A casa mia c’è grossa crisi. Il Natural History Museum ha annunciato che nel 2017 il suo ingresso cambierà volto: il leggendario diplodoco Dippy verrà sostituito dallo scheletro di una balenottera azzurra. La new entry è stata presentata come più rilevante ai nostri tempi, perché ci ricorda la nostra responsabilità verso il pianeta.
Lo scheletro del dinosauro fa parte della collezione del museo dal 1905 e si trova nella Hintze Hall dal 1979, ma c’è un ma: non è un vero scheletro. È semplicemente una riproduzione commissionata dal Re Edoardo VI; l’originale è conservato in un museo a Pittsburgh.
Lo scheletro della balenottera, d’altra parte, è autentico: è lungo più di 25 metri e apparteneva ad una balena che si spiaggiò sulle coste irlandesi nel 1981. La balenottera azzurra è l’animale conosciuto più grande che abbia mai vissuto sulla terra (sì, più grande persino del diplodoco) e, a parere di chi ha preso la decisione, si merita il posto d’onore nell’ingresso del museo.
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Dopo l’annuncio, il pubblico si è diviso tra i promotori dell’iniziativa e chi ha già iniziato a scavare una fossa per il direttore del museo. Tra questi, centinaia di amanti dei dinosauri hanno aderito alla campagna su Twitter che, con l’hashtag #savedippy, si propone di far cambiare idea al Natural History Museum.
Bambini e adulti delusi dal cambiamento, ad ogni modo, sembrano non prendere in considerazione che al Natural History Museum c’è un’intera spettacolare sezione dedicata ai dinosauri. Dopo i primi momenti di panico, un cambio della guardia non mi sembra per niente una cattiva idea.
Come lo stesso dinosauro Dippy ha twittato dal suo account ufficiale, dopo 109 anni a South Kensington è ora che si muova; un’ulteriore riproduzione dello scheletro andrà infatti in tour in vari musei del mondo.
After 109 yrs indoors, I’m being released back into the wild to stretch my legs in front of people who wouldn’t otherwise see me #SaveDippy
— Diplodocus carnegii (@NHM_Dippy) January 29, 2015