Au revoir Paris…

Serendipity

Vi starete chiedendo perché un titolo inglese, tra l’altro di un film, per iniziare questo doloroso post sul mio au revoir a Parigi. Badate bene non ho detto addio perché non voglio assolutamente pensare che lo sia, voglio pensare che sia solo un arriverderci e che, da qualche parte nel mio quartiere, ci sia già un nuovo appartamento tutto per me. Ma ho scelto Serendipity perché come dice Wikipedia “Il termine serendipità indica l’occasione di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra”. E quasi tutte le cose importanti della mia vita sono accadute con la serendipità, mentre una sola era certa sin da quando ero una bambina: io mi sentivo una parisienne e amavo Parigi prima di incontrarla. Magia? Destino? Mi piace pensarlo sì che è sempre stato tutto scritto, che questa fosse l’unica parte che non avrei mai cambiato.

Rue Dupin 5

Questo è stato il mio portone, metaforicamente e non, l’ingresso dell’inizio della mia vita parigina. Inutile dirvi che sono ricordi indelebili. I migliori anni della mia vita che resteranno per sempre nel mio cuore. L’università, l’amore, scoprire Parigi e sentirmi, a tutti gli effetti, finalmente una parigina come avevo sempre immaginato da piccola.

Perché so benissimo che la mia storia ha fatto ridere, sorridere molti, ma è la mia. Quella di una bambina che non si sentiva bene nel luogo dove era nata e che scriveva tantissimi diari segreti in cui c’erano parole fin troppo esagerate e fuori luogo per una bimba di 7, 8 anni.

“Odio la mia città, amo il francese (ma poi come facevo a conoscere Parigi se non c’ero mai stata?) insomma tanti piccoli segni ed un unico destino: vivere a Parigi. E alla fine, la bimba diventata adulta ci è riuscita, ha realizzato il suo sogno. Ho conosciuto negli anni delle persone fantastiche, alcune le ho perse ma sono sempre lì nel mio cuore chiendomi de temps en temps se mi hanno dimenticato, altre sono diventate parte della mia vita e non potrei più farne a meno. Insomma, la Rue Dupin è la via del mio cuore e aver scattato questa foto prima di lasciare Paris mi ha fatto davvero vibrare l’anima.

Qu’y a-t-il entre nous?

Cosa c’è tra di noi? Alla fine è una domanda che ci poniamo quando non siamo sicure che l’altra persona possa provare gli stessi sentimenti. È una domanda che magari ci siamo fatti in tanti durante questi ultimi anni di pandemia, quando la distanza ci ha permesso, in modo quasi antitetico, di avvicinarci a delle persone chattando, scrivendo.. per poi scoprire che raramente le persone hanno il coraggio di dire quello che provano veramente. Ma una delle pochissime certezze della mia vita è che se Parigi fosse un uomo e mi chiedesse Qu’y a-t-il entre nous? saprei rispondere solo così: un amore unico, quell’amore dei film, quell’amore di passione intensa che sembra non spegnersi mai, anzi più ci si guarda e più si alimenta.

Un amore così forte, raro che ti fa pensare che l’unica “fine” che vedi è quella di invecchiare assieme. Ecco come risponderei a Parigi e so che “lui” mi rispondebbe con la stessa intensità. E amori così quanti ce ne sono? Pochissimi, siamo sinceri, perciò mi sento fortunata ad aver trovato il mio per sempre….ma a volte anche i grandi, grandissimi amori, finiscono per poi fare dei giri immensi e tornare.

Dedica/Ringraziamenti

Ho aperto questo blog tantissimi anni fa e da subito l’ho pensato come un libro, quello che raccontasse la vita di una vera parigina. Spero di avervi tenuto compagnia, di essere stata una guida e anche di avervi fatto sognare. Io sicuramente l’ho fatto con voi, ci ho messo tutta me stessa, ma soprattutto tanto cuore.

Come ogni libro che si rispetti c’è la dedica iniziale e i ringraziamenti finali. Parto dalla dedica: tutto questo lo dedico alle persone che hanno segnato la mia vita, che sono entrate e uscite in questi anni, ma che hanno contribuito a fare la mia storia. Ma lo dedico soprattutto ad una persona: la bimba “infelice” che scriveva sui diari segreti sognando Parigi: “Tu sogna e spera fermamente Dimentica il presente E il sogno realta diverrà…“.

Ed eccoci ai ringraziamenti, questi anche se ormai le lascrime scendono sole, li devo fare solo ed esclusivamente a voi che mi avete seguito, che avete fatto crescere la fanpage e spesso vi siete affidati a me per dei consigli da vera parisienne. GRAZIE DAVVERO DI CUORE!

..E vissero per sempre felici e contenti

Questo è l’ultimo post che scriverò su questo blog che lascerò aperto perché è la mia storia e non posso cancellarla. Come avrete capito negli anni sono un’inguaribile romantica che crede nel lieto fine e so che prima o poi tornerò a Paris per il mio “vissero per sempre felici e contenti”, perché le favole esistono eccome.

Ora la vita mi allontana dal mio amore, ma voglio pensare che ci sia nel frattempo qualcosa di bello ad aspettarmi pur amando solo e sempre la mia Paris. Se vi va, continuate a seguirmi (su Facebook siamo 25.000 e più perché non venite anche su Instagram?) perché magari vi porto con me in un altro capitolo, ancora tutto da scrivere.

Au revoir Paris. Je t’aimais, je t’aime, je t’aimerai.

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