Nel giugno 1986, Madame Tussaud’s annunciò che finalmente un leader politico italiano sarebbe entrato nella collezione. L’ultimo era stato Benito Mussolini, ammesso nel 1928, e rimosso nel 1953. Il motivo per cui si era atteso tanto a lungo era semplice: l’instabilità politica italiana sconsigliava di spendere ventimila sterline per modellare un primo ministro che sarebbe durato solo pochi mesi. Al governo, da ben due anni e mezzo, si trovava allora Bettino Craxi il quale aveva accettato volentieri di posare e Madame Tussaud’s aveva deciso di concedergli fiducia. Il giorno prima dell’inaugurazione, tuttavia, il governo Craxi cadde. La caduta del governo della Repubblica Italiana rischiava di costare denaro e mesi di lavoro. Le cose, per fortuna, si aggiustarono. La crisi fu risolta e fu formato il nuovo governo – Craxi 2 – e la statua venne inaugurata ufficialmente- L’italiano Craxi prese posto al fianco dei colleghi tedeschi e francesi. In loro compagnia è però rimasto solo fino al 1993. In seguito a Tangentopoli, la statua è stata rimossa.
Da allora, sono passati parecchi anni. Oggi la situazione non è che sia cambiata tanto. L’instabilità politica italiana continua a preoccupare i modellatori di Madame Tussaud’s che preferiscono altri personaggi più amati. Chi ci governa può aspettare. Anzi, forse è meglio. Ed è meglio perchè non deve rimanere né un lontano ricordo né una statua di cera.
molto bella la chiusa, davvero