La foresta al chiaro di luna è più bella

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C’è una cosa che rende le notti serene e il sonno più profondo. La conosco sin da quando ero bambina e ancora non potevo allontanarmi di notte. Ma potevo svoltare l’angolo, che dal viale che portava al garage girava dietro casa, dove non c’erano lampioni e il giardino era illuminato solo dal chiaro di luna.

L’ombra di un ramo di acacia proiettata sul prato mi sembrava la testa di un lupo con il corpo di serpente. La paura mi diceva di tornare indietro, ma anche di andare avanti. E avanti mi accoglieva un mondo incantato.

L’erba al buio aveva un odore più intenso e le forme a mosaico delle cortecce disegnavano più figure, perché il chiaro di luna lascia più spazio all’immaginazione. Quella sensazione di accoglienza in un mondo naturale misterioso e senza confine l’ho sempre ricercata da grande: piazzando la mia tenda sul pianoro sopra scogliere oceaniche o dormendo sulla spiaggia di un’isola disabitata di un arcipelago indonesiano. Ma basta ancora svoltare l’angolo per viverla.

Ieri con J. abbiamo iniziato a camminare nella Selva di Circe prima del tramonto, col nostro passo leggendariamente spedito. Camminavamo con il naso in su, sotto la ragnatela dei rami di quercia, che fanno giri strani per avvicinarsi senza scontrarsi e coprire tutta la superficie sopra le teste.

Un arbusto con spine rosse lunghe e robuste sbarra la strada davanti a una radura circolare. Sembra voler custodire un segreto che però decidiamo di violare, perché due alberi da frutto più in fondo, con la loro nuvola di fiori bianchi, ci attirano come api in cerca di polline. Tutto intorno allo spiazzo circolare c’è la pineta scura con le chiome che si chiudono come il cappello nero di un fungo che è meglio non mangiare.

Arriviamo alla spiaggetta, dove il lago, senza la minima increspatura, riflette tutte le sfumature del tramonto. L’insenatura è profonda e ai lati è chiusa dalla foresta fitta già scura e misteriosa, che incornicia in un abbraccio questo specchio splendente.

Lago di Paola al tramonto

La foresta di notte

A ritorno si vede già la luna tra i rami contorti. Guardiamo le ombre sul sentiero e ci ricordiamo che la luna nel buio della natura illumina davvero. Più entriamo nell’oscurità e più gli odori diventano forti. Sentiamo il verso di un rapace notturno e persino io, che ho un udito penoso, posso indicare la direzione da cui proviene. Un cinghiale corre per un po’ accanto al sentiero scatenando un fruscio improvviso e violento, e siccome abbiamo appena parlato dei lupi che sono tornati nella Selva di Circe dopo tanto tempo, J. ha un sussulto. Ma l’immersione continua, cosa sarebbe il bosco di notte senza almeno un singolo brivido di paura?

Scopriamo i vuoti della foresta perché lasciano entrare il chiarore di luna in un fascio di luce argentata. Incontra le cortecce coperte di liane e da lì il suo viaggio si fa più labile, come il nostro, in pace e senza scopo in un mondo naturale fatto ancora di angoli immensi e misteriosi.

Ieri notte abbiamo dormito un sonno profondo e sereno, con i sogni pieni delle immagini della foresta di notte. Ora non resta che identificare tra le piante che abbiamo incontrato quelle che ancora non conosciamo. Chiamarle per nome ce le renderà ancora più amiche, ma il mistero resta intatto.

Come visitare la Selva di Circe

I sentieri del Parco Nazionale del Circeo, così come i sentieri di tutti i parchi nazionali, non sono percorribili in notturna. Ci siamo attardate un po’ troppo al lago di Sabaudia, violando per una mezz’ora questa norma, utile alla corretta fruizione del Parco Nazionale, per la sicurezza nostra e dei suoi abitanti. L’esperienza di immersione notturna nella natura è possibile un po’ ovunque l’inquinamento luminoso non sia troppo presente e basta davvero svoltare l’angolo e abituarsi all’oscurità per sentire gli altri sensi più affinati e sentirsi parte del mistero della natura di notte.

Aggiornato il

Pubblicato da Sara

Dal 2015 scrivo del Circeo e dei posti più belli della Provincia di Latina. Adoro la bicicletta, il trekking e le passeggiate in natura. Se volete innamorarvi del Circeo e dell'intera zona dell'Agro Pontino vi accompagno alla scoperta di posti segreti, di storie curiose e miti antichi, eccellenze gustose e panorami iconici! Dal 2021 sono Guida Ambientale Escursionistica, ai sensi della Legge 4/2013, iscritta al registro AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).

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