Verso il voto per i residenti stranieri?

Sabato scorso, di ritorno dal mercato a Barbès, sono stata fermata da una gentile signora bionda che mi ha chiesto se volevo votare riguardo alla questione del diritto di voto alle elezioni locali per i residenti stranieri.

Il mio primo riflesso è stato di dirle: “sì, ma guardi, appunto, io sono italiana.” Benissimo, nessun problema. “Ma non ho dietro nessun documento”. Fa lo stesso, mi viene solo chiesto di scrivere il mio cognome, nome, numero di arrondissement e di firmare. Quindi la signora mi porge due foglietti, uno con scritto NO e uno con scritto SI, in risposta alla domanda sull’essere o meno favorevoli al voto.

In seguito, ascoltando la radio, ho compreso che la signora doveva essere un membro di una delle due associazioni che portano avanti da tempo la campagna sul diritto di voto e di eleggibilità per i residenti stranieri non appartenenti alla comunità europea. Ed ho scoperto che in Europa già ben 17 paesi hanno instaurato questo diritto.

In quanto cittadini europei abbiamo tutti diritto a votare alle elezioni europee e alle locali, anche se non sempre abbiamo il riflesso di farlo. Questione di sentirsi poco integrati nel paese che ci ospita?

Non so, non credo, forse con gli anni votare qua diventa automatico ma per me, per ora, questo riflesso ancora non è scattato. D’altra parte, vista la composizione estremamente multietnica di buona parte della capitale francese, è anche l’ora che inizitive come questa contribuiscano a mettere in pratica lo slogan Tous Parisiens, tous citoyens (tutti parigini, tutti cittadini), slogan fatto proprio dalla Mairie di Parigi che ha istituito l’anno corso l’assemblea dei cittadini parigini extra comunitari.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: