Vendemmia a Montmartre: ma perché?

Della festa della vendemmia a Montmartre vi ha già parlato Marco, il mio co-blogger parigino.

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Ma col mio post di oggi vorrei soprattutto raccontarvi l’origine di questa festa. Perché mai una vendemmia in città? Che ci fa una sagra  di paese nella Ville Lumière?

Ebbene…

Sapevate che Montmartre un tempo era coperta di vigneti?

In origine di proprietà delle badesse (eh, sì, le Abesses della fermata della metro) che li coltivavano per tenere in piedi l’economia del monastero, furono progressivamente venduti a privati, che cominciarono ad aprire piccoli locali di degustazione per smerciare la produzione. Ricordiamo che fino al 1860 Montmarte era solo un villaggio alle porte di Parigi. Per far entrare la merce in città bisognava pagare un dazio. I produttori preferirono allora far venire Maometto alla montagna… (perdonatemi l’incongruenza)

Fu così che Montmartre divenne la collina di Bacco. Dopo la rivoluzione, quando i terreni delle suore furono espropriati e l’aura sacra dei loro casti costumi scomparve da Montmarte, questa vocazione si consolidò dando vita al quadro ormai mitico della belle époque parigina. Quella del Moulin Rouge, della Goulue, di Toulouse Lautrec…

E poi arrivò il 1860. Napoleone III volle ingrandire Parigi. Il villaggio di Montmartre divenne il 18° arrondissement della città e cominciò l’espropriazione dei vigneti, che furono progressivamente smantellati per far spazio a nuove costruzioni.

In realtà ne rimane uno, non d’epoca, ma ormai ottuagenario, ripiantato negli anni ’30 per iniziativa di un fumettista militante e benefattore della comunità di Montmartre per lottare contro la cementificazione del vecchio villaggio.

Il “Clos Montmartre” è appena dietro la place du Tertre, sulla rue des Saules. Mi promettete che la prossima volta che siete a Parigi farete due passi in più per andarlo a vedere?

Il vino di Montmartre non ha la migliore reputazione di Francia, anzi. Ma i ricavati delle vendite vengono devoluti ogni anno in beneficenza.  E poi creano l’occasione per una bella festa, che vi consiglio effettivamente di non perdervi!

Ludovica Maggi

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