Niente, non c’è verso: il Belgio continua a tollerare le attività propagandistiche dell’organizzazione terroristica curda Pkk – nel cuore della sua capitale, Bruxelles – formalmente riconosciuta come tale dall’Unione europea (con tutte le consguenze giuridiche del caso). Ultimo di molti episodi, ieri: con un manipolo di attivisti che hanno celebrato in piazza il primo attentato compiuto in Turchia – il 15 agosto 1984- con tanto di vessili e gigantografie di Öcalan, il capo storico dell’organizzazione all’ergastolo dal 1999 (e di cui, non si capisce bene per quale motivo, viene chiesta la “liberazione”).
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Dico: ma ve l’immaginate una manifestazione che inneggia a bin Laden e al Qaeda, un qualsiasi 11 settembre? Se però i terroristi sono curdi e rivoluzionari, la loro propaganda viene tollerata: nonostante gli attentati quasi quotidiani che il Pkk continua a compiere.