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VILLA FAVORITA STORY

Oggi mi presento a voi lettori in veste di storica, per riportare alla luce i ricordi della Villa Favorita. La Villa negli anni ’60 era in stato di abbandono, ma nel 1982, grazie al mio apporto, diede il suo nome alla Azienda Agricola Aventi. Infatti feci la mia tesi progettando il marchio e l’immagine coordinata della Azienda Agricola, al termine degli studi del corso di Visual Designer presso il Centro Sperimentale Design Poliarte di Ancona. Mio padre Aldo, che era il fattore di tale azienda, soddisfatto del risultato, mi compensò facendo stampare i biglietti da visita, la carta intestata e le buste.

Inizio con il raccontare ciò che è stata la Villa Favorita, integrando quello che ho trovato sul web con i miei ricordi, le foto di famiglia e il materiale fotografico sopravvissuto della tesi.

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Villa Favorita, dimora storica signorile di proprietà del conte Luigi Ricotti, è parte di un complesso edificio costituito anche dalla Scuderia, dalla Limonaia, dal “giardino d’inverno”’ e da un annesso colonico. Il complesso è situato al centro dei possedimenti extraurbani della famiglia Ricotti in località Baraccola, a sud della città di Ancona. Esso è stato realizzato a partire dalla fine del Settecento e completato nel corso dei primi dieci anni dell’Ottocento.

L’edificio è a pianta centrale ispirata a modelli palladiani e tardo rinascimentali della villa italiana; l’impianto strutturale ha una simmetria complessa su base ottagonale. L’apparato decorativo murale è diffuso e ispirato a modelli neoclassici; i pavimenti sono realizzati in seminato alla veneziana con disegni geometrici e decori. (tratto da http://www.archisal.it / portfolio / restaurosporina-di-in-Favorita-a-ancona /) 

Villa Favorita - foto

03_foto_azienda_agricola_aventi_1982La proprietà, di cui era parte anche la Villa Favorita, fu ereditata da F.lli Montevecchio: la Contessa Laura Porzia di Montevecchio Martinozzi Benedetti di Fano e Cante Montevecchio Martinozzi Benedetti duca di Ferentillo. L’Azienda Agricola Montevecchio fu amministrata da mio padre, Aldo Armini, dal 1959 al 1986. La denominazione dell’azienda divenne, intorno agli anni ’80, Azienda Agricola Aventi Carlo e Francesco, in quanto i figli del Conte Luciano Aventi di Sorivoli di Roma e della Contessa Laura Porzia Di Montevecchio Martinozzi Benedetti di Fano subentrarono ai genitori nella gestione dell’azienda.

La villa si trova sulla sommità di una collina, all’interno di un parco di circa 16,000 m². Fu costruita come casa di villeggiatura all’inizio del XIX secolo dal conte Luigi Ricotti, discendente di un’illustre famiglia di commercianti di armi anconetani. La pianta ha una forma quadrata con angoli smussati, ed ogni lato si presenta in modo molto simile all’altro. All’interno, al centro del piano nobile, si apre un ampio salone il cui soffitto è formato da una cupola. La villa fu sede provvisoria del comando italiano, e nel settembre 29, 1860 qui venne firmata la pace fra i generali Fanti e Lamoricière dopo la battaglia di Castelfidardo, quando la città venne annessa al Regno d’Italia. 

Villa_Favorita_internoDal 18 maggio 1998 è sede dell’Istituto superiore di studi economici Adriano Olivetti (ISTAO), fondata da Giorgio Fuà, che ne ha sostenuto il restauro iniziato nel 1989 e completato nove anni dopo. Ma facciamo un passo indietro. La leggenda narra che, durante un viaggio in carrozza, il conte Ricotti e il suo servo furono colti da un violento temporale. Si scatenò una pioggia torrenziale che causò parecchi allagamenti in tutta la zona del Piano S. Lazzaro, un quartiere di Ancona. Malgrado il servo cercasse di convincerlo in tutti i modi a cercare riparo, il conte Ricotti pronunciò la sua celebre frase “Avanti si vada!” fu così che entrambi morirono annegati, nei pressi dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale. Al suo interno (prima della ristrutturazione) venne girata una sequenza del film di Valerio Zurlini “La prima notte di quiete” (1972).

04_foto_azienda_agricola_aventi_1962_1968Sono nata nel 1960, seconda delle tre figlie del fattore, proprio nell’azienda in un ampio appartamento. In altre abitazioni della stessa struttura vivevano altre quattro famiglie di braccianti agricoli e una quinta nella ex scuderia della Villa Favorita, situata proprio accanto alla proprietà. Sia la villa sia la chiesa di Ricotti, poco distante, al di là della collina, costituivano le mete preferite da noi bambini. Quando avevamo voglia di avventure ci spingevamo ad esplorare la zona a piedi o in bicicletta. Il chiesa di S. Raimondo, voluta da Maria Calep02_foto_chiesa_san_raimondo_1985ico, moglie del conte Ricotti, per onorare la morte del Conte, era anch’essa in stato di abbandono. Ora è conosciuta perché nel suo parco si rappresenta ogni anno il Presepio vivente organizzato dalla parrocchia di Candia. Ma a quei tempi al suo interno, si vedevano spuntare da una botola le ossa macabre dei defunti. Noi bambini ci aggiravamo tra le rovine timorosi per le raccomandazioni dei nostri genitori, senza toccare nulla per non profanare un luogo che sentivamo ancora come sacro.

azienda_aventi_casa_2004

Anche la Villa Favorita aveva il suo fascino, ed era talmente vicina all’azienda che ci bastava percorrere una ripida salita per trovarci fuori dagli sguardi dei nostri genitori. All’interno, poiché era pericolante, ci muovevamo con attenzione per trovare tracce delle voci che giravano sulla fama un po’ “sinistra” della villa. Una volta però, credendo di vedere un fantasma, ci siamo prese un bello spavento e siamo scappate giù per la discesa con il cuore in gola. Avevamo visto muoversi all’interno della villa una figura vestita di nero. Ma si trattava di una contadina che stava usando il forno a legna ancora funzionante.

