La città cambia, si evolve, e questa volta voglio parlarvi di una novità che può non sembrare una grande innovazione ma che si sta rivelando invece una rivoluzione nella vita parigina di tutti i giorni e un aiuto in più per i turisti che affollano quotidianamente la città.
Aspettare un bus a Parigi è diventato più facile grazie ai nuovi abribus ovvero le nuove pensiline dove normalmente ci si siede nell’attesa del bus che dobbiamo prendere. Tanti gli aggettivi per descriverli: ecologici, più confortevoli, più belli da vedere e soprattutto tecnologici, insomma aspettare il bus è sicuramente più piacevole e meno stressante del solito!
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La novità più accattivante è sicuramente il lato high tech , infatti gli abribus presentano delle porte usb dove poter ricaricare il cellulare , schermi touchscreen 32 pollici con la mappa di Parigi (che credetemi non fa mai male!), della strada dove vi trovate in quel momento e sul numero della linea di bus che desiderate prendere (anche in versione vocale), piccoli schermi in alto per essere informati anche sul tempo di attesa e soprattutto non sbagliarvi sulla direzione! Inoltre il tetto delle pensiline è stato allungato per permettere di ripararsi ancora di più in caso di pioggia mentre i sedili sono accessibili da entrambi i lati e resi ancora più comodi per gli anziani che hanno più difficoltà ad alzarsi.
Una nuova generazione di pensiline i cui tetti ricordano le foglie di platano e quindi un richiamo alla natura e un omaggio ai boulevards parisien. Se ne conteranno più di 2000 e nel frattempo è davvero più piacevole aspettare il bus e la nuova segnaletica permette davvero di poter calcolare l’arrivo in tempo reale, anche a bordo del bus.
Con questa nuova tecnologia dimenticheremo la tanto amata metropolitana parigina per riscoprire i bus? Io li preferisco da sempre, si possono ammirare tanti scorci di Parigi e strade che spesso non noteremo neanche!
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Credits: golem13, journaldugeek
Ciao Flavia,
bhè forse per i francesi potrà non essere una gande innovazione!!!
io comunque quando sono a Parigi amo viverla di Velib 😉
ciao e complimenti per il blog