10 mostre da non perdere nel 2015 a Londra

L’enorme mostra raccoglie fotografie, oggetti e memorabilia di Elvis Presley ed è stata organizzata con il beneplacito (ed il contributo) di Graceland, la sua casa/attrazione turistica a Memphis. I creatori della mostra la descrivono come uno degli sguardi più intimi mai dati alla vita di Elvis.

La mostra si propone di mostrare sia i suoi successi musicali e cinematografici, sia il suo lato umano e la sua vita di famiglia.

Ci sarà di tutto, dai completi di lamé alle sue chiavi di casa, e gli oggetti in mostra cambieranno ogni settimana. Questa è per ora l’unica tappa europea della mostra, fondamentale per i super-fan che però vogliono rimanere da questo lato dell’Atlantico.

La mostra metterà fianco a fianco i capolavori del maestro fiammingo Peter Paul Rubens e quelli dei molti artisti che presero ispirazione dalle sue opere. Raccolti in sei temi – potere, desiderio, compassione, eleganza, poesia e violenza – verranno presentati sia lavori più famosi, come i suoi nudi, sia quelli meno conosciuti, ad esempio i temi religiosi.

Tra le opere influenzate dal pittore del XVI secolo verranno presentati quadri di Van Dyck, Rembrandt, Picasso, Delacroix. Una mostra a parte intitolata La Peregrina presenterà anche le influenze di Rubens nell’arte contemporanea.

Con più di 200 foto originali estratte dalla collezione della Black Star Photo Agency, la mostra si propone di raccontare e esplorare la lotta per i diritti umani. Le foto illustreranno l’importanza storica dell’immagine come mezzo per dirigere l’attenzione pubblica su problemi e conflitti internazionali.

La mostra copre un periodo che va dal 1945 ai primi anni novanta e copre un’ampia fetta di trasformazioni politiche e guerre, ma anche la battaglia contro il razzismo e la colonizzazione che caratterizzarono il secondo dopoguerra.

Senza Paul Durand-Ruel, l’impressionismo non esisterebbe. Il commerciante d’arte parigino trasformò una corrente che veniva snobbata dai critici in un successo, convincendo e costruendo un pubblico nuovo per un nuovo stile.

La mostra, in collaborazione con il Musée d’Orsay di Parigi e il Philadelphia Museum of Art, raccoglie 85 capolavori impressionisti, da Monet a Degas, da Manet a Renoir. A com

pletare la serie, ci saranno rare fotografie della vita di Durand-Ruel.

 

Amanti delle barbe di tutto il mondo, unitevi: per pochissimo tempo, Somerset House ospiterà una mostra fotografica che è una vera dichiarazione d’amore per le barbe e gli uomini (ma anche le donne) barbuti.

Tra i personaggi immortalati dal fotografo Mr Elbank ci sono l’attore John Hurt, modelli e artisti, e la donna barbuta Harnaam Kaur. Partita come un progetto di beneficenza (il #Project60), la serie ha ricevuto un immenso interesse online e si è trasformata nella collezione che potrete ammirare per poco più di venti giorni.

La mostra presentata al Metropolitan Museum of Art di New York verrà ricomposta per il pubblico europeo nella cornice del V&A. Cosa ci può essere di più adatto allo stilista inglese, CBE e simbolo della moda britannica fino (e oltre) alla sua morte nel 2010?

La raccolta racconterà il suo lavoro visionario partendo dalla sua collezione del 1992 con cui si laureò alla prestigiosa Central St.Martin’s di Londra, a quella mai terminata del 2010. Sarà un’occasione per vedere da vicino alcune delle creazioni di haute couture di McQueen, insieme a stralci della sua vita.

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Dalla sua gioventù negli sfondi dei teatri londinesi, alla sua carriera stellare, al lavoro umanitario degli ultimi anni della sua vita: troverete tutta l’esistenza pubblica di Audrey Hepburn nella mostra dedicata a una delle star più celebri di tutti i tempi.

I ritratti comprendono fotografie scattate da leggende come Richard Avedon e Cecil Beaton, copertine di giornali vintage, fermi immagine dei suoi film, materiale d’archivio di vario genere.

La mostra aprirà a luglio 2015, il 65° anniversario della prima comparsata di Audrey Hepburn nello spettacolo della West End “Petite Sauce Tartare”.

Il fenomeno artistico mondiale della Pop Art verrà racchiuso in una mostra di più 200 opere create tra gli anni ‘60 e ‘70 dello scorso secolo. I pezzi selezionati vengono da tutti i continenti e da tutte le forme di espressione – pubblicità, film, musica, packaging oltre all’arte vera e propria – e esprimono la portata davvero globale della Pop Art.

Un importante aspetto sarà quello dell’uso dell’arte come strumento di critica politica e analisi della vita contemporanea.

L’artista cinese è finito sulle prime pagine dopo essere stato obbligato a non uscire dai confini nazionali – in compenso, la sua arte può continuare a viaggare. Accademico Onorario della Royal Academy of Arts, Ai Weiwei sarà il protagonista di una retrospettiva sui suoi trent’anni di carriera, la sua protesta contro il regime cinese e la sua idea di libertà artistica.