Ogni anno ci recavamo puntualmente a controllare se i saporiti frutti di un grande nespolo del Giappone, che si trovava a ridosso della limonaia proprio davanti all’ex cisterna, fossero maturi al punto giusto per farcene una bella scorpacciata.

autografi_giannini_petrovaNel 1971, la vita dell’azienda fu movimentata dalla presenza di attori famosi come Alain Delon, Giancarlo Giannini e Sonia Petrova che si trovavano a girare uno spezzone del film “La prima notte di quiete”. Noi ragazze ci prodigavamo a portare uova fresche in omaggio, per poter curiosare liberamente sul set e fregiarci degli autografi degli attori.

MARCHIO_LA_FAVORITA_OKPer concludere questo racconto un accenno esplicativo sulla mia tesi che riguardava l’Azienda Agricola La Favorita Aventi Carlo e Francesco. L’azienda si occupava di lavorazioni meccaniche dei terreni, di vendita al minuto e all’ingrosso di vino e olio di produzione propria. Allora progettai il marchio per rappresentarla. Il marchio racchiude in se simbolicamente tutte le produzioni e le attività dell’azienda: la cantina con il grappolo d’uva stilizzato, il frantoio con il colore verde scuro dell’oliva, la lavorazione conto terzi con il segno lasciato dai cingoli evidenziato dal verde chiaro che è anche la A di Aventi e Azienda Agricola. Infine il triangolo in cui è racchiuso il marchio per ricordare il muso delle mucche. Il colore verde scelto in due tonalità per richiamare anche alla memoria la campagna e il germogliare della vegetazione.

Nel 1978 con la mia famiglia ci trasferimmo in una casa vicina di nostra proprietà. L’azienda continuò la sua attività fino al 1987. Poi la tenuta fu frazionata e venduta. La struttura degli appartamenti fu in parte ristrutturata e affittata fino al 2008, quando iniziarono una nuova ristrutturazione per trasformarla in un centro convegni. Ma purtroppo i lavori si sono interrotti da diversi anni. Mi auguro che possano riprendere al più presto e che l’edificio superstite dell’azienda agricola torni ai suoi antichi splendori e possa accogliere numerose persone, proprio come accaduto per la Villa Favorita.AZIENDA_AVENTI_FACCIATA_STATALE

5 Risposte a “VILLA FAVORITA STORY”

  1. […] Villa Favorita, elegant historic residence owned by the Count Louis Ricotti, is part of a building complex also consists the Stable, the Lemon House, the ‘Winter Garden’ and an adjoining farmhouse. The complex is located in the center of the estates of the family Ricotti in suburban location Baraccola, south of town of Ancona. It was made since the end of the eighteenth century and completed during the first decade of the nineteenth century. […]  […]

  2. SONO GIOVANNA CASU FIGLIA DI MICHELINO E MICHELINA CHE ABITARONO E LAVORANO LI’ QUALI AGRICOLTORI A VILLA FAVORITA DAL 1957 AL 1960. BELLISSIMO ARTICOLO!

  3. Ciao Giovanna! Benvenuta e grazie per il tuo commento. Mi fa un piacere enorme sapere che ti sia piaciuto l’articolo e che abbiamo in comune l’aver vissuto in questo luogo a cui sono particolarmente affezionata. E’ una parte di me, della mia infanzia. Purtroppo non ci siamo conosciute, ma mia madre si ricorda perfettamente e con affetto di te e dei tuoi genitori. Appena ho visto il commento l’ho chiamata per informarla e chiederle di te. Io sono nata nel 1960 proprio quando vi siete trasferiti. E tu conservi dei ricordi? O eri troppo piccola all’epoca?

    1. Grazie per avermi risposto. Ricordo che tua madre si chiama Gabriella.
      Mia madre è morta nel 1971 e mio padre è morto nel 1998.Io ricordo spesso
      quegli anni e ho impresse nella mia mente delle immagini di persone (il
      Conte Aventi, la moglie Contessa Laura Porzia, zia Irma e le figlie Elsa e
      Luisa, le campagne intorno a via Baraccola,182 e villa Favorita in rovina).
      Sentivo spesso nominare il paese di Castelviscardo dove hanno un castello
      i Duchi di Montevecchio.Dopo quegli anni tornammo a Bulzi (SS) per 3 anni
      e poi di nuovo ad Ancona dove mio padre lavoro’ al Mattatoio Comunale fino al 1972.Poi, dopo il terremoto andammo a Torino. Ho una foto che mi ritrae piccola in via Baraccola,182 con altri due bimbi, conto di spedirtene copia unitamente a copie di tante cartoline con data e timbro PT indirizzate a via Baraccola,182. Cerco continuamente su internet notizie su Ancona e Villa Favorita. Se vuoi, mandami il tuo indirizzo e-mail.Ora ho 60 anni e sono in pensione. Ho lavorato quale Direttore Amm.vo in numerose scuole statali di Torino e Sassari. Un caro saluto a te e a tutta la tua famiglia.
      GIOVANNA CASU

  4. Complimenti per la memoria! Evidentemente ci sono luoghi indimenticabili e l’infanzia è un periodo fondamentale e prezioso per ciascuno di noi. A presto, ciao.

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