Zanzibar l’isola che non c’è

Proseguo il racconto del mio viaggio zanzibarino con Zanzibar l’isola che non c’è perché oggi vi porterò alla scoperta di una piccola lingua di sabbia che compare la mattina e scompare la sera. Perciò saliamo sul nostro dhow e salpiamo!

Zanzibar l'isola che non c'è

E’ con questa caratteristica barca che arriviamo all’isola che non c’è il tragitto stesso è stato uno spettacolo: ma la vedete l’acqua? non è una meraviglia? Posati i piedi sulla sabbia bianchissima io e mia madre ci buttiamo dirette in acqua e come due cretinelle incredule ci abbandoniamo ad un lento galleggiare in quella meraviglia!

Zanzibar l'isola che non c'è

Aspettammo sull’isola il lento rialzarsi della marea per poi risalire tutti sul dhow e ci dirigiamo alla foresta delle mangrovie. Qui un altro spettacolo della natura ci stava aspettando. L’acqua limpida e cristallina che giocava dolcemente con le radici di queste piante uniche al mondo da riuscire a trarre vita dalla salinità del mare. Vi mostro poche foto per non esser troppo pesante.

Zanzibar l'isola che non c'è

Il dhow ci porta fino ad una piccola insenatura dove possiamo scendere per fare il bagno e per gustare il pranzo a base di aragoste e cicale, voi non avete fame? Noi tanta anzi tantissima, ci siamo fiondate ai tavoli! Il nostro amico beach boy si chiamava Rambo e con immensi vassoi inizia a servire i turisti. Le urla di entusiasmo alla vista delle aragoste ancora le ricordo nitidamente. Mia madre: “Ma che gli danno da mangiare gli ormoni?” Ve le mostro che secondo me rendo meglio l’idea

Zanzibar l'isola che non c'è

La parte più bella però dell’isola Rambo ce l’ha mostrata dopo il pranzo. Una breve camminata nei sentieri tra le mangrovie per arrivare al Baobab più grande, caduto in seguito ad un temporale ma talmente ostinato a vivere che è ancora lì, disteso sulla sabbia ma pieno di vita. Potevo non farmi aiutare a salire fino alla parte più alta? Direi di no, con l’aiuto di Rambo e con le urla di mia madre al seguito: “Santa miseria a tuo padre che gli riporto le ossa?” sono riuscita a salire! Emozionante ed affascinante la vista dell’isola dal alto, peccato non aver avuto con me la macchina fotografica. Non so se mi vedete sono la finta biondina tra i due beach boys ^_^

Zanzibar l'isola che non c'è

Scesa incolume dal Baobab la nostra guida ci porta verso un’altra piccola insenatura dell’isola e l’incanto del mare ci ammutolisce. Un profumo inebriante di brezza marina ed dolce suono del mare resteranno per sempre impressi nella mia memoria. E via di corsa a tuffarci in quel mare così bello.

Zanzibar l'isola che non c'è

Zanzibar l’isola che non c’è

I giorni seguenti li abbiamo passati tranquille in spiaggia con la solita routine: sveglia presto, prendere il sole sui nostri lettini in prima fila, lunghe passeggiate, cocktail e foto, penso che non ci siamo mai fatte così tante foto come in questa vacanza, sarà stata l’aria, la bellezza dell’isola che non c’è ma io e mia madre possiamo sfoggiare un intero book fotografico!

Zanzibar l'isola che non c'è

Come vi ho detto però vi avrei stupito a fine del nostro viaggio ed eccomi qui a dirvi che… che Zanzibar è a soli 40 minuti di volo dalla nostra amata Malindi e se è vero che il mal d’Africa esiste ed io e mia madre ne eravamo le testimoni non potevamo che posticipare il nostro rientro in Italia e prendere un volo per Mombasa! Perciò “la sera delle valige” non fu la solita tragedia perché il nostro viaggio non era finito, perché stavamo tornando a casa, la nostra casa! Lasciamo così Zanzibar l’isola che non c’è dirette all’aeroporto seguendo i battiti dei nostri cuori!

Zanzibar l'isola che non c'è
Zanzibar l’isola che non c’è

Perché se serve perdersi per ritrovarsi io ho imparato a mie spese che è solo lontano da casa che scopriamo noi stessi, vediamo con occhi nuovi, maturiamo, condividiamo e ci sentiamo parte del mondo che ci circonda, ma allo stesso tempo ci sono luoghi che possono far breccia nel nostro cuore e lì restare per sempre… perciò seguitemi perché vi riporto a Malindi dai nostri bambini!

Zanzibar l'isola che non c'è

Se non avete letto la prima parte del viaggio a Zanzibar vi lascio il link –> Zanzibar l’isola del sole e del mare  

Se siete curiosi invece di scoprire Malindi con i nostri occhi prima di tornarci nuovamente eccovi il link –> Un cuore di nome Malindi

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