Pietrasanta e la Sala del Coniglio

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Passeggiando per le vie del centro di Pietrasanta siamo circondati da molti palazzi storici ma in pochi sanno che, all’interno di uno di essi, si trova una particolare sala detta “del coniglio”, uno dei luoghi più antichi ma meno conosciuti della città.

Questo palazzo2016-02-12 18.37.00 fu edificato come fortezza intorno al 1100, ed era una proprietà dei conti Tomei (che nel 1573 aggiunsero il cognome Albiani) discendenti dei nobili di Corvaia e Vallecchia. Nel 1219 i conti si allearono con i Pisani e, proprio a causa di questa decisione, i lucchesi li cacciarono via da queste terre, distruggendo le loro rocche e confiscando tutti i loro beni.

Verso la fine del XIII secolo i visconti di Corvaia tornarono in Versilia e l’antica Rocca di Sala divenne la loro sede. Successivamente fecero costruire alcuni palazzi patrizi, che ancora oggi si possono ammirare nel centro storico di Pietrasanta, e alcune ville nella campagna versiliese.

Nel 1810 il palazzo passò ad altri nobili cugini della famiglia, che avevano ereditato il cognome. Nel 1879 una delle discendenti dei Tomei Albiani andò in sposa al Rotaro Chiappina di Camaiore. Il palazzo rimase di loro proprietà fino al 2 Dicembre 1977 quando, il Cinquecentesco salone delle feste, che attraverso i secoli aveva subito varie trasformazioni, fu acquistato da Marcello Chiappa dal Bagno Conte Tomei Albiani.

 

Ma perché questo particolare nome?

La denominazione “coniglio” venne attribuita al fatto che un coniglio bianco fuggì dalle scuderie dei sotterranei fino al pianerottolo della prima rampa di scale dell’ingresso principale.

Ancora oggi il coniglio si trova all’interno della sala pronto ad accogliere i suoi visitatori e a proteggere i cimeli e gli album di famiglia che contiene. Purtroppo la sala è visitabile solo in occasioni speciali come la festa del patrono San Biagio, il 3 febbraio, e per questo motivo rimane uno dei piccoli tesori nascosti di Pietrasanta.

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