Shoreditch: ormai la chiamano la nuova Soho, l’epicentro di tutto quanto fa “hip”. Shoredich è risorto dalle ferraglie delle fabbriche abbandonate a nord della City ed è diventato il cuore pulsante della nightlife londinese dove i così detti “Hobo” ( da Hoxton e bohèmien) aspettano l’alba, facendo bar hopping, saltellando cioè da un locale notturno all’altro. Perché è a Hoxton Square che la notte a Londra si accende di vita.
Al civico 39, The Electicity Showroom è l’istituzione del quartiere: ricavato da un ex emporio di articoli elettrici, è il club prediletto degli eccentrici chic, aficionados pure del Bluu, altro bar famoso per i cocktail esplosivi. Si cena thai da Yelo (8-9), fusion al Great Eastern Dining Room (54-56 Grat Eastern Street) e si ascolta musica spiluccando prelibatezze al Cargo ( 83, Rivington street).
Studenti d’arte, designer giapponesi e sopravvissuti della new economy hanno sostituito i cockneis che un tempo abitavano l’East end. Per questo, proprio qui, Jay Joplin ha aperto il White Cube ( 48 Oxton Sq): in mostra opere dei maestri della Brit art, da Damien Hirst a Reacey Emin, da Nan Golden a Lucian Freud. Arte moderna anche alla gloriosa Whitechapel Art Gallery ( 80-82 Withecaphel High Street)
Tutta la zona è un coacervo multiforme di culture e tradizioni che stanno facendo nascere le nuove tendenze frutto di accoppiamenti inconsueti tra stili e concezioni diverse; tutto diventa stimolo a creare qualcosa che non c’era, qualcosa che colpisca i sensi in maniera quasi esplosiva.. A partire dal sec XVI la zona fu oggetto di continue ondate migratorie: francesi, ebrei, irlandesi.. Il sec. scorso ha portato tantissimi abitanti del vecchio impero brittannico. L’East End è anche ricca di opere architettoniche interessanti, come il mercato vittoriano di Spitalfields, la Church di Hawksmoore o gli edifici di Fournier street. La stessa Whithechapel Gallery è un’istituzione culturale importantissima per il panorama dell’arte contemporanea. L’East End, oggi, è il vero palcoscenico della scena artistica londinese; i giovani artisti hanno i loro atelier, quì si trovano le gallerie d’avanguardia e i locali più trandy. Durante il fine settimana, questa pittoresca e multietnica atmosfera si accentua con i mercatini che animano le Vi ricordo strade. i mercatini che si tengono nelle strade e nei quartieri di Petticoat Lane, quello di frutta e verdura, cibo e antichità di Spitalfields, quello, cuore della comunità bengalese, di Brick Lane ( la domenica).
Shoreditch
Al civico 39, The Electicity Showroom è l’istituzione del quartiere: ricavato da un ex emporio di articoli elettrici, è il club prediletto degli eccentrici chic, aficionados pure del Bluu, altro bar famoso per i cocktail esplosivi. Si cena thai da Yelo (8-9), fusion al Great Eastern Dining Room (54-56 Grat Eastern Street) e si ascolta musica spiluccando prelibatezze al Cargo ( 83, Rivington street).
Studenti d’arte, designer giapponesi e sopravvissuti della new economy hanno sostituito i cockneis che un tempo abitavano l’East end. Per questo, proprio qui, Jay Joplin ha aperto il White Cube ( 48 Oxton Sq): in mostra opere dei maestri della Brit art, da Damien Hirst a Reacey Emin, da Nan Golden a Lucian Freud. Arte moderna anche alla gloriosa Whitechapel Art Gallery ( 80-82 Withecaphel High Street)
Tutta la zona è un coacervo multiforme di culture e tradizioni che stanno facendo nascere le nuove tendenze frutto di accoppiamenti inconsueti tra stili e concezioni diverse; tutto diventa stimolo a creare qualcosa che non c’era, qualcosa che colpisca i sensi in maniera quasi esplosiva.. A partire dal sec XVI la zona fu oggetto di continue ondate migratorie: francesi, ebrei, irlandesi.. Il sec. scorso ha portato tantissimi abitanti del vecchio impero brittannico. L’East End è anche ricca di opere architettoniche interessanti, come il mercato vittoriano di Spitalfields, la Church di Hawksmoore o gli edifici di Fournier street. La stessa Whithechapel Gallery è un’istituzione culturale importantissima per il panorama dell’arte contemporanea. L’East End, oggi, è il vero palcoscenico della scena artistica londinese; i giovani artisti hanno i loro atelier, quì si trovano le gallerie d’avanguardia e i locali più trandy. Durante il fine settimana, questa pittoresca e multietnica atmosfera si accentua con i mercatini che animano le Vi ricordo strade. i mercatini che si tengono nelle strade e nei quartieri di Petticoat Lane, quello di frutta e verdura, cibo e antichità di Spitalfields, quello, cuore della comunità bengalese, di Brick Lane ( la domenica).
Pressoche’ corretto, alcune cose da aggiornare, qualche errore di spelling ma Shoreditch e’ senza dubbio da vedere. Bastava scriverlo una volta comunque, l’articolo. : )