita”. Il Tempio, che ha struttura ottagonale in travertino, è così maestoso ed elegante, fu commissionato al famoso architetto Valadier da Papa Leone XXII, originario di Genga, nel 1828. In questo luogo così silenzioso e lontano dal tempo, vi lascerete trasportare dalle emozioni, dal cullare del suono dell’acqua delle cascate a fondo valle, vi sembrerà di esser sospesi tra sogno e realtà.

Tempio del Valadier a Genga

Il Tempio del Valadier e la Grotta sembrano scambiarsi un interminabile abbraccio.

Tempio del Valadier a Genga

E’ affascinante guardare il Tempio dal retro, dal cuore delle roccia che incornicia l’intero edificio con la luce che ne va ad esaltare i contorni e crea contrasti di chiari scuro eccezionali.

Tempio del Valadier a Genga

Tempio del Valadier a Genga

Ed è altrettanto emozionante osservare l’intera struttura dal lato del piccolo Santuario della Madonna di Frasassi perché da lì si può volgere lo sguardo verso la natura intorno della Gola.

Tempio del Valadier a GengaTempio del Valadier a Genga

Tempio del Valadier a Genga

Interessante è la visita anche al suo interno, vi è un piccolo altare centrale dove una piccola statua della Madonna col Bambino accoglie i visitatori. La statua originaria, opera del Canova, è attualmente esposta al Museo di arte sacra di Genga.

Tempio del Valadier a Genga

Il Santuario della Madonna di Frasassi, da dove ho scattato una delle precedenti foto, è arroccato sulla montagna, con la quale condivide anche una parete e gran parte della pavimentazione interna. Era un piccolo eremo risalente al 1029 dove vivevano delle monache benedettine. Si narra anche che intorno al X secolo vi trovò rifugio anche la popolazione locale per sfuggire ai saraceni e durante la costruzione della chiesa furono trovate ossa di adulti e bambini, monete, forni per la cottura del pane e magazzini per la conservazione del grano.

Tempio del Valadier a Genga

In questo luogo nascosto nel abbraccio della roccia, dove credenti, fuggiaschi ed anche qualche peccatore han trovato rifugio nei secoli scorsi, ci si ritrova in un limbo senza tempo dove il sole ti riscalda la pelle, dove il vento di montagna porta via i tuoi pensieri dalla mente. Forse è questo il dono della montagna: saper godere dei piccoli momenti che compongo la nostra vita perché il tempo passa ma la pietra e i ricordi restano negli anni e nei secoli.

Se il mio racconto vi è piaciuto e volete leggere altri viaggi in Italia vi consiglio Venezia, sempre bella ed intramontabile, un altro luogo dove il tempo si ferma e gli orologi sono superflui.