L’inverno a Parigi viene vissuto al chiuso e sono molti i posti che val la pena di scoprire se si ha voglia di conoscere la città più da vicino. Da qualche giorno il freddo ha stretto ancora una volta la sua morsa sulla capitale francese e mi sono ritrovata a rinchiudermi nella BPI (abituatevi alle sigle se volete avventurarvi da queste parti: i francesi adorano abbreviare tutto!). La Bibliothèque publique d’Information, appunto, è situata all’interno del Centre Pompidou, che tutti conoscono come museo d’arte contemporanea colorato e ultramoderno, sebbene risalga già a più di trenta anni fa.
Che cos’ha di speciale questa biblioteca? Io non so se nelle grandi città italiane ci sia roba simile, può anche darsi. Vengo da una città come Livorno, dove naturalmente c’è una biblio comunale (sulla cui efficacia sorvolo) e basta. Per cui la prima volta che sono entrata qua, mi è sembrato, come dire, di avere accesso alla casetta di dolciumi di Hansel e Gretel, senza la strega.
L’unica noia è che, per entrare, la fila da far fuori è lunga e quando fa freddo…antipatica. Basta entrare, però, per lasciarsi immediatamente alle spalle i pensieri negativi fomentati dal gelo: spazi di lettura e di studio enormi, ricchissima collezione di quotidiani e periodici di tutto il mondo (c’è La Repubblica tutti i giorni!), accesso a internet per chi non ha il computer con sé, anche per coloro che non sono iscritti alla biblio e per 40 minuti, vaste collezioni su ogni argomento e supporto da poter consultare sul posto. Senza contare le varie proposte culturali (proiezioni cinematografiche, dibattiti, esposizioni…).
Tutto ciò è, soprattutto, gratuito. Perché la particolarità della BPI è di avere per missione lo sviluppo della lettura pubblica. Per raggiungere questo scopo, è fornita di circa 380000 documenti (libri, DVD, riviste elettroniche…) e 10 400 metri quadri consacrati alla lettura. Già, perché qui non si prende in prestito. Si consulta e si legge sul posto, sulle sedie, sulle poltrone, per terra. E si ha accesso libero a praticamente tutto!
Ecco spiegata la fila che c’è davanti all’entrata (situata giusto sul retro del Pompidou) ogni giorno da settembre a giugno al momento dell’apertura (a mezzogiorno durante la settimana e alle undici il week-end, d’estate c’è molto meno afflusso). Anzi, la fila si forma a partire da almeno mezz’ora prima dell’apertura. Ma non ve la perdete! La BPI chiude alle 22.00 ed è chiusa tutti i martedì e il 1 maggio.
Salve,
sono una ragazza italiana arrivata a Parigi da cira un mese.
sono in cerca di lavoro, mi piacrebbe lavorare in un museo come cassiere almeno per iniziare, sapreste indicarmi come contattarli??????