Bairro Padre Cruz
Il Bairro Padre Cruz è uno dei quartieri più grandi della città di Lisbona, ad oggi ci vivono più di 8000 persone. La frontiera della capitale Lusitana, attraversate le vie del Bairro si esce dal confine geografico della città e si arriva a Odivelas.
Fino agli anni ’60 il quartiere non esisteva, era aperta campagna, fu in quegli anni che la Câmara Municipal de Lisboa decise di urbanizzare la “Quinta da Penteeira” per creare alloggi per i dipendenti del municipio. Le prime costruzioni, vista la precaria situazione economica della città, erano delle abitazioni prefabbricate e fu solo negli anni ’70 che ebbe inizio la vera e propria costruzione di edifici in muratura, primo nucleo reale di quello che è oggi il Bairro de Padre Cruz.
Il boom costruttivo vero e proprio avvenne degli anni ’90 con la realizzazione della parte che oggi viene identificata come “bairro novo” e da allora la struttura del quartiere è rimasta pressoché invariata.
Il Bairro Padre Cruz è uno dei tantissimi bairros sociais della città di Lisbona, una periferia, un posto dove nessun turista in visita nella splendida Lisbona si sognerebbe mai di andare da solo a fare un giro e, forse ancora peggio, uno dei tantissimi quartieri che per molte persone nemmeno esiste. Invece questo quartiere (come tutti gli altri) esiste e come e dentro c’è molta più vita reale che non nell’ormai edulcorata e posticcia Baixa cittadina.
Lungi da me provare a fare critica o analisi sociale rispetto a delle realtà che conosco poco, non ne ho i mezzi e non è mio interesse, però vivo in questa città da quasi 7 anni ormai e, dopo aver studiato e rivoltato il centro come un calzino, la curiosità comincia a spingermi fuori dal centro, cercando di conoscere anche cosa succede dove la città finisce.
E’ secondo me interessante far conoscere delle realtà diverse rispetto a quelle dell’Alfama, del Bairro Alto, ecc ecc. Lisbona è una città molto grande, che in questi anni ha avuto un boom turistico socialmente travolgente e spesso incontrollato, molto spesso ci si focalizza solo sulle cose che possono essere turisticamente appetibili mentre per avere un quadro completo è utile conoscere anche altro.
Ok, direi che la parte psicodrammaticasociale di questo post può terminare qui e possiamo cominciare a parlare di qualcosa di tangibile.
Ci siamo già occupati diverse volte di street art nei nostri post su Lisbona
Vediamo qui un modo di affrontare l’arte di strada completamente diverso rispetto all’Italia, quando si parla di arte di strada si parla di artisti e non di vandali, l’approccio sociale anche da parte delle istituzioni è completamente diverso. La street art viene trattata come arte e quindi gestita, sponsorizzata e appoggiata dalla gente comune e anche dalle autorità che hanno il compito di gestire il bene di tutti.
Nel Maggio del 2016 la Câmara Municipal de Lisboa e la GAU (Galeria Arte Urbana) hanno organizzato un grandissimo evento “MURO – Festival de Arte Urbana LX_2016”, un festival dedicato alla Street Art con workshop, concerti e presentazioni invitando a Lisbona molti tra gli artisti più conosciuti a livello mondiale espressione di questo genere.
Il festival si è tenuto all’interno del Bairro Padre Cruz, l’obiettivo era accendere un riflettore su un quartiere poco conosciuto della città, spesso vittima di infondati pregiudizi, dando la possibilità agli artisti di realizzare delle opere giganti sulle facciate o sui muri dei palazzi del quartiere.
Quello che è successo è che il festival ha avuto un successo incredibile, l’adesione da parte degli artisti è stata massiva (tutti hanno partecipato gratuitamente), il quartiere ha risposto in maniera eccelsa accogliendo artisti e visitatori a braccia aperte e spesso collaborando attivamente nella realizzazione delle opere, creando vere opere d’arte che hanno reso più bello il quartiere e dando luce ad un posto che spesso viene dimenticato dai più.
L’energia positiva del festival per fortuna non si è conclusa con la chiusura del festival ma continua a far da volano sociale ed economico per il quartiere rendendolo una delle più grandi gallerie a cielo aperto della penisola iberica. Sono più di 100 le opere visitabili e ancora perfettamente intatte e il numero è destinato a crescere.
“Boutique da Cultura” è una delle tante associazioni che, in collaborazione con il comune, lavora sul territorio e in particolare è l’associazione che ha “ereditato” l’onere di portare avanti il progetto iniziato con il festival Muro.
“Boutique da Cultura” è il punto di contatto tra interessati, curiosi e il quartiere, organizza delle visite guidate di 2 ore all’interno del bairro per raccontarvi la storia di questi graffiti ma soprattutto per raccontarvi cosa c’è dietro queste opere, quale la risposta e il legame con la gente che ci vive quotidianamente, l’interazione rispetto alla città e come il Bairro in qualche modo cambia dopo questi eventi.
Si tratta di opere open air quindi è possibile andare a fare un giro autonomamente, il quartiere (a differenza di quanto si possa pensare) è sicurissimo e molto accogliente, le persone che ci vivono non vedono l’ora di raccontarvi qualche storia e fierezza di vivere al Bairro Padre Cruz.
La visita guidata con “Boutique da Cultura” costa €4, viene consegnata una mappa del quartiere e dove sono collocate le opere, è anche possibile acquistare un catalogo della mostra. L’intero ricavato viene dedicato alla realizzazione delle nuove opere.
E’ possibile trovare tutte le info necessarie sulla pagina facebook “Boutique da Cultura” o cliccando direttamente qui.
Le guide sono in portoghese ma le persone che se ne occupano sono molto disponibili e parlano chiaramente inglese.
Raggiungere il Bairro Padre Cruz è ovviamente facile con Uber/Taxi, con i mezzi pubblici bisogna prendere la metro blu fino a Pontinha e poi l’autobus 729.
Per noi è stata un’esperienza incredibile, sicuramente le opere sono il movente, ma la sorpresa di scoprire un mondo così diverso a due passi da casa nostra non ha avuto eguali e ricordate sempre “Entra com respeito e serás respeitado”
Buon giro!!!
Scritto da Fabio Salvo
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