Bob Dylan in mostra alla National Portrait Gallery di Londra fino al 5 gennaio.

Bob Dylan, molto probabilmente il cantautore americano più importante e influente di sempre (dall’alto dei suoi quarantasei album incisi e centodieci milioni di copie vendute), tornerà a esibirsi dal vivo a Londra a breve: sono previste tre date (26, 27 e 28 Novembre) alla Royal Albert Hall, tutte ovviamente “sold out”. Sarà la terza volta che Dylan calca il palco della più famosa sala concerti londinese, dopo i memorabili spettacoli del 1965 e del 1966.

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Ma in questo post voglio piuttosto segnalare che fino al 5 gennaio prossimo sarà possibile visitare alla National Portrait Gallery (St Martin’s Place, metro Charing Cross) “Bob Dylan: Face Value”, una mostra – curata da Sarah Howgate – dedicata a un aspetto molto meno conosciuto della carriera artistica del cantautore, la sua passione per la pittura.

Dylan si è dilettato a disegnare sin da quand’era giovanissimo e ha iniziato a dipingere sin dalla fine degli anni ’60 (in concomitanza col famoso incidente in moto che lo costrinse per parecchi mesi lontano dai palcoscenici) ma è solo da sei anni che ha deciso di esporre i suoi lavori. Sull’argomento ha recentemente dichiarato: “ho disegnato per la maggior parte della mia vita. Su taccuini, su fazzoletti, su cartoni o cartoncini, piatti e tazze da caffè praticamente tutte le volte che valeva la pena guardare qualcosa, per cui per me non è certo una novità”.

I dodici ritratti in mostra, rappresentanti persone realmente incontrate dall’artista o frutto della sua fantasia (tra cui fuorilegge, vagabondi e “antieroi”, spesso protagonisti anche delle sue canzoni) sono tutti stati realizzati di recente, e sono esposti per la prima volta Gran Bretagna.

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La mostra costituisce, inoltre, un’”eccezione” straordinaria per la National Portrait Gallery: solitamente, infatti, nel museo sono esposti ritratti raffiguranti personaggi inglesi del presente o del passato, realizzati da “specialisti” del ritratto, e “Bob Dylan – Face Value” rappresenta evidentemente un’”anomalia”. L’ingresso è gratuito.

Foto tratte dal sito della National Portrait Gallery.

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