LA STORIA – La London Marathon (che nel 2015 si terrà il 26 aprile) è stata fondata nel 1981 dal campione olimpico Chris Brasher e l’atleta John Disley. Non è la prima maratona ad essersi tenuta a Londra (che è stata la Polytechnic Marathon nel 1909) ma ad oggi, è considerata una delle cinque più importanti maratone del mondo.
IL PERCORSO – La gara comincia da tre punti di partenza nell’area di Blackheath e finisce sul The Mall, lungo St. James’s Park, con una strepitosa vista su Buckingham Palace. Il percorso non è sempre lo stesso, ma ha sempre rispettato la distanza standard di una maratona, cioè 42,195 chilometri.
LA GARA – La London Marathon non è un’impresa per chiunque: nella storia dell’evento, undici persone hanno perso la vita gareggiando. Il premio per ciascuno dei vincitori delle categorie professioniste è di circa $55,000.
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COME PARTECIPARE – Oltre alle categorie per atleti professionisti, ci sono vari modi per poter partecipare alla maratona. I metodi principali sono quelli di venire sorteggiati (ballot entry) o di partecipare per un’associazione benefica (charity entry). Per i non residenti nel Regno Unito, ad ogni modo, l’unico modo di partecipare è registrandosi attraverso uno dei tour operator che sponsorizzano l’evento. Ce ne sono molti anche in Italia e la lista si può trovare qui . Il processo di selezione avviene sempre quasi un anno prima della gara, quindi conviene informarsi con molto anticipo.
COME VEDERLA – Come potete immaginare, il pubblico che vuole assistere alla gara è sempre numerosissimo – pensate solo che ci sono trentamila partecipanti con parenti e amici a supportarli! Le mappe fornite dal sito della maratona sono molto complete e indicano, tra le varie cose, tutti i pub presenti sul percorso della maratona. Gli inglesi sono davvero incorreggibili.
Una cosa importante da tenere presente sarà che molte aree e stazioni della metropolitana saranno affollatissime, altre zone e fermate addirittura chiuse. Conviene documentarsi sul sito di TfL e studiare il percorso migliore per raggiungere la propria posizione prescelta. Questo ovviamente vale anche per chi ha zero interesse nella maratona e vuole evitare quelle aree.