La leggenda della Torre di Catilina a Pistoia

Torre di guardia a pianta rettangolare, situata in un angolo della maestosa Piazza del Duomo di Pistoia, la Torre di Catilina è una delle poche rimaste delle numerose che esistevano in città in epoca romanica.

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Secondo la leggenda, la torre prende il nome dal famoso ribelle romano Lucio Sergio Catilina che è entrato nella storia per aver cospirato contro il Senato romano allo scopo di instaurare a Roma una dittatura da lui capitanata.

Nel 62 a.C circa, il Senato romano, scoperto il tentativo eversivo di Catilina, lo dichiarò “hostis” ovvero nemico pubblico, insieme a tutti i suoi seguaci e decise di richiamare l’imperatore Pompeo dalla provincia dell’Asia per affidargli il compito di fare guerra al traditore e scongiurare il pericolo.

Intanto, Catilina, prima che la situazione precipitasse, decise di dirigersi verso nord per raggiungere la Gallia dove avrebbe raccolto le forze prima di marciare su Roma con al seguito i suoi fedelissimi.

Catilina era consapevole che, per potersi difendere, doveva fare in modo di mettere su un esercito abbastanza numeroso e motivato e ben presto riuscì nel suo intento in terra d’Etruria, formando un gruppo di 5000 soldati a piedi e a cavallo che lo avrebbero seguito fino alla morte.

Tuttavia, si trovò d’innanzi ad un imprevisto che scombinò i suoi piani: tre legioni della Gallia Cisalpina avevano sbarrato l’accesso della Via Emilia all’altezza di Bologna.

Fu così che Catilina e le sue truppe decisero di dirigersi verso ovest e aggirare l’ostacolo passando dalla montagna pistoiese.

Proprio in questi aspri territori, precisamente in località Campo Tizzoro, le armate consolari di Marco Petreio, raggiunsero e si scontrarono con Catilina e i suoi soldati.

Lo scontro fu cruento e l’esercito romano ebbe la meglio tanto che lo stesso Catilina fu gravemente ferito e catturato dai nemici.

Fu deciso dal generale Antonio di eliminare direttamente sul campo Catilina, anziché curarlo e sottoporlo ad un lungo processo che lo avrebbe inevitabilmente condotto all’esecuzione capitale.

Questo fu il tragico epilogo della cosiddetta Battaglia di Pistoia.

Secondo la leggenda il corpo di Catilina fu sepolto proprio in Via Tomba di Catilina di fianco alla Piazza del Duomo a Pistoia e, in quell’occasione fu costruita anche la singolare Torre che prende il suo nome e che si dice “guardi” dove fu sepolto il suo corpo.

Attualmente la Torre si presenta con un paramento murario interamente di pietra lavorata grezza di fiume e conci, ma si pensa che un tempo fosse molto più alta tanto da sovrastare i tetti delle case in quest’angolo della città.

Probabilmente, nel corso del Medioevo fu trasformata in casa-torre, prima a scopo difensivo e poi commerciale dotata di bottega al piano terra, come era tipico di queste architetture tardo-medievali.

Successivamente,sotto il Granduca Ferdinando I, fu istituita qui la sede del Consiglio di Pratica Segreta e gli fu attribuito il nome di “torre delle palle” per la presenza dello stemma mediceo murato in facciata.               Nel 1669 tale stemma fu sostituito con quello della famiglia de’Rossi (presente ancora oggi) che ne acquisì la proprietà.

Nel 1815 passò infine di proprietà al Comune di Pistoia che, sul finire del Novecento si occupò dei lavori di ristrutturazione e che, sulla sommità, realizzò una splendida terrazza belvedere, ottimo punto di osservazione sulla Piazza che vi si apre dinanzi.

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