Le 10 cose da NON fare a Parigi

Dopo tanti consigli ecco un piccolo vademecum delle cose da non fare.

Sul blog trovate tutte le cose più belle da fare ma ora, per una volta, cambiamo direzione!

Niente divieti ma solo qualche “sconsiglio” dedicato soprattutto a chi viene a Parigi per la prima volta.

 

  1. L’aeroporto di Beauvais. Una mezza tragedia! Vi sconsiglio quindi Ryanair per gli svantaggi logistici che comporta l’atterrare qui, praticamente è come se arrivaste a Napoli quando il vostro hotel è a Roma.

  2. Dal mio blog avrete capito che Parigi è più bella se la si vive da parigini e non da turisti alle sprovveduti. Prima tappa da non includere nella propria visita sono i ristoranti del Quartiere Latino. Praticamente fantastico ma lasciatemivi almeno sconsigliare di farvi spennare per mangiare malissimo in un finto ristorante etnico. Se proprio vi scappa di mangiare sul posto prediligete una crèpe veloce e senza pretese alla Créperie de Cluny, 20, rue de la Harpe.

  3. Escluderei anche le finte catene italiane dai nomi finti italiani come Pizza Pino, Le Bistro Romain, Del Arte. Quanti italiani si chiamano Pino, dai? Quanti bistrò conoscete a Roma? Del Arte non vi suona un po’ strano?

4. Sulla delicatissima questione caffè. Non sperate in fondo in fondo che i francesi sappiano fare il caffè che vi fa la mamma o il barista sotto casa. Non c’è speranza. Convincetevene così sarà tutto più facile. Detto ciò, piccola lezione linguistica: la semplice parola “café” indica una tazzina piena di liquido che assomiglia a non so cosa…diciamo un lungo molto lungo. Se volete avvicinarvi al “caffè”, potete chiedere un “espresso” o un “ café serré“. Senza sperare troppo però, mi raccomando.

  1. In boulangerie non fermatevi a baguette. Se aggiungete la parolina “tradition” scoprirete un pane moooolto più croccante e saporito. Provate a comprare insieme una baguette e una baguette tradition per scoprire la differenza.

  2. I francesi sono scortesi. E va bene. Però noi italiani cerchiamo di non sembrarlo. In italiano si dà facimente del tu e la cortesia si mette nel tono. Il retaggio aristocratico del francese impone che tutti si chiamino messere, madama e madamigella, che si diano del voi e si assicurino per falsa cortesia che la cosa richiesta venga fatta solo se essa è di gradimento dell’interlocutore. Ci sono poi varie frasi ampollose che non posso imporvi di formulare. Ma almeno non dimenticate il s’il vous plait. “Un caffè”  si traduce con “Un café serré, s’il vous plait, Monsieur”. Madame se è una signora, Mademoiselle se la signora in questione è molto giovane. Dai 30 in poi Mademoiselle comincia a essere poco rispettoso.

  3. Il taxi. Se siete di fretta non prendete un taxi nelle ore di punta (praticamente dalle 9 del mattino fino alle 8 di sera). Vi costerà una fortuna e rischierà di non portarvi a destinazione più velocemente della metro come avevate creduto… Al contrario, di notte il taxi è una buona idea.

  4. Ok il Louvre, il Centre Pompidou ma sapete che esistono i piccoli musei parigini che sono una delizia eppure vengono per lo più trascurati dai turisti e dagli stessi parisiens? Via allora alla scoperta di questi gioiellini come il Musée Jacquemart-André o il Carnavalet.

  5. Parigi è stupenda ma spesso in 2/3 giorni si riesce a vedere il possibile e si rischia di girare a “vuoto” e allora per i giorni restanti perché non prendere la RER ed esplorare i bellissimi dintorni? Un’idea? La deliziosa cittadina medievale di Senlis vicino il Domaine de Chantilly.

  6. Se siete in giro e avete sete invece di spendere un sacco di soldi in bottigliette d’acqua vendute a 1 euro ricordatevi che ci sono un sacco di fontane parigine dove l’acqua è gratis e naturalmente potabile! Piccolo trucchetto al ristorante, a meno che non vogliate dell’acqua frizzante, potete chiedere la famosa “carafe d’eau” così almeno risparmierete un po’ sull’addition!

Questa è la top ten delle cose da NON FARE…aspetto i vostri commenti qui sotto oppure sulla Fanpage Vivere Parigi o su Instagram dove potete taggarmi!

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