Le Marathon!

Ed eccoli.

I primi sono appena arrivati al traguardo. In poco più di 2 ore e 5 minuti di, a più di 20 km/h di velocità media hanno percorso i 42,195 km della maratona di Parigi, giunta quest’anno alla sua 36esima edizione.

Partenza dagli Champs Elysées, poi giù lungo la Bastille e oltre, al dilà del “periph”, l’anello stradale che segna le frontiere della città, la vera, la Paris “intra muros”. Poi un giro del Bois de Vincennes, per ritornare a Bastille attraverso l’avenue de Daumesnil. Poi tutto il lungosenna, i “quais” della Rive Droite, guardando, al di là del fiume, Notre Dame, il Grand Palais, la Tour Eiffel. E infine ancora un giro di parco, questa volta il Bois de Boulogne all’estremità Ovest della città. La linea del traguardo è ancora “intra muros”, sull’avenue Floch, appena prima dell’Arco di Trionfo.

Oggi è un giorno d’inverno a Parigi. Temperatura minima 5, massima 13 gradi. Alle otto di stamane era la minima ad accompagnare i corridori, insieme a un vento pungente, mentre gli spettatori erano (neanche tanto) comodamente avvolti nei loro cappotti.

Acqua, zucchero e frutta ogni 5 km. Oltre questo, per resistere, per non cedere alla fatica, solo l’allenamento, la determinazione e l’incoraggiamento del pubblico disseminato lungo tutto il percorso.

Al traguardo il trionfo è stato tutto africano. Primo il ventiseienne kenyano Stanley Biwott, che, dopo la vittoria  alla mezza maratona di marzo, ha stabilito oggi il nuovo record dei 42km parigini: 2h 15min 11 sec. Appena dietro di lui gli etiopi Raji Assefa e Sisay Jisa. Etiope anche Tirfi Beyenne, prima donna al traguardo con un tempo record di 2h 21 min 39 sec.

Complimenti e rispetto anche ai 42 atleti della sezione handisport, in cui il ventinovenne francese Julien Casoliche ha battuto lo svizzero Hanz Frei, re della corsa da diverse edizioni.

E poi… forza a chi sta ancora correndo! Tra questi anche la mia amica Ingrid che corre per beneficenza e ha promesso di arrivare alla fine costi quel che costi. Dai Ingrid!

Ludovica Maggi


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