Giacomo Puccini e la storica tradizione musicale lucchese

La città di Lucca vanta una tradizione storico-musicale di eccezionale prestigio le cui origini si perdono nei secoli, ma che ancora oggi prosegue dinamicamente. Tale tradizione deve la sua ricchezza al fatto che gli eventi musicali sono sempre stati considerati parte irrinunciabile della vita cittadina lucchese, sia dal punto di vista politico, che religioso, che sociale.

Molta importanza è sempre stata data anche all’aspetto dell’istruzione e della formazione musicale. Già nel VIII secolo, infatti, esistevano scuole di musica all’interno delle istituzioni ecclesiastiche dove si insegnava non solo canto, ma anche musica organistica. La musica era considerata fondamentale come ausilio per le celebrazioni religiose, ma anche per gli eventi civili. Ecco perchè, a partire dal XV secolo, oltre alle scuole ecclesiastiche fu la Signoria stessa a promuovere l’insegnamento della musica. Il governo lucchese, a questo proposito, per accrescere il prestigio della Serenissima Repubblica Lucchese, istituì nel 1543 la cosiddetta Cappella di Palazzo. Si trattava di una Cappella con un calendario annuale di eventi musicali che nel corso dei secoli si accrebbe in modo esponenziale. Tale Cappella riscosse poi largo consenso anche da parte di Elisa Baciocchi e successivamente da Maria Luisa di Borbone nel XIX secolo. La Cappella rimase attiva fino al 1910, quando il Comune di Lucca la soppresse a seguito delle riforme emanate da Pio X inerenti la Musica Sacra. Molti furono i maestri che fecero parte di questo gruppo di musicisti, tra cui Giacomo Puccini senior e Antonio Puccini (antenati del più noto Giacomo), Xaverio Geminiani e Luigi Boccherini.

Luigi Boccherini nacque a Lucca nel 1743, ricevette i suoi insegnamenti dal padre che era un noto violoncellista della Cappella. Ben presto riuscì a distinguersi nel panorama musicale locale ma anche nazionale, divenendo uno dei più importanti compositori e violoncellisti del 1700. Successivamente, si spostò a Madrid dove lavorò per il resto della sua vita al servizio del Re di Spagna.

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L’attenzione per l’aspetto musicale e didattico di questa disciplina si fece particolarmente forte a Lucca, tanto da annoverare la città tra le sedi europee più importanti in questo settore. Nel 1842 venne creato anche un istituto musicale, che si occupava di formare nuovi talenti musicali. Questa istituzione fu fondata da Giovanni Pacini, compositore di origine siciliana, che oltre ad un vasto repertorio di musica sacra, compose anche una serie di opere che vennero eseguite nei teatri più importanti d’Italia. A testimonianza dell’importanza ricoperta dal ruolo della musica sacra a Lucca, presso l’Istituto Giovanni Pacini, esisteva l’uso di richiedere ad ogni studente che avesse terminato gli studi di comporre una Messa che sarebbe stata eseguita nella chiesa di San Paolino in occasione della festa del patrono il 12 Luglio. Tra queste composizioni emersero nel 1872 la Messa a quattro voci con orchestra di Alfredo Catalani e nel 1880 la Messa a quattro voci con orchestra di Giacomo Puccini. Dal 1943 l’Istituto prese poi il nome attuale di “Luigi Boccherini” in onore del noto compositore lucchese del XVIII secolo.

Oltre all’Isituto Boccherini, Lucca è sempre stata ricca di molte scuole private dedicate all’insegnamento musicale. Tra queste ricordiamo l’ “Istituto Elisa” fondato da Elisa Bonaparte negli anni della sua reggenza, ma anche la Confraternita di Santa Cecilia, fondata a Lucca nel 1684 che ancora aggi è attiva come Coro della Cattedrale di San Martino e che, oltre all’esecuzione del famoso “Mottettone” per la festa della Santa Croce, si occupa anche di una significativa attività concertistica in Italia e all’estero.

A partire dal XVI secola la città di Lucca seppe distinguersi a livello europeo anche in un nuovo genere musicale: il melodramma. Infatti fu la prima città italiana ad eseguire il Dramma in Musica e Giovanni Pacini, che già era famoso a livello internazionale in ambito operistico ancor’prima di fondare il sopracitato Istituto, realizzò per il Teatro del Giglio di Lucca decine di melodrammi (tra cui la prima assoluta dell’opera “Temistocle” nel 1823) che riscossero molto successo.

Teatro del Giglio, Lucca

Nella seconda metà dell’Ottocento in particolar modo, l’attività teatrale-musicale di Lucca raggiunse il suo massimo splendore con l’attività di due grandi operisti nativi lucchesi, Alfredo Catalani e Giacomo Puccini.

Alfredo Catalani nacque a Lucca nel 1854 e dopo aver studiato all’Istituto musicale Pacini di Lucca, ottenne l’ammissione al Conservatorio di Parigi. Nel corso della sua carriera compose un gran numero di melodrammi, tra cui “La Wally”, capolavoro che lo rese famoso in tutto il mondo.

"La Wally", Alfredo Catalani

Giacomo Puccini rappresenta senza dubbio il livello più alto di questa antica tradizione. Egli nacque a Lucca nel 1858 e fu l’ultimo discendente di una famiglia che aveva dominato la vita musicale lucchese per più di un secolo. Ben presto, all’età di nove anni, iniziò a suonare l’organo per la Cattedrale di Lucca. Conseguentemente all’ottenimento del diploma presso l’Istituto musicale Pacini di Lucca, proseguì i suoi studi presso il Conservatorio di Milano. Fu proprio a Milano che ottenne il suo primo successo con l’opera “Le villi” tant’è che il Corriree della Sera lo definì “Il compositore che l’Italia stava aspettando…”.

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Grazie a questo successo, Puccini firmò il suo primo contratto con un importante editore, Giulio Ricordi che, nonostante le difficoltà iniziali, ebbe costantemente fede in lui sostenendolo negli anni che precedettero la sua affermazione a livello mondiale. All’età di 35 anni Giacomo Puccini si trasferì a Torre del Lago insieme ad Elvira e al figlio Antonio.

Fu proprio sulle sponde del lago di Massaciuccoli che compose gran parte delle sue opere : Bohème, Tosca, Madama Butterfly, La Fanciulla del West, La Rondine, Il Trittico. Il successo di Puccini aveva ormai raggiunto il suo apice e le sue opere furono rappresentate nei teatri di tutta Europa, fino in America.

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L’ultimo capolavoro al quale lavorò fino alla fine della sua vita, nonostante fosse gravemente malato, fu La Turandot, che tuttavia rimase incompiuta. Nel Novembre del 1924 morì a Bruxelles dopo essersi sottoposto ad un intervento per un cancro alla gola.

Dal 1996 esiste a Lucca il Centro Studi Giacomo Puccini, che si occupa di promuovere la figura di Giacomo Puccini, realizzando una serie di eventi e attività culturali. Inoltre è possibile visitare la casa natale del maestro in Via San Paolino a Lucca e la casa nella quale soggiornò con la moglie ed il figlio a Torre del Lago. La casa-museo di Torre del Lago è oggi sede dell’Associazione Amici delle case di Giacomo Puccini fondata da Simonetta Puccini, erede del compositore. Qui sono custodite le spoglie del musicista e si possono ammirare reperti e cimeli della vita e della gloriosa vicenda artistica di Puccini.

Inoltre, dal 1930 proprio a Torre del Lago, nel mese di Luglio e Agosto, si svolge il Festival pucciniano, che attira ogni anno migliaia di spettatori provenienti da tutto il mondo. Le opere di Puccini vanno in scena in un grande teatro all’aperto di 3.400 posti, in riva al lago di Massaiuccoli, circondato dal verde proprio davanti alla Casa Museo del maestro Puccini.

Curiosità su Giacomo Puccini

  • A Giacomo Puccini si deve la costruzione del primo fuoristada italiano. Il maestro, dopo esser stato multato per eccesso di velocità e dopo aver fatto un incidente al volante della sua De Dion-Bouton 5 CV, chiese a Vincenzo Lancia che gli realizzasse una vettura capace di spostarsi anche sui terreni più impervi. Fu così che, nel 1910, gli fu consegnata quella che può essere considerata la prima “fuoristrada” costruita in Italia.
  • E’ ormai nota nell’immaginario collettivo la figura di Giacomo Puccini come scanzonato donnaiolo. In realtà il suo carattere era piuttosto timido e solitario. Il suo primo amore fu Elvira Bonturi, donna sposata con la quale scappò in una mirabolante fuga d’amore e da cui ebbe un figlio, Antonio. Nonostante numerosi tradimenti e un rapporto altalenante con la moglie Elvira, i due rimasero sempre uniti, tanto che tutte le protagoniste delle opere pucciniane prendono ispirazione proprio dalla sua figura.
  • Dal 2007 ha preso campo l’ipotesi che Puccini possedesse anche un figlio illegittimo di nome Antonio (come il primogenito avuto con Elvira) dalla relazione con Giulia Manfredi, cugina di Doria Manfredi, la domestica che si era tolta la vita in seguito alle accuse di adulterio mosse nei suoi confronti da Elvira.