MESSICO ALLA SCOPERTA DELLO YUCATAN E CHIAPAS

Il mio arrivo avviene a Cancun in tarda serata. Utilizzo un taxi ed un ferry boat per raggiungere la “Isla Mujeres”, il caldo e l’umidità  sono insopportabili ma fortunatamente in camera c’è un condizionatore. Il primo impatto col Messico è molto positivo.

Il giorno successivo sveglia presto, al fine di fare 2 immersioni, la prima in un relitto situato 25 metri sotto il livello del mare che mi porta alla vista di una bellissima tartaruga di grandezza di circa 1 metro. La seconda immersione avviene a 12 metri, nel reef, dove riesco a incontrare 3 tiburones di circa 1,20 ognuno. Al ritorno, con la barca, riesco perfino a vedere 3 coppie di delfini e un fly fish. Il resto della giornata lo trascorro facendo bagni, sessioni di “rosolamento” al sole e scorpacciate di cibo messicano, come tacos, tortillas e guacamole.

La mattina seguente, dopo la colazione, affitto un motorino e riesco a a completare un bel giro dell’isola, visitando in modo particolare la “turtle farm”, dove sono presenti tartarughe albine di vario peso. Mi fermo a bere qualcosa alla playa de los gringos e pranzo. Faccio un terzo ed ultimo giro col motorino e lo riconsegno in serata. Ceno e bevo qualcosa in un bar molto economico.

Solita sveglia al mattino presto, colazione e partenza per 2 immersioni semplici nel reef. Tra le altre cose riesco a vedere conchiglie con paguro gigante, pesci e coralli da barriera. Terminata la sessione di immersione, affamata, procedo verso un ristorante dove mi mangio almeno mezzo pollo in salse tipiche. Piena e soddisfatta, mi riposo sotto l’ombra di una palma e, tra un bagno nello splendido mare e l’altro, riesco a vedere uno splendido tramonto sulla spiaggia, poco lontana da giovani in festa. La cena è a base di carne e formaggio fuso. Ultimo giro a downtown, ultimo pensiero di fronte all’oceano infinito e poi è già ora di andare a dormire.

Sveglia come sempre prestissimo, preparo i bagagli, colazione e poi a metà mattinata traghetto per Cancun. Appena arrivata vado all’autonoleggio a ritirare l’auto, una rossa fiammante e poi, partenza per lo Yucatan. Prima fermata presso Valladolid, la seconda nella bellissima Chichen Itzà (anche se la visita delle rovine Maya alle 14 è un vero inferno). La notte la trascorro a Merida. Ceno con filetto al pepe e pollo con margarita e tequila. Conto salato e mancia richiesta altissima, ma vado comunque a letto tranquilla.

Dopo la colazione riesco a visitare velocemente Merida. Proseguo poi per Celestum. All’arrivo in spiaggia rimango delusa, il mare e la spiaggia non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli del Mar Caraibico di Isla Mujeres. Incontro anche i pescatori in riva al mare con dei piccoli squali appena pescati. Con una piccola barca, che mi accompagna per 2 ore e mezza, ammiro la foresta pietrificata, chiamata così perchè il mare la travolse e col suo sale distrusse la natura. Proseguendo vedo cormorani, fregate, pellicani e soprattutto i fenicotteri rosa, che mangiano quasi tutti i gamberetti presenti in zona. Passiamo attraverso un lungo tunnel di mangrovie, sembra di essere sul set di “Crocodile Dundee”. La tappa successiva è Campeche. Arrivo in serata, la cena in hotel è composta da camarones al cocco e filetto. Dopo cena un veloce giro della piazza e poi a dormire, pronta per la giornata successiva.

Mega colazione in albergo con burro, pane, marmellata, omelette e succo di frutta. Visita in auto ai bastioni di Campeche e via per Edema. Il sito Maya era completamente vuoto e gratuito (di Domenica). Dopo Edema guido per 450km fino ad arrivare in Chiapas a Palenque. Lungo il percorso, attraverso campagne la visione di mucche e bambini che vendono frutta non è più una novità. Cena e a letto presto.

Solita sveglia al mattino presto e partenza per Palenque città, acquisto delle provviste per la colazione e visita delle affascinanti rovine immerse nella giungla. Terminata la visita di circa 3 ore, prendiamo la macchina, lasciamo Palenque e ci dirigiamo a San Cristobàl con una fermata ad Agua Azul, per una rinfrescata nelle famose cascate. Il viaggio da Palenque a San Cristobàl dura circa 4 ore, la strada sale e scende, tutta curve, dalla giungla si passa alla montagna, agli altopiani e ai piccoli paesini indios. Molti bambini lungo la strada fermano i passanti in auto per vendere loro della frutta. Una volta arrivati in hotel, metto i bagagli in camera, mangio e poi faccio un giro rapido della città, acquisto un tour con guida in spagnolo ai villaggi indios per il giorno successivo. A letto.

