Continuano ad arrivarmi messaggi da parte di chi avrebbe in mente un viaggio a Istanbul – anche durante l’imminente periodo pasquale – ed è invece titubante a causa della strage di turisti a Tunisi, nei giorni scorsi (fortunatamente i media parlano molto meno della guerra/guerriglia al confine con la Siria).
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Io non posso che ribadire quanto già detto due mesi fa (subito dopo l’attacco a Charlie Hebdo a Parigi), visto che le condizioni non sono sostanzialmente cambiate:
“Istanbul è una città ragionevolmente sicura, in cui atti di violenza – o di microcriminalità – nei confronti dei turisti sono rarissimi.”
“sarei però uno sciagurato se non vi dicessi che un rischio concreto di attacchi terroristici c’è eccome […] ma per l’appunto è una situazione comunque non più a rischio di Parigi, Londra, Roma.”
Insomma, è legittimo essere prudenti è informarsi: ma non lasciatevi spaventare dal terrorismo psicologico di certi media (e non perdete tempo col sito della Farnesina, i loro consigli di certo non nascono da analisi di intelligence).
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