feira ladra usato lisbona
Ho sempre avuto una particolare ossessione per tutto ciò che fosse materialmente tangibile, oggetti, cose strane, utensili vari e suppellettili (quanto mi piace questa parola!).
Nessuna patologia la mia, forse solo la curiosità di saperne di più, peculiarità che mi accompagna da quando sono bambina, perennemente soggetta ai rimproveri di mia madre nel momento in cui, all’interno dei negozi, il mio braccio si allungava verso qualcosa di intoccabile.
Insomma, non sono mai stata fan della frase: “come dice la mamma Rocca, si guarda ma non si tocca”. Mi è sempre piaciuto capire di che materiale fossero fatte le cose, quale fosse la loro consistenza, provenienza, che storia avessero e, più di ogni altra cosa, che storia potessi vederci io.
Crescendo questa passione si è solo amplificata!
La cosa che mi colpisce di più oggi (e che naturalmente mi affascina) è che, malgrado la modernità invada tutto in maniera vorticosa, esista ancora e persista in molte persone il gusto e il piacere del “vecchio”, o se volete del “vintage” e dell’ usato (insomma la passione per qualsiasi cosa abbia avuto una vita precedente prima di finire sulla bancarella di una fiera).
Lisbona, nella sua eterogeneità, non fa che mostrare questo lato di sé un pò retrò e affezionato all’antico, offrendo ai suoi abitanti o a chi si trovasse di passaggio spazi e momenti per una vera e propria “caccia al tesoro”.
L’idea di questo post nasce infatti da una passeggiata lungo rua de São Bento (fermata metro Rato, capolinea linea gialla), alle spalle dell’Assemblea della Repubblica (il Parlamento del Portogallo). Ad un certo punto un negozio di antiquariato attira la mia attenzione. Entro e do uno sguardo ai mobili in legno e ferro battuto e alle lampade anni ’30 in esposizione. Esco e continuando la marcia ritrovo un altro negozio simile, poi un altro più avanti ed altri ancora fino alla fine della strada.
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Insomma, per gli appassionati di mobili antichi, oggetti d’altro tempo e intenditori urge una visita a questo piccolo e concentrato spazio che mette in vendita oggetti pregiati provenienti dal passato, molti dei quali sottoposti a restauro, lavoro di dedizione che dura, nella maggior parte dei casi, una vita.
Se invece è un martedì o un sabato non potete non raggiungere Campo di Santa Clara ed entrare nel fantastico mondo della Feira da Ladra (fermata metro Santa Apolónia, capolinea linea blu). Questo antico e pittoresco mercato delle pulci (e non solo), nei secoli dislocato da un posto all’altro della città, è un luogo senza tempo e senza età. Tra le urla assordanti dei venditori e il sottofondo di un Fado di Amália farete a gara per accaparrarvi il pezzo migliore: vecchi cappotti, pantaloni a zampa, porcellane, bigiotteria varia, valigie in pelle, vecchi vinili, una sedia luigi XIV, la macchina da cucire Singer della nonna e chi più ne ha più ne metta.
Per gli amanti dei libri, e perlopiù dei libri usati, a due passi da largo do Chiado, in rua da Anchieta ogni sabato si tiene la Feira de Alfarrabistas e Colecionismo do Chiado. Dalle 9.00 del mattino fino alle 18.00 avrete la possibilità di sfogliare pagine ingiallite e non solo e, perché no, trovare rare edizioni d’autore per arricchire la vostra biblioteca.
La domenica invece, dalle 11.00 alle 18.00, fate un salto al Lx Market della Lxfactory nei pressi di Alcântara. Raggiungibile con il 15 da Terreiro do Paço o tramite il 714 da Praça da Figueira, questa area industriale, occupata in passato dalla Companhia de Fiação e Tecidos Lisbonense ed in seguito dalla tipografia Anuário Comercial de Portugal e Gráfica Mirandela, oggi si presenta come spazio creativo e innovativo dove arte, moda e costume, architettura, artigianato, idee e musica vengono pensate, prodotte e proposte all’interno di una dinamica nuova, tutta da scoprire.
Tra abiti usati, vecchi occhiali da sole e oggetti fatti a mano attraverso l’utilizzo dei materiali più fantasiosi non potrete che aprire il portafogli, fidatevi.
Per quanto riguarda le “antiguidades” questo spazio offre un mèlange perfetto di idee per chi ricerca e vuole utilizzare e riutilizzare.
Ecco allora che il vecchio frigorifero anni ’50, sebbene non funzionante, potrà trasformarsi in una libreria ed arricchire un soggiorno, mentre una vecchia macchina da scrivere farà invidia a chiunque passi accanto a quel tavolino sul quale l’avete poggiata.
Non parlerei in questo caso solo di riciclo ma della bellezza che ancora si può assaporare nella memoria di un oggetto, anche solo osservandolo. Mi meraviglio e godo dunque nel vedere una cosa vecchia diventare di tendenza, originale oggetto di design.
Prima di andare via non dimenticate di passare dalla stupenda libreria della LxFactory, situata all’interno della vecchia stamperia. Lo spazio ancora oggi occupato dalle macchine da stampa si è trasformato in un alternativo caffè che sforna dolci piuttosto che libri. Strano? A mio avviso geniale (o come direbbero i portoghesi fixe) affiancare all’utilizzo degli oggetti il riutilizzo degli spazi. Una nuova maniera di vedere le cose e di viverle.
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Per gli amanti dell’abbigliamento vintage un altro posto da non sottovalutare è la Feira das Almas di Anjos, aperta al pubblico ogni primo sabato del mese, dalle 11.00 alle 19.00. Prima di andare date sempre un’occhiata al sito per avere certezza che non ci siano cambi di programma.
Anche qui la fantasia dei commercianti non vi lascerà delusi. Tutto può farsi tutto, perfino un vecchio cucchiaino da caffè può diventare un anello di tendenza.
Ho ancora un pò di giri da fare e alcune fiere da esplorare, per cui spero di potervi tenere aggiornati.
Molto altro potrete trovarlo per le viuzze dei bairros più caratteristici e antichi di Lisbona.
Avventuratevi! Sono convinta, farete grandi scoperte. In fondo, come canta qualcuno “per ogni cosa c’è un posto, ma quello della meraviglia è solo un po’ più nascosto”.
Buona caccia!
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