Il Teatro del Giglio di Lucca – “Teatro di Tradizione”

La nascita del Teatro del Giglio di Lucca come istituzione teatrale di uso pubblico risale a più di tre secoli fa. Più precisamente la solenne inaugurazione avvenne nel 1675 su progetto di Francesco Buonamici e su realizzazione dell’architetto Maria Giovanni Padreddio.

Teatro del Giglio, Lucca

Ma facciamo un passo indietro..

Prima di tale data le più importanti rappresentazioni teatrali si svolgevano nei “Teatri di Corte”, ovvero nei saloni dei nobili palazzi della città, sovvenzionati dal principe o dal duca. A Lucca erano principalmente due le Sale che fungevano da Teatri: la Sala del Podestà di Palazzo Pretorio in Piazza San Michele (questa è esistita fino alla fine del XVII secolo) e la Sala del Palazzo dei Borghi, l’antica dimora della famiglia Guinigi (alcuni documenti catastali ci fanno supporre che quest’ultimo teatro, molto più antico del primo, fosse nato come teatro privato dei Guinigi).

Tuttavia, ben presto, visto l’aumento e lo sviluppo dell’arte teatrale, le due Sale si resero insufficienti e poco adatte ad ospitare un numero sempre crescente di pubblico in una città come Lucca che in quel periodo vedeva transitare un gran numero di persone grazie ai fiorenti traffici commerciali. Fu così che nel 1672 la Repubblica di Lucca cominciò a pensare alla possibilità di costruire un teatro nel luogo in cui si trovava l’antico convento dei Gesuati presso la Chiesa di San Girolamo. Pochi anni dopo, il 14 Gennaio 1675, finalmente il teatro venne inauguarto con  l’esecuzione di due opere, l'”Attila in Capua” di Niccolò Berengani e il “Seiano” di Niccolò Minato.

Nel 1688, per fato o per sfortuna, a causa della sbadataggine di uno scaccino che dimenticò di spegnere una lanterna, il teatro prese fuoco e l’incendio distrusse completamente la struttura. Fu necessario ricostruire il teatro dalle fondamenta ma, una volta ultimati i lavori, l’attività artistica del teatro decollò tanto che fu necessario istituire un apposito Ufficio per la sua amministrazione e manutenzione. Fu infatti fondata la “Cura sopra il Teatro”, che operò fino a quando la Repubblica Lucchese rimase uno stato indipendente. Intanto, in città andavano formandosi gruppi di giovani dilettanti dello spettacolo che, per iniziativa privata, diedero vita ad altri quattro teatri: il Teatro San Giorgio e Pantera commissionati dall’Accademia dei Collegiati, il Teatro Guidiccioni e il Castiglioncelli commissionati dall’Accademia dei Dilettanti della Comica. Nel 1799 con la caduta della Repubblica, il Teatro Pubblico entrò in crisi e fu proprio il Teatro Castiglioncelli ad acquisire un ruolo di primo piano in città.

La necessità di un totale rinnovamento del Teatro Pubblico si rese subito palese e nel 1817, grazie al progetto dell’architetto Giovanni Lazzerini, iniziarono i lavori del nuovo edificio che si conclusero in meno di due anni. Nel 1819 si tenne l’inaugurazione del nuovo teatro al cospetto di Maria Luisa di Borbone, che governava Lucca in quel periodo. Il nome Teatro del Giglio si deve proprio alla Duchessa Maria Luisa che lo scelse, escludendo le altre proposte che erano “Teatro S. Luigi” e “Teatro Alfieri”, con l’intento di sottolineare l’importanza della sua famiglia a Lucca dato che il loro simbolo era proprio un giglio fiorito. Nello stesso anno il Teatro del Giglio passò di proprietà allo Stato che incaricò della sua amministrazione Antonio Mazzarosa.

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Per tutto l’Ottocento il Teatro del Giglio riscosse un successo senza eguali, ospitando le migliori compagnie italiane e gli artisti più importanti, tra cui Gioachino Rossini, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Pietro Mascagni. Dopo una serie di rifacimenti strutturali, il teatro venne chiuso durante la Seconda Guerra mondiale e trasformato in magazzino ad uso militare. L’attività teatrale riprese poi nel 1919 con le opere di tre noti compositori lucchesi: Catalani, Luporini e soprattutto Giacomo Puccini.

Nel 1985 venne finalmente riconosciuta al Teatro del Giglio la sua importanza, ma soprattutto la sua storica tradizione secolare che lo rende unico in Italia; venne infatti conferita al teatro la prestigiosa qualifica di “Teatro di Tradizione”.

Attualmente, l’attività artistica del Teatro del Giglio è molto vasta e si articola in stagioni: la Stagione Lirica, la Stagione di Prosa, la Stagione di danza e la stagione concertistica chiamata “Lucca in Musica”.

Dal 2002, al termine di un progetto di restauro dell’antica Chiesa di San Girolamo, è stato aperto al pubblico anche il Teatro San Girolamo, che è collegato direttamente al teatro del Giglio, ma che è funzionalmente da esso indipendente.

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