Come sopravvivere al traffico di Istanbul

Il traffico di Isanbul è terrificante: la città ha tra i 15 e il 17 milioni di abitanti, nonostante i mezzi pubblici funzionino bene – con lavori di ammodernamento/estensione ambiziosissimi in corso – quasi tutti scelgono il mezzo proprio; risultato: ingorghi chilometrici, che dilatano i tempi di percorrenza e rendono folle chi ci si trova in mezzo (magari di ritorno dal lavoro). Particolarmente temuti, i due ponti sul Bosforo: che si trasformano nelle ore di punta – per ovvie ragioni fisiche – in imbuti giganteschi; sulla tangenziale, tabelloni luminosi puntualmente segnalano implacabili i tempi di percorrenza attesi! Tra l’altro, da qualche mese sono state chiuse – in vista del loro totale rifacimento – le due linee ferroviarie che portavano dalle periferie orientale e occidentale fino al mare (stazioni di Sirkeci e Haydarpaşa): e il traffico di conseguenza è ulteriormente aumentato in volume.

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I rimedi? I mezzi pubblici, quando si può: il metrobüs ha una sua corsia riservata e in qualche caso rallenta solo sul ponte (il primo), i traghetti che solo il maltempo occasionalmente ferma, la metro che va per i fatti suoi; poi, nel 2016 arriveranno il terzo ponte e il completamento del Marmaray (dalla periferia orientale a quella occidentale, sotto il Bosforo) a decongestionare: ma nel frattempo?

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Nel frattempo: meglio prevenire che curare! Cioè, informarsi preventivamente sulle condizioni del traffico: ed evitare eventuali ingorghi scegliendo percorsi alternativi. Con il sito apposito della municipalità di Istanbul, il tutto è anche facilissimo e a portata di mouse: telecamere e grafici che mostrano in tempo reale la situazione sulla rete stradale. Questa schermata, ad esempio, dà la possibilità di seguire in diretta l’andamento del traffico sulle grandi direttrici dell’area metropolitiana: verde, giallo e rosso per avere al primo sguardo l’informazione utile; le telecamere fisse, in qualche luogo strategico, aggiungono il potere di emozionare delle immagini (cioè, certi imbottigliamenti epocali ti lasciano senza fiato!). In compenso, la regolarità dell’ingorgo sulle strade a scorrimento veloce (si fa per dire) ha favorito la stanzialità dei venditori ambulanti, che camminano tra le auto proponendo le loro mercanzie: acqua, generi di conforto, pile, torce elettriche, giocattoli, fiori; rimarrete bloccati: ma almeno non patirete fame e sete, avrete addirittura l’occasione di far perdonare il ritardo in famiglia con qualche simpatico omaggio.

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E vi garantisco: per gli istanbulioti le informazioni sul traffico sono qualcosa di serissimo, più importanti dei messaggi cifrati in tempo di guerra! Tv e radio monotematiche trasmettono 24 ore al giorno: conosco persone che le seguono quasi in trance. Visto poi che la municipalità è iper-tecnologica, oltre al sito web si può ricevere tutto ciò che si desidera tramite smart phone, con apposita app disponibile per tute le piattaforme (senza dimenticare Facebook e twitter): il numero di riferimento è il 4444154.

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Due ulteriori avvertenze: chi guida deve assolutamente starsene buono, qui sono diffusissimi i cambi repentini di corsia, i sorpassi azzardatisimi, gli inseguimenti, i tamponamenti, i relativi litigi; chi va a piedi deve assolutamente stare attento anche a quando attraversa le strisce pedonali: per l’automobilista medio turco, non danno speciali diritti di passaggio (e lui di certo non frena).

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