Elogio dei Macarons

Le ragazze. In effetti sono davvero loro le prime ad accorgersi della presenza discreta e costante dei Macarons ad ogni angolo della strada. Noi “jeunes-hommes” non ne carpiamo subito l’importanza, non siamo fugevolmente attratti quanto loro da questi sciami di colori accavallati. Ci vuole una certa sensibilità, prima di tutto cromatica (quante volte la tua ragazza ti ha rimproverato di esserti conciato da Arlecchino?). E’ così e basta.

Poi, il ri-allineamento di sentori tra i sessi: il primo Macaron viene assaggiato. Di più: il secondo viene addirittura gustato, dopo il brivido sorprendentemente inaspettato dei due morsi iniziali (non vi illudete, ognuno di essi non ne richiede più di due) . Macarons dunque: esatta prova della vicinanza tra il girone dei golosi e quello dei lussuriosi. E qui torna tutto: le donne vedono sempre più avanti! La patina esterna è solo un incipit per invogliare la lingua a premere: il cuore si rompe e riesci a godere della dolcezza delle sue briciole fintantoché la farcitura di crema non ti conquista. E non sai cosa sia quell’appagamento stuzzichevole, a mo’ di sfioramento sensuale, che ti assoggetta.

Una scatola, di quelle “sciccose” e quasi aristocratiche, basterà a calmare l’assuefazione (anche a darti un certo tono, nel caso tu voglia regalarla a qualcuno!)

http://www.veggiebulle.fr/vegan/restos-et-hotels/

Le notizie wikipediose sulla fattura e la storia ve le risparmio!

Piuttosto, ecco una lista dei migliori produttori di Parigi (il mio preferito ve lo svelerò in un post appositamente dedicato):

Le Malakoff, place du Trocadéro 6, 16e arr
Le Pain de Sucre, rue Rambuteau 14, 3e arr
Le Tamanoir Blanc, rue Truffaut 81, 17e arr
Angelina, rue de Rivoli 226, 1er arr
Les Paris Gourmands, rue des Archives 15, 4e arr
Sadaharu Aoki, rue de Vaugirard 35, 6e arr
Christophe Roussel, rue du Champ de Mars 10, 7e arr

Note: ho impiegato molto a scrivere questo “Elogio dei Macarons” per via della censura che ho dovuto apportare nel parallelismo “erotism – gourmandise”. Non avrei voluto esser giudicato “scabroso” ; )

Una risposta a “Elogio dei Macarons”

  1. I macarons li ho mangiati per la prima volta anni fa, in Francia, dai miei parenti, ma non avevano lasciato il segno, all’epoca. Due anni fa sono andata in Marocco e, con l’amico con cui viaggiavo, sono stata in una pasticceria di Marrakech molto moderna. Ho ancora in mente l’esplosione di gusto che ha sprigionato nella mia bocca uno di quegli affarini tondi che descrivi: il sapore cambiava continuamente: era latte, miele, vaniglia e fiori d’arancio, tutto all’interno dello stesso dolcetto, tutto a ondate piccole.
    Un’esperienza.

    P.S.: io conZiglio di non autocenZurarsi.

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