Dopo un risveglio promettente e una buona colazione continentale, comincio la visita dei 2 villaggi indios più significativi: S. Juan Chamula e Zinacantan. La prima tappa è il cimitero di S. Juan Chamula, impariamo che le croci nere sono per gli anziani, bianche per i bambini e azzurre per tutti gli altri. Le poche, piccole, cappelle erano per i ricchi della zona. Un gruppo di indios ci ha circondati per venderci braccialetti, collane e altri bei “souvenir” caratteristici. La seconda tappa è al mercato di frutta, verdura e artigianato locale, nel quale mi sbizzarrisco all’acquisto di borse, collane e bracciali. Dopo questa esperienza, la terza tappa ci porta a vedere la Iglesia (chiesa) degli indios, affascinante, tra rituali sacri e simboli particolari. Aghi di pino per terra, candele accese ovunque e indios in trans per la preghiera. Alcuni di loro in possesso di galline vive o morte per i rituali, ma tutti ben forniti di bibite gasate. Ogni candela accesa aveva un colore diverso perchè serve a curare mali diversi. Atmosfera particolarissima. La quarta tappa è Zinacantan la cui è religione è molto vicina al Cattolicesimo. Entrati in una casa indios assaggiamo il Push (bibita alcolica, distillata dalla canna del mais”). Visitiamo una cucina, ci sediamo e assaggiamo del cibo immerso in diversi tipi di salse. Riusciamo poi a visitare una chiesa, molto simile a quelle cattoliche. Torniamo in hotel, mangiamo in un ristorante del filetto alla griglia con sottofondo di musica rivoluzionaria dal vivo. Subito dopo a letto.

Lasciato l’hotel di S. Cristobal e dopo una consistente colazione, preparo un viaggio di 5 ore e quasi 100km comprando cibo e bevande per la lunga tratta. Pranzo con hamburger e via verso Escorciega e Chetumal. Durante il percorso c’è un blocco, controllo con ispezione da parte dei militari. Arrivati a Chetumal, rimaniamo alquanto delusi dalla città. Cena in un ristorante con pizza e poi a dormire.

Dopo una colazione rapida, un giro veloce della città non guasta mai. Dopo un paio d’ore si parte per Xcalak, passando per la laguna di Bacelar dove ho il piacere di vedere dei carretti trainati da cavalli con seduti sopra degli amish. Poco dopo un altro gradito incontro: una famiglia di cinghiali ci attraversa la strada. Arrivo a Xcalak, zona tropicale con pochi turisti. Dormiamo in un hotel dotato di 16 capanne col tetto di paglia e circondati da sabbia e palme. Le capanne erano tutte dotate di un’amaca, finestre e zanzariere che scendevano dal tetto. Ventilatore sempre acceso e acqua salata per lavarsi. Dopo qualche difficoltà coi pagamenti, risolto grazie a sistemi supportati da internet, riusciamo a fare un po’ di snorkeling e anche una lunga sessione di abbronzatura. Cena a base di insalata, carne o pesce e verdure varie. Dopo cena, a letto presto.

La mattina inizia con la solita colazione e poi si parte per Tulum, preparando prima snack e acqua. Arriviamo a delle rovine splendide, per via della loro posizione, in alto, a picco su un mare azzurrissimo. Visitiamo tutto ciò che si può visitare e poi un bel tuffo in quell’acqua meravigliosa. Da Tulum riprendiamo il viaggio verso Akumal, luogo dove la zona di spiaggia è ricca di hotel di un certo livello e anche parecchio costosi. Noi decidiamo di alloggiare in un hotel vicino a Playalingua. Dopo esserci sistemati andiamo in un ristorante con musica dal vivo. Al ritorno passiamo per il centro, tra negozi, ristoranti e bars.

La prima mattina di tutta la vacanza che inizia con calma, colazione con frutta fresca, yogurt, cereali, burro, burro, marmellata, prosciutto. Prese le nostre cose e la nostra auto e ci dirigiamo in una spiaggia meravigliosa, con roccia e acqua purissima, freschissima e limpidissima. In solo un’ora il luogo si riempie di turisti. Tra un bagno e l’altro, pranziamo in un ristorante sulla spiaggia, dove trascorriamo il resto della giornata. Prenotiamo 2 immersioni di diving per il giorno dopo e poi cena a base di pizza al taglio. Lunga passeggiata lungo la spiaggia e poi a letto.

Sveglia presto e colazione sostanziosa. Prepariamo il materiale per l’immersione e ci avviamo. La prima immersione è guidata. Pranzo veloce e altre due bellissime immersioni. Andiamo verso la spiaggia e, nonostante sia nuvoloso riesco a rilassarmi. Per cena scegliamo un ristorante la cui specialità è la carne, una vera delizia. Un po’ di shopping, un drink e poi a letto.

La sveglia suona per l’ultimo giorno di questa vacanza in Messico. Facciamo colazione con estrema calma, prepariamo i bagagli e poi partenza verso Cancun. A metà del viaggio decidiamo di fermarci per un ultimo bagno nel mare e un’ultima passeggiata sulla spiaggia. Arrivati all’aeroporto, consegno l’auto e prendo un po’ triste l’aero per l’Italia. La vacanza è, ahimè, finita.

Pubblicato da Il blog di Marina

Sono Marina e mi sono chiesta "Un blog perchè ? "Per raccontare la mia passione "il viaggio" da buona viaggiatrice e non da turista. Storie dei miei viaggi per incuriosire, informare, dare degli spunti.