Tutti pazzi per lo Slam

Conoscete lo Slam? O meglio, il Poetry Slam?

Io ne ho sentito parlare per la prima volta quando ero in erasmus a Rouen, poco meno di dieci anni fa.

In Italia questa forma di poesia urbana cantata con rabbia, energia e grande improvvisazione non è ancora molto riconosciuta, ma qua si tratta di un fenomeno radicatosi da una quindicina di anni. Serate di slam sono organizzate in locali vari, mentre ogni anno ha luogo il torneo nazionale, che vede la partecipazione di squadre di 4 “slameurs” rappresentanti le varie città francesi.

Da ieri a domenica prossima è in corso a Parigi non solo il torneo nazionale ma anche l’ottava edizione della Coppa del Mondo di Slam.

In alcuni locali dell”est parigino come l’espace Belleville, la Maroquinerie, il Théâtre de Ménilmontant ecc., per tutta la settimana si susseguiranno sessioni di slam in 16 lingue diverse, o meglio nelle lingue parlate dai 16 poeti selezionati nei loro paesi rispettivi come campioni nazionali.

Come si svolge il torneo? Nella pratica dello slam esistono alcune regole di base, la principale è che il pubblico è sovrano nel giudicare le performances dei poeti. I quali non devono usare strumenti musicali, né vestire abiti diversi da quelli che mettono tutti i giorni. Ma possono affrontare qualsiasi argomento, in qualsiasi stile, nelle loro poesie, che non devono superare i tre minuti!

La cosa più bella del torneo internazionale è che gli slameurs recitano nelle loro lingue, per cui una serie di proiezioni con le traduzioni delle poesie completerà la messa in scena della competizione.

Da non perdere, anche perché il prezzo per assistere all’evento è veramente modico, dai 2,50 ai 5 euro. Per sapere tutto sul programma e i luoghi, vi rimando al sito:

http://www.ffdsp.com/grandslam2011/Prog11.pdf

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