Slitta che ti slitta … chissà dove arriveremo! Eh si, non ci rinchiudiamo certo in casa.
Lisbona segue l’alternarsi delle stagioni ma la sua bellezza resta invariata e noi, che ne siamo innamorati, che facciamo?Speriamo che almeno il dio-pioggia dorma e usciamo a fare una passeggiata.
Quando il desiderio mi assale decido di allontanarmi dal centro e di perdermi nei “bairros” (quartieri) caratteristici, quelli che sanno un po’ di paese, dove i bambini giocano per strada e i colori dei panni stesi rendono tutto più pittoresco e semplice.
Lisbona lascia il passante libero di scegliere dove andare (al di là dello slittare causa foglie, chiaro) e io, oggi, decido di perdermi in un posto diverso, un po’ innovativo, ricercato, ma non per questo meno “lisboeta”.
A due passi dalla fermata metro di Rato (linea gialla) e poco distante dal Bairro Alto si aprono le porte di Príncipe Real, incantevole bairro che negli anni si è trasformato in una delle zone commerciali di Lisbona senza mai perdere il suo fascino.
In uno scenario arricchito dalla presenza di negozi di antiquariato, antiche e colorate palazzine, musei, giardini e miradouros, è possibile avvertire la frenesia del quartiere ed ascoltare il cuore pulsante di una Lisbona cosmopolita e di tendenza.
Príncipe Real è uno dei tanti lati della medaglia (una medaglia strana Lisbona), un luogo che continua a decantare la vitalità di una città che sa essere alla moda, chic e aristocratica.
Inevitabile perdersi all’interno del Jardim do Príncipe Real, posizione corrispondente ad una zona in passato chiamata Alto da Cotovia, nel 1700 definito la “lixeira” del Bairro Alto (immondezzaio), zona degradata. Buffo vero?
Nel 1830 la Camera Municipale decise di ripulire il tutto per costruirvi una piazza, uno spazio ludico dove trascorrere il tempo libero e che, sulla scia dell’urbanismo pombalino, potesse valorizzare il carattere residenziale del quartiere.
In onore del “Principe Real”, D. Pedro V, figlio di D. Maria II, il giardino venne costruito a metà ‘800 secondo uno stile inglese e dalle caratteristiche romantiche. Tra il 1911 e il 1919 prese il nome di Praça Rio de Janeiro per poi tornare ad essere Príncipe Real, cosí come ancora oggi lo conosciamo (malgrado nel 1915 venga designato come Jardim França Borges in onore di un giornalista repubblicano, del quale ritroviamo un busto).Il perimetro del giardino si chiude attorno ad un grande lago ottagonale, una fontana che oltre ad abbellire lo spazio verde, in passato, serviva ad ossigenare le acque del Reservatório da Patriarcal, cisterna costruita nel 1863 dalla Companhia das Águas e struttura situata nel sottosuolo del giardino, oggi parte integrante del Museu da Água.
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Vagando per il giardino è impossibile non imbattersi nel grande Cedro-do-Buçaco, albero secolare di 20 metri di diametro che come un grande ombrellone fa ombra alle panchine posizionate al di sotto dei suoi grandi rami.
Ottimo spazio per passare momenti romantici se siete in compagnia o per leggere un buon libro (altrettanta buona compagnia). Fare sosta in questo rifugio appaga i sensi, regalando momenti di vera pace. Spesso ritrovo dei ragazzi che studiano, degli anziani o qualcuno che strimpella una chitarra.
Non finisce qui. Il Jardim do Príncipe Real regala momenti di relax e divertimento anche ai più piccoli con un’ area giochi attrezzata.
Avete sete? Da giardino lisboeta che si rispetti non possono mancare due chioschi ed un caffè, senza considerare i vari bar e angoli ristoro della zona.
Ogni sabato, dalle 8.00 alle 14.00, il giardino ospita uno straordinario mercato di prodotti biologici che attira un gran numero di persone, dai turisti agli abitanti della zona.
Gli ultimi sabati e lunedì di ogni mese, invece, è Fiera dell’ Artigianato urbano e delle Antichità, dalle 10.00 alle 19.00. Ok, se qualcuno non lo avesse ancora capito io da grande voglio fare la “cacciatrice di mercatini e di oggetti strani”.
Bevuta la mia Imperial, dopo aver sgranocchiato dei tremosos (lupini) penso che il giro sia finito e invece … non ci pensate nemmeno.
Príncipe Real non è certo solo il suo fantastico giardino e siccome le passeggiate si distinguono dalle maratone per il loro incedere senza fretta, il resto ve lo racconto nella prossima puntata.
Non perdetevala!
To be contined …
Scritto da Maria Grazia Berretta
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