Bisanzio, Costantinopoli (che poi, formalmente sarebbe Nova Roma), Konstantiniyye, Istanbul: di nomi – e ce ne sono anche altri – la città sul Bosforo ne ha avuti molti, ufficiali e non ufficiali.
E c’è ancora chi si avvelena sul nome che viene utilizzato oggi, in virtù di una rivalità – odio puro, in alcuni casi – tra greci e turchi, dopo le vicende belliche di ormai un secolo fa.
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Ultimo episodio di polemiche sciocche e infantili, quello che ha visto protagonista il calciatore turco Kenan Özer, che gioca per una squadra di Ankara nella serie A turca. Cos’è successo? Beh, il suo Ankaragücü ha vinto 3-1 col Fenerbahçe e lui su instagram ha celebrato la “conquista di Costantinopoli“.
Ecco: pare che lo abbiano preso di mira online degli ultranazionalisti esagitati che gli contestavano – addirittura! – l’uso del nome greco (e perciò “nemico”) della città.
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Che poi, a pensarci bene, nei fatti ha anche ragione: il 29 maggio 1453 a essere conquistata dagli ottomani è stata proprio Costantinopoli, che ancora non era diventata Istanbul (ma questa damnatio memoriae è ridicola).
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