Vicenza, due giorni con gli amici

Vicenza, due giorni con gli amici non può che farvi capire che il trio della Vastità ha abbattuto il muro del viaggio di un sol giorno e che La Bea La Boss e La Isa non mollano un colpo! Vi chiedete perché ho scritto amici e non con le amiche? Abbiamo aggiunto un più uno! E che più uno! Parto però da un punto: La Isa da più di un mese si è trasferita per lavoro a Vicenza, quindi la scelta della meta era inevitabile per il trio della Vastità, potevamo non riunirci? Il secondo punto da scrivere è: il nostro amico Check non lo passi a prendere a Padova? Sequestrato per un’intera giornata! Non potevo desiderare nulla di diverso da quello che ho vissuto con loro e che ora vi racconterò dei due giorni vicentini! Passiamo perciò al racconto ora  🙂

Vicenza, due giorni con gli amici

Vicenza, due giorni con gli amici

Sveglia all’alba per me e la Boss perchè: le 4 ore di auto per raggiungere Padova per rapire Check, poi i 40 minuti buoni tra PadovaVicenza, le varie soste per il metano e qualche errore di percorso con eventuale ricalcolo del navigatore le avevamo messe in conto, ma non potevamo mai e poi mai mettere in conto i 15 minuti di vita persi per l’entrata in scena di Isa! Io e la Boss ci siamo stupite quando con molta facilità abbiamo trovato “il campo da calcetto con il giardinetto di schiena al supermercato” ovvero dove ci aspettava Check, poi ci siamo stupite nuovamente a Vicenza di aver trovato subito la zona residenziale dove abita Isa, ma mai e poi mai potevamo immaginare la facilità di Isa di dimenticare le chiavi di casa sul frigorifero dopo aver chiuso la porta con due persone che gli dicevano “Hai preso le chiavi?” Avevamo già avvertito Check che la Isa è un filo strana ma ovviamente lei si presenta da sola e non fa mai le cose senza esagerare! Perciò fermi tutti e quattro sul pianerottolo ad aspettare la signora Fernanda, la nostra salvatrice con le chiavi di riserva! Ovviamente non ci siamo abbattuti ed abbiamo buttato l’episodio in sane risate, intanto Check provvedeva alla scelta del ristorante, fortuna lui e la sua razionalità in tali momenti! Recuperate le chiavi e scelto il ristorante ci incamminiamo sotto la pioggia verso il centro di Vicenza. Un’allegra fila indiana di ombrelli capitanata dal nostro Brucaliffo! Vi consigliamo di scegliere il ristorante “Il Molo” abbiamo mangiato divinamente, lo spiedino di tonno è illegalmente buono e la cucina siciliana di pesce fresco è una certezza. Il menù l’abbiamo liberamente lasciato scegliere a Check fidandoci del suo intuito e dei suoi gusti, non ci ha deluse ed il vino era davvero ottimo!

Vicenza, due giorni con gli amici

Belli pieni e carichi iniziamo il tour proposto da Check partendo dal Teatro Olimpico vertice assoluto della creatività del Palladio. Che dirvi, in vita mia poche volte mi sono sentita così piccola davanti a tanta bellezza. Il gioco di prospettive, luci ed ombre vi incanterà e vi perderete, come abbiamo fatto noi, nella scommessa: da dove inizia la pittura e finisce la scultura? Difronte al Teatro Olimpico troverete il Palazzo Chiericati, anche lui tra i massimi capolavori del Palladio, è patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, dove all’interno troverete una bellissima mostra.

Vicenza, due giorni con gli amici

Con la pioggia ancora incessante su di noi, passeggiamo lungo il Corso Palladio e raggiungiamo la Chiesa di Santa Corona dove entriamo solo io e la Boss, mentre Isa e Check sono entrati alle Gallerie d’Italia Palazzo Leoni Montanari dove all’interno vi sono varie collezioni permanenti d’arte dai vasi, alle tele, alle icone russe conducono il visitatore in un percorso storico, artistico e spirituale. Ovviamente io e la Boss siamo state più veloci ed abbiamo approfittato di un pit stop nel Bar-Gelateria da Sonia, io un bel calice di Soave e lei un tè al limone  😆 Riunito il quartetto cosa potevamo decidere di fare se non un buon aperitivo vicino alla Basilica Palladiana? La fila per la mostra di Van Gogh al suo interno è rimasta improponibile durante l’arco della giornata. Ci siamo soffermati diversi minuti ad ammirare la bellezza della Basilica, iscritta anche lei nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco, simbolo di Vicenza, cuore e salotto della città, che svetta maestosa sul lato sud della Piazza dei Signori.

Vicenza, due giorni con gli amici

La Isa ci porta in questo accogliente locale, in origine antica farmacia della quale si possono notare ancora gli scaffali in legno e la disposizione ovale dei banconi all’ingresso, poi pasticceria della quale trovate ancora l’insegna appesa sopra la porta d’ingresso. Lasciatevi consigliare dai ragazzi che vi lavorano e soprattutto provate le focacce, sono davvero ottime. Iniziamo così a progettare la serata, la cena era già bella che saltata a piedi pari, viste le tre focacce che avevamo appena divorato, restare in giro per le vie di Vicenza era impensabile vista la quantità di acqua che avevamo già beccato durante la giornata. Dovendo riportare a Padova il nostro ostaggio abbiamo optato per la Festa di San Patrizio al Teatro Geox. Perciò passaggio veloce a casa e via diretti a Padova. L’organizzazione al nord è uno dei punti forti e questa festa ne è la conferma.

Vicenza, due giorni con gli amici

Ci siamo catapultati in queste atmosfere celtiche, ci siamo lasciati catturare dai due gruppi live che si sono alternati sul palco ed abbiamo ballato e saltato fino all’una, stanchi ma felici e con un sorriso a 32 denti risultato di una giornata fantastica.

Vicenza, due giorni con gli amici

Non potevo chiedere compagnia migliore delle amiche della Vastità e di Check, forse un po’ meno acqua, ma non si può aver tutto nella vita, sono già fortunata così! Dopo aver riaccompagnato Check a casa torniamo a Vicenza dove ci saremmo abbandonate a due gossip e quattro chiacchiere tra amiche-donne-complici. Abbiamo ripreso vita verso le 9.30 del mattino e ci siamo lasciate coccolare dalla colazione super abbondante in pieno stile hotel (“senza latte però perché è rimasto alle casse del supermercato!” cit. Isa). Poi pronte e via verso il Santuario di Monte Berico per vedere i capolavori di arte sacre conservati al suo interno e per godere della vista di Vicenza dalla terrazza del santuario. Ovviamente la foto in copertina del trio La Vastità del c…o che me ne frega è fatta da lì.

Vicenza, due giorni con gli amici

Dal Santuario di Monte Berico si possono raggiungere abbastanza facilmente sia la Villa Valmarana ai Nani che costituisce l’ultimo lavoro di Gianbattista Tiepolo in Italia, se avete occasione pagate il biglietto ed entrate sia per visitare le stanze affrescate con i soggetti amati dal committente Giustino Valmarana che per passeggiare nello splendido parco che circonda tutta la villa.

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Lasciata la Villa ai Nani continuiamo la nostra passeggiata, sotto la pioggia ovviamente, verso Villa La Rotonda. La Villa è opera del Palladio, è l’emblema della sua arte e che ancora oggi è considerata una sorta di “villa ideale”.

Vicenza, due giorni con gli amici

Vi ricorda qualcosa la sua facciata? No? Vi do qualche indizio: America e bianca, ancora nulla? Non ci credo! Che dite l’hanno appena appena copiata?

Vicenza, due giorni con gli amici

Dopo la passeggiata di ritorno alla macchina la fame ci ha assalite e cosa fa secondo voi il trio de La Vastità del c…o che me ne frega in questi casi? Ma un aperitivo ovvio! Via di corsa a casa di Isa dove patatine, cracker ed un buon bicchiere di vino ci stavano aspettando! Ma le sorprese per noi non erano finite, se Vicenza ci ha accolte con il fattore “chiavi in casa di Isa” non poteva che salutarci alla grande: blocco del traffico su tutto il centro! E Isa dove abita? Nella zona del centro! TOP un TOP ci sta sempre bene! Lasciamo la macchina nel parcheggio gentilmente segnalato dalla protezione civile ai quali abbiamo regalato una figura di m…. delle nostre, e saliamo al volo sul autobus correndo come tre cretine! Beh con noi non ci si annoia mai vero Check? Ti abbiamo risparmiato quest’esperienza! Dopo il nostro pit stop super veloce a casa di Isa, eccoci di nuovo in auto, questa volta con Elisa una collega di Isa dirette al ristorante giapponese per il pranzo. Dire che ci siamo strafogate di cibo è un modo carino, i piatti tornavano in cucina vuoti e non dovevano neanche esser lavati  😆 Terminato il pranzo trascorso in modo piacevole con Elisa ed Andrea, il suo ragazzo, con la Boss recuperiamo le valige, abbracciamo forte forte la nostra piccola Isa e riprendiamo la strada verso casa. Nelle quattro ore di viaggio abbiamo continuato a ridere ripensando ai due giorni appena vissuti, alle risate, alle lacrime agli occhi, alla complicità nei gesti e nelle parole, agli attimi che porteremo per sempre con noi come facciamo al termine di ogni nostro piccolo viaggio insieme.

Vi lascio con una frase che ho letto venerdì sera e che può riassumere la nostra amicizia:

“La bellezza di chi capisce l’importanza delle piccole cose, che non sono mai piccole e nemmeno cose!” 

Continuate a seguirci nelle nostre avventure perchè il trio de La Vastità del c…o che me ne frega non può esser fermato ormai!

 

 

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