Cibo, pubs e giornalisti

Quando torno a Napoli, non resisto alla tentazione della pizza più buona del mondo. E allo stesso modo, ogni volta che vado in un posto voglio assaggiare qualcosa speciale della cucina locale. Quando sono arrivato a Londra, mi sono guardato in giro e mi sono chiesto, cosa assaggio? Gli hamburger del McDonalds non mi piacciono e il pollo fritto di Kfc non è tra le cose che preferisco. Bene, mi sono accorto che gli inglesi non hanno una cucina propria, una tradizione culinaria. Cioè in realtà non è che quando ero in Italia non sapevo di questa carenza, ma ora che sono qui ne sono ancora più convinto. Eppure questo popolo è un popolo vecchio, pieno di storia, una nazione che non è nata ieri, nonostante tutto negli anni non ha mai pensato di crearsi una storia in cucina. Se penso che solo nella mia città natale ci sono decine di tipicità alimentari davvero non mi capacito di come sia possibile in Inghilterra mangiare così male. Certo qualcosina c’è, penso al Fish&Chips e alla Ale Pie (una torta ripiena di carne cotta nella birra) ma due pietanze non fanno mica storia? Se venite in vacanza qui, dunque, non aspettatevi di mangiare chissà cosa. In Inghilterra e soprattutto a Londra ho l’impressione che si mangi per sopravvivere, le migliaia di fast food che si trovano in città sono più che una prova. Quello che però non è male di questa città è che nella sua moderna immagine ha i pubs più tradizionali del mondo. Ripeto mangerete male, al massimo un piatto di carne accompagnato da una Guinness ma ci sono posti dove potete farlo sedendovi sulla stessa sedia dove si son seduti Voltaire, Charles Dickens, Tennyson e tanti altri piùo meno famosi clienti abituali. Questi pubs si trovano concentrati a Fleet Street, dove anni fa erano ospitate le redazioni dei quotidiani e in giro c’erano solo reporter a caccia di notizie. Quando scoccava l’ora del lunch i pubs si riempivano di wigs and pens (parrucche di avvocati e penne di giornalisti) che qui si ritrovavano: i primi per riposarsi, i secondi per carpire confidenze altrui. Interessanti fra questi locali sono The George, Ye Old Cheshire Cheese, Ye Old Cock Tavern, El Vino. Tra tutti questi il mio preferito è Ye Old Cock Taver (magari se ci passate ci incontriamo) ma quello che merita un visita (a scopo per così dire “turistico”) è il El Vino, ambiente tradizionalista dove i clienti vestiti in maniera trasandata e le donne in jeans non sono tollerati. Abbigliamento permettendo fateci un salto!

The George (213 Strand)

Ye Old Cheshire (Wine Office Court, 145 Fleet Street)

Ye Old Cock Tavern (22 Fleet Street)

El Vino (47 Fleet Street)

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3 commenti su “Cibo, pubs e giornalisti

  1. anna il said:

    Ciao Principe!
    Però i dolci inglesi tradizionali sono apprezzabili 🙂
    Apple crumble and custard, tanto per dirne uno 😀
    Gli scones con la clotted cream e la marmellata di fragole. Buono!!

  2. Domenico il said:

    Si sono buoni..lo ammetto! Ogni tanto passo da Paul (una catena di pasticcerie) ed un giretto di zuccheri me lo faccio! 😉